Niente ipocrisie. Zeman è un uomo che non mi sta simpatico, né lui lo vorrebbe, visto l'impegno che ci ha messo per rendersi odioso a tutti coloro che tengono per la Juventus. Come allenatore, credo che le parole di un mio amico romanista, Fausto, siano un epitaffio corretto : magnifico tecnico, se non ci fosse il problema che in campo ci sono anche gli avversari, e può capitare che piova, anche che nevichi, e che episodi sfortunati ti mettano in difficoltà. Se non ci fossero questi fattori, Zeman sarebbe il più bravo al mondo. Alcuni aggiungono che saper attaccare è una bella cosa, ma pure sapersi difendere è necessario. E le sue squadre, è storia, sanno attaccare e NON sanno difendere. Ha vinto campionati di serie B, rendendo per una stagione grandi il Pescara e , 100 anni fa, il Foggia, ma in serie A non è mai andato vicino a vincere qualcosa ("Zeman chi ?" rispose lo Special One, Mourinho, ai cronisti che gli chiedevano di commentare una critica del Boemo al gioco dell'Inter ) , spaccando le tifoserie a metà. Zeman infatti è adorato, dagli ammiratori di Don Chisciotte (e del bel gioco a prescindere), ed è detestato dagli altri che non barattano partite anche benissimo giocate ( e succede, assolutamente ) con così tante sconfitte.
Da anti romanista storico (anno di "nascita" 1981, il gol di Turone e la canizza che ne seguì, con gente che consideravo amica che per un po' mi tolse la parola !!!, senza considerare che furono i tifosi giallorossi a inaugurare i caroselli per la vittoria di una squadra straniera contro una italiana, con "Grazie Magath" scritto sui muri della città ) , il ritorno di Zeman alla Roma fu una iattura, nel timore che si potesse compiere la "tragedia" doppia : Roma campione e alla guida del boemo. E non la vedevo così impossibile...l'ho anche scritto varie volte e lo ripeto : non vedo quest'anno una rosa titolare superiore per qualità tecnica alla Roma. Chi può schierare in campo tanti piedi buoni come quelli di Totti, Lamela, Pjanic, De Rossi (nel suo ruolo) e ci metterei, come attaccante, anche Osvaldo ?? Certo non la Juve, che di "raffinati" ha solo Pirlo e Vucinic...Né sono meglio quest'anno , da questo punto di vista, le Milanesi, mentre più su vedo il Napoli, ben organizzato, con un grande centravanti, e due giocatori di grande qualità come Hamsik e il giovane Insigne. Insomma temevo la Roma e non mi sarei aspettato questo crollo.
Invece Zeman ha mostrato che a 65 anni difficilmente ci si evolve, e che tra lui e De Rossi, aveva ragione capitan futuro che dopo la batosta con la Juve disse : "Il calcio non l'inventa nessuno".
L'azzurro pagò la lesa maestà con parecchia panchina, ma è Zeman che oggi fa le valigie.
A non rivederci Mister, non qui a Roma.
Ecco l'articolo di Cronaca postato dal Corriere della Sera dopo la notizia dell'esonero.
CURVA SUD / VENERDÌ LA SCONFITTA CON IL CAGLIARI 2-4
Roma a pezzi, se ne va Zeman
Tocca ad Andreazzoli, aspettando Blanc
Contestato dai tifosi, il boemo lascia. La società: la panchina all'ex vice di Montella, ma si tratta col francese
Aurelio Andreazzoli, nuovo allenatore della Roma
ROMA - Zdenek Zeman non è più allenatore della A.s. Roma. Sabato 2 febbraio è stato esonerato. Lo fa sapere Baldini: «Abbiamo deciso di sollevare l'allenatore dal proprio incarico. Era l'unica soluzione da prendere, la cosa che potevamo fare è cambiare la squadra. Abbiamo fatto le nostre valutazione ed è stato deciso di affidare la Squadra ad Andreazzoli che ha la nostra fiducia. Conosce i giocatori e questa è la decisione migliore da prendere in questo momento. Abbiamo parlato con tutto il management, è un atto di responsabilità questo che mi ha affidato la società». Al suo posto, sulla panchina giallorossa, potrebbe arrivare l'ex tecnico della Nazionale francese Laurent Blanc. Ma si tratta sull'ammontare del contratto d'ingaggio: i dirigenti della Roma sarebbero rimasti spiazzati da una richiesta superiore a quanto prevedevano. Perciò per il momento come annunciato da Baldini l'allenatore è Aurelio Andreazzoli, già vice di Montella durante la sua breve esperienza da allenatore, scelto per traghettare la squadra: potrebbe restare pochi giorni (in attesa si concluda la trattativa con Blanc) oppure fino a fine campionato. Il clima è pesantissimo: Sabatini non lo nasconde: «Io sto malissimo per questa situazione. Questa stagione non finirà cosi. Zeman è stato sfortunato ma vedrete che questa storia non finirà cosi» .
Zeman al termine di Roma-Cagliari venerdì 1 febbraio
IL FAVORITO DI BALDINI -Era Blanc, d'altronde, il principale candidato a guidare la squadra di capitan Totti , secondo i ben informati sarebbe sempre stato il «favorito» del direttore generale della Roma, Franco Baldini, che sabato mattina, con gli altri membri del management, ha affrontato un lungo vertice nello studio Tonucci: nel corso dell'incontro ci sarebbe stato anche un confronto in video-conferenza col presidente James Pallotta dagli Stati Uniti, col quale era già entrato in contatto Baldini per un decisivo summit notturno.
Zeman con Baldini (Bartoletti)
SOLUZIONE INEVITABILE - Il cambio era ormai inevitabile. Se ne are parlato una prima volta il 28 gennaio, ma la crisi era rientrata. Poi, con la sconfitta contro il Cagliari, lo stesso d.g. Baldini venerdì, a fine partita, aveva ammesso: «La contestazione giusta perché è evidente che nessuno è contento della partita. Cosa dobbiamo dire al pubblico? Dobbiamo fargli i complimenti perché nonostante tutto ha incitato la squadra. Dopo un risultato del genere è normale la contestazione». Poi la scelta è stata confermata nel corso del vertice tra lo stesso Baldini, il ds Walter Sabatini, i consiglieri d'amministrazione Mauro Baldissoni e Claudio Fenucci e l'ad Italo Zanzi.
Le scritte contro Zeman apparse venerdì sera in Curva Sud all'Olimpico
I CONTATTI DI FINE GENNAIO - Già a fine gennaio, comunque, erano stati avviati contatti con alcuni allenatori al momento liberi: sembravano aver perso quota i candidati della prima ora come Alberto Malesani e Giuseppe Giannini, mentre restava sempre viva l’ipotesi di una soluzione interna con Antonio Carlos Zago o Sandro Tovalieri (entrambi sarebbero stati affiancati da Aurelio Andreazzoli). I nomi che però avevano raccolto maggiori consensi (anche dalla piazza) erano proprio quello dell’ex commissario tecnico della Francia e vecchia conoscenza del calcio italiano, Laurent Blanc, e quello di Frank Rijkaard.
L'AVVENTURA FINITA - L'annuncio della sostituzione è la pietra tombale su un'avventura vissuta fino a poche settimane fa con testardaggine. Ancora venerdì, sul fallimento della linea intrapresa con la scelta di Zeman, Baldini frenava: «Non è questo il momento di prendere decisioni. Domani (sabato, ndr) mi confronterò con la società ma non è giusto prendere decisioni a caldo. Sarà fatta una riflessione globale che non riguarderà solo l'allenatore, va analizzato un problema di gestione».
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