domenica 31 marzo 2013

JUVE E LA TABELLA SCUDETTO


Dopo la vittoria della Juventus a Milano contro l'Inter l'entusiasmo dei tifosi bianconeri è naturalmente alle stelle. Otto giornate alla fine del torneo, 9 punti di distacco dal Napoli, che peraltro ne deve fare 10, per via della regola degli scontri diretti, in caso di parità finale, e 11 dal più pericoloso Milan , che però, sempre per la norma di cui sopra, sono in realtà 10, perché se ci agganciassero, lì saremmo noi i perdenti (a meno che tra due turni non li battiamo noi allo Stadium , e allora i confronti diretti si bilancerebbero ).
Sicuramente si tratta di distacchi rassicuranti, anche in considerazione che la condizione delle tre di testa si equivale....il Milan è quello che ha la striscia migliore...ultimamente vince sempre (a parte il pari nel derby), il Napoli sembra soffrire di mal di vertice, però appena il distacco aumenta, ricomincia a vincere e Cavani a segnare. La Juve mostra buona solidità, soprattutto ha una difesa che è di gran lunga la più solida del campionato (anche se con l'Inter  mi sembra abbia concesso un po' troppo ).
Il Calendario infine sembra migliore per i campioni d'Italia. Delle squadre di alta classifica la Juve deve incontrare una Lazio decisamente in fase calante e il Milan in casa, allo Stadium, che non sarà più la rocca inespugnabile dello scorso anno, ma insomma l'ultima sfida scudetto meglio giocarsela tra le mura amiche.
Certo, c'è il derby...Il Toro da anni non è più quello di fine anni 70....però la squadra di Di Carlo non è affatto malvagia, e sa pungere.
Il Milan deve giocare contro la Fiorentina fuori, poi contro il Napoli  al Meazza e quindi con noi a Torino. Se esce indenne da questo trittico ma non a punteggio pieno....sarebbe fatta....Inoltre alla penultima deve incontrare la Roma che è sempre squadra di qualità, ostica, ancorché quest'anno assai discontinua.
Il Napoli , oltre al Milan fuori casa, deve giocare anche contro Inter (al San Paolo) e Roma ( all'Olimpico).
Mi sono dilettato a stilare una tabella scudetto, immaginando di amministrare il buon vantaggio accumulato. E' solo un gioco, perché sono assolutamente d'accordo con Conte che non ci siano tabelle di sorta che tengano, che sarebbe bene vincere le prossime 4 partire per magari accorgersi che alla fine del filotto si è nuovamente campioni d'Italia con grande  e prestigioso anticipo . E chissene frega per l'interesse del campionato...almeno per il capitolo scudetto !
Tenuto conto dei 9 (+1) punti sul Napoli e degli 11 (- 1) sul Milan, alla Signora sarebbe sufficiente  conquistare  15 punti dei 24 in palio. In realtà meno , visto che Napoli e Milan dovranno giocare tra di loro e non è possibile che vincano entrambe...una (o magari tutte e due...un bel pareggio), perderà sicuramente terreno lì.
In pratica potrebbe perdere 3 partite , a condizione di vincere le altre 5 (alla sua portata, con Pescara, Palermo, Atalanta, Cagliari e Sampdoria ).
Oppure vincerne 4 , pareggiarne 3 e perderne 1.
Vincerne 3 e pareggiarne 5 .
Con le inseguitrici costrette a vincere sempre (cosa come abbiamo visto impossibile per entrambe, visto che si devono incontrare...).
Non sono combinazioni matematiche, che non sono il mio forte, ma probabilistiche....In tutti questi casi lo scudetto sarebbe zebrato per la 31^ volta, ancorché la Federazione ce ne attribuisca 29...
Nel dettaglio, sempre per continuare il gioco, io immagino un pacato finale di campionato dove la Juve vinca col Pescara (e ci mancherebbe), pareggi con Lazio, Milan e Toro (il derby è sempre il derby...), vinca con Palermo, Atalanta e Cagliari e pareggi a Genova l'ultima con la Samp...sarebbero 16 punti, sicuramente 1 più del necessario, probabilmente 2, e senza fare chissà che percorso...
Tutto fatto allora ? Iniziamo a cantare come diceva ieri il mio carissimo amico Antonio ?
Niente affatto, e non solo per scaramanzia.
Chi come me ha conosciuto uno scudetto vinto con sei punti di vantaggio sul Toro quando il campionato aveva solo due punti per vittoria (e quindi sei punti erano un distacco assolutamente maggiore dei 9 di oggi ) , e dove uno squadrone con gente come Zoff, Gentile , Scirea, Tardelli, Causio, Bettega ...fu capace di perdere tre partite di seguito....sa quanto abbia ragione il buon vecchio Trap col suo gatto che non devi dire finchè non ce l'hai nel sacco !
Vogliamo parlare del naufragio di Perugia ? Magari lì ce lo rubarono pure (non tanto la Lazio, che fece il suo bel campionato, quanto la Federazione), ma anche allora ci mangiammo un bel vantaggio prima di arrivare all'ultima giornata costretti a vincere....
E andando in casa d'altri, l'Inter di Ronaldo che perde all'ultima giornata all'Olimpico con la Lazio, anche loro dopo aver condotto in testa per tutto il torneo ?
La fatal Verona per il Milan di Rocco e di Rivera, nel lontanissimo 1973 ?
La Roma prima in classifica che perde in casa contro il Lecce a due giornate dalla fine ?
La Lazio superata dal Milan di Zaccheroni ?
Non parliamo solo di scudetti svaniti sul filo di lana, dopo un testa a testa avvincente, ma di squadre che avevano condotto al comando a lungo,  anche con buon vantaggio, e poi rimontate !
Quindi , il gioco cari amici è finito.
Chi può, metta le mani dove sa, le altre ricorrano ad altre forme di scongiuro.
Perché non vincere dispiace, ma perdere qualcosa che si pensa di avere ormai vinto è bruttissimo !!
Di seguito il commento sulla sfida scudetto di Massimo De Luca pubblicato sul Corriere della Sera
Buona Lettura





Circo Massimo

AD UN PASSO DAL BIS 


Non so se qualcuno avesse ancora bisogno di prove. Nel caso, eccola qui la prova : la Juve che si prende  la Milano interista, continuando l’accelerazione verso lo  scudetto-bis, e’ la piu’ forte di tutte. Semplicemente e’ la piu’ squadra, nella completezza della rosa e nella capacita’ di esprimersi in campo. C’era il Bayern alle porte e , di solito, la prossimita’ con un appuntamento del genere viene invocata come alibi per una prestazione minore. Paradossalmente l’alta tensione di una sfida, come quella con l’Inter, che e’ unica, visti  i rapporti attuali e passati fra le due squadre, si e’ risolta in un vantaggio per Conte. Nessuno dei suoi ha accusato cali di concentrazione; nessuno si e’ risparmiato e cosi’ e’ arrivata la vittoria  che  cuce un altro lembo di scudetto sulle maglie.
La firma congiunta di Quagliarella e Matri e’ un altro successo personale del tecnico che  ha fatto bingo a San Siro pur tenendo a riposo in prospettiva-Champions qualche intoccabile come Vucinic e Giovinco (entrato solo nel finale e azzoppato da una bruttissima entrata di Cambiasso) o come il Lichsteiner che, c’e’ da giurarci, martedi opporra’ la sua corsa infinita sulla fascia destra alla potenza dei tedeschi. O ancora come il Pogba in costante crescita che anche nella Nazionale francese s’e’ fatto strada di prepotenza. Senza piu’ d’un uomo-chiave, la Juve ha vinto lo stesso. Un girone dopo la capitolazione dello Juventus Stadium,  che aveva portato l’Inter a un punto dalla vetta e Stramaccioni a un passo dalle stelle, i bianconeri hanno quasi ferocemente ristabilito le gerarchie. I 21 punti di distacco, sia pure con una partita in meno per l’Inter, ne sono la testimonianza.
Eppure l’Inter ha fatto  molto, in pratica tutto quello che poteva.  Avrebbe, in fondo, anche meritato un pareggio, avendo qualcosa da recriminare sull’arbitraggio di Rizzoli. Non  e’ stata la squadra molle e senza idee di tante partite recenti. La madre di tutte le (sue) partite  stimolava  anche lei, non solo la Juve. Tutti hanno dato fondo alle energie, fisiche e mentali. Tutti ci hanno provato e la coppia  Cassano-Palacio anche un po’ piu’ degli altri. Non e’ bastato anche perche’ la decisione di schierare solo nel secondo tempo Guarin, tornato in ritardo per aver perso l’aereo (ma quando impareranno questi ragazzi a vivere come gli altri comuni mortali che non posssono permettersi certe leggerezze sul lavoro ?) e’ stata fortemente penalizzante. I 45′ di Alvarez, che ha fallito l’ennesima prova, sono risultati impalpabili, se non dannosi. Ma non e’ stata che l’ennesima dimostrazione di una enorme differenza strutturale: la Juve ha molte e valide alternative, l’Inter no. E sul campo s’e’ visto.


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