domenica 24 marzo 2013

UNA COMPAGNA DI PARTITO DIETRO L'IMPROVVISA FOLLIA DI BERSANI ?


Nel manifestare la mia sorpresa di fronte all'atteggiamento schizzato di Pierluigi Bersani, che continua a parlare di responsabilità e di bene del paese dove è evidente che l'unico bene a cui è interessato è quello della sua parte , intesa nemmeno come partito ma come CORRENTE (la sua, alleata coi giovani turchi ) , che il resto del partito non condivide né la corte genuflessa al voto dei grillini, né la chiusura a prescindere al PDL , mi è stata data una dritta : il compagno segretario in realtà è fuori di testa per una sbandata senile.
Sì, a 61 anni, dopo tanto grigiore personale e di vita di partito, l'ex chierichetto avrebbe avuto un colpo di fulmine per una graziosa e decisamente più giovane compagna.
Ora, queste chiacchiere mi trovano sempre scettico, in assoluto e nel caso in particolare ancora di più.
In fondo, Bersani si sta rivelando semplicemente un uomo troppo ambizioso che antepone se stesso a tutto.
Dice il contrario ma non è quello che fa.
Qualcuno del resto mi dovrebbe spiegare la logica responsabile di alcune mosse e precisamente :
1) Non c'è da perdere tempo, e anche per questo il suo non è un incarico pieno. Napolitano glielo ha già detto : in Parlamento a tentare la fortuna non ti ci mando. O mi porti alleanze fatte, voti contati, oppure getti la spugna. E lui che ti fa ? Invece di sentire i partiti in parlamento ascolta le parti sociali, come se avesse una maggioranza,  un programma da confrontare, un esecutivo da far votare...E poi, non le conosce già le posizioni delle parti sociali, Camusso in testa che semmai è quella che gli detta la linea ??
2) Al Senato per avere la maggioranza non gli bastano i voti di Monti e questo si sapeva, se no il problema non c'era. Gliene servono almeno 15-20 in più....e ammicca alla Lega...che alle elezioni non vuole tornare ma che se tradisce il PDL,  ha le crisi pronte in Padania...Grillo e i grillini non sanno più come dirglielo che la fiducia non gliela voteranno. Quindi ? A quale luna abbaia questo cane ?
3) Il PDL , non so perché francamente, gli ha teso la mano ma Bersani ci sputa sopra. Ok. Situazione chiara no ? Abbiamo tre partiti con la stessa forza elettorale, e in Parlamento, per avere la maggioranza al Senato, se ne devono alleare due. Il PD scarta il PDL, che ci starebbe, e vuole Grillo, che lo manda a vaffa... Che altro c'è da capire ? O il PD cambia posizione, oppure si va a votare.
4) Invece Bersani perde tempo ...perché  ? è rincitrullito d'amore come dicono le malelingue o semplicemente spera che il tradimento maturi nelle file dei grillini ? E poi, parla tanto di governo di cambiamento ...quale sarebbe mai possibile con una maggioranza da elemosinare ad ogni passaggio importante ? A meno che l'alleanza temporanea che si vuole sia tutta in funzione anti cavaliere : un governo fatto per votare solo i provvedimenti adatti a eliminare finalmente Berlusconi dalla contesa che lo vede sempre il più capace di tutti, quella elettorale. Dopo le leggi ad personam, quelle contrapersonam ....
Sarebbe questa "la responsabilità" ? Giocare con le micce dentro una polveriera ? Questo ce lo potremmo aspettare dal compagno Ingroia, da fanatici totalitaristi come D'Arcais, non dal bonario figlio di Romagna,  amico di Crozza e  dei giaguari....
Comunque, per quanto allunghi il brodo, l'ometto ha tre giorni, che giovedì deve tornare a riferire.
Ecco intanto la cronaca della giornata


IL GOVERNO

Bersani: «Mi occupo dei problemi del Paese»
Fassina contro chi «indebolisce il segretario»

Gli incontri con le parti sociali. Squinzi: «Occorre governo stabile che faccia appello a tutti gli uomini di buona volontà»

Pierluigi Bersani  (Ansa) Pierluigi Bersani (Ansa)
Larghe intese? «Non mi sto occupando di questo, mi sto occupando dei problemi reali del Paese». Terminato il giro di consultazioni della mattinata, il leader del Pd Pier Luigi Bersani risponde così a chi gli chiede un commento sulla posizione del Pdl su un governo, appunto, di larghe intese. Nel secondo giorno di consultazioni Bersani incontra il presidente del Censis Giuseppe De Rita e Confagricoltura, Cia, Copagri e Confcooperative.
Bersani: fare i conti con la vita reale
Rcd
SQUINZI - Il giro di incontri è proseguito nel pomeriggio con il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi. «Non c'è rimasto tempo, siamo vicinissimi alla fine» ha detto il leader degli industriali al termine dell'incontro chiedendo al più presto un «governo stabile in grado di governare e che faccia appello a tutti gli uomini di buona volontà».
FASSINA - Ma parallelamente alle consultazioni prosegue il dibattito interno al Pd dove alcuni esponenti di primo piano giudico quella di Bersani una missioni impossibile. Tanto da indurre il responsabile economico del partito ad intervenire pubblicamente. «È grave - afferma su Facebook Stefano Fassina- che, in ore decisive per la costruzione di un Governo adeguato alle sfide di fronte all'Italia, una parte del Pd intervenga per indebolire il tentativo del Presidente incaricato Bersani prospettando una possibile maggioranza con il PdL per un Governo del Presidente». Quindi l'attacco al Pdl (vedi il video): «Un partito guidato da chi per venti anni ha praticato un uso proprietario e personalistico delle istituzioni e delle risorse pubbliche e ha portato l'Italia sull'orlo del baratro non può essere interlocutore di un governo di cambiamento». E avverte: «Gli obiettivi di una parte del Pd, almeno in una fase così delicata, non dovrebbero essere anteposti all'interesse del Paese. Indebolire il tentativo di Bersani vuol dire avvicinare le elezioni».
NIENTE POLEMICHE - Ma al termine delle consultazioni Bersani afferma di non voler replicare sulle polemiche interne al partito. «Mi sono occupato di tutt'altro e intendo occuparmi di tutt'altro. Il Pd - spiega- a differenza di altri partiti vecchi e nuovi fa le riunioni in streaming. E domani ne faremo un'altra sempre in streaming. Siamo un partito che discute e rispondo solo a quelle discussioni». Quindi ha tenuto a chiarire: «La mia proposta si rivolge a tutto il Parlamento può riconoscersi in toto, in parte o per un aspetto. Un quadro così mette ogni forza davanti alle sue responsabilità». Comunque ammette: «La mia strada è stretta ma è la più sensata. Per il leader Pd qualsiasi altra strada «è più complicata e difficile». Poi rispondendo sul metodo di elezione di Grasso e Boldrini ha concluso: «Se i segni positivi disturbano mi dispiace. Ma ne farò altri».

2 commenti:

  1. GIUDITTA MERISI

    titolo perfetto... ottimo il resto...

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  2. RAFFAELE MARIN

    Nessuna compagna .... questo è scemo proprio. Comunque ottimo articolo il tuo.

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