Gli immigrati delinquono più degli italiani. E' un fatto, non è razzismo. Accade perché spesso non hanno un lavoro, e questo spiega perché, al di là del buonismo del Papa e di coloro che la pensano allo stesso modo, come la mai così tanto sciagurata ministra Kienge, l'ingresso degli stranieri in un Paese deve essere contingentato e regolato, perché i disperati poi si comportano più spesso come tali.
Il problema dell'immigrazione è assolutamente delicato , mischiandosi interessi diversi e tutti meritevoli di attenzione e tutela. Per questo esistono le leggi che stabiliscono regole e priorità. Ovviamente, in un mondo perfetto, nessuno dovrebbe essere costretto a dover andar via dal posto in cui è nato e così le persone che decidono di spostarsi lo farebbero solo per amore di conoscenza e scoperta di cose nuove e diverse.
Il mondo non è perfetto. Quindi c'è gente che decide, per cercare di sottrarsi al destino che lo ha fatto nascere in un posto dove non vede prospettive, di andare altrove. L'Italia questa cosa la sa molto bene, essendo stata per decenni un Paese di emigranti ( qualcuno dice che lo torneremo). E' giusto costringere degli essere umani a rimanere costretti nell'inferno in cui hanno avuto la sfortuna di nascere ? La risposta è già nella domanda. Al contempo, è possibile accogliere tutti ? Senza cura delle possibilità effettive di assorbire un numero non contingentato di migranti ? Senza verificare che queste persone abbiano un lavoro, possano mantenersi, evitando che poi per farlo si diano alla delinquenza (in proprio o arruolati da quella autoctona) ?
Anche questi interrogativi contengono in sé la risposta. Di qui le leggi, che in TUTTO IL MONDO, regolano il fenomeno dell'immigrazione.
Luca Ricolfi, un liberal, non certo un leghista stampo xenofobo, che per mestiere fa il docente di analisi dei dati, all'Università di Torino, in un suo interessante libricino dava appunto i numeri della dleinquenza in Italia e, facendo le debite proporzioni (gli italiani sono 50 e passa milioni, gli stranieri circa il 10%), l'incidenza è palese.
I dati del ministero dell'Interno consnetono di distinguere i delitti commessi dagli italiani, dagli stranieri regolari e dagli irregolari.
Ebbene, gli stranieri delinquono, in propozione, da 2 a 6 volte più degli italiani e questo numero sale a 28 volte considerando gli irregolari.
Forse che i nostri filtri funzionano male ? E il nostro buonismo attira non quelli bravi ma la criminalità ?
Ciò premesso, fa male la tragedia di Bergamo dove una eroina, Eleonora Cantamessa, è rimasta uccisa perché aveva deciso di obbedire al suo giuramento di medico e si era fermata sul luogo di una rissa per soccorrere un ferito. Mentre prestava aiuto, è stata travolta dall'auto di alcuni dei partecipanti allo scontro che si erano prima allontanati, per poi ripiombare a tutta velocità sul gruppo che era rimasto sul posto.
"se si fosse fatta gli affari suoi sarebbe ancora viva"...credo che in molti, anche non confessandolo, formuleranno questo pensiero.
Io credo che abbia fatto la cosa giusta, da persona per bene che credeva nella cosa che aveva scelto : curare.
Il problema sono gli altri, quelli che dovranno essere trovati, processati e adeguatamente condannati. Che a questo punto non basta più rispedirli nel loro paese.
Però ricordiamo anche, dopo tutto questo, che a fine agosto anche un giovane italiano ha ucciso in questo modo - travolgendoli con l'auto lanciata su di loro - due ragazzi colpevoli di avergli rapinato l'Iphone. Insomma, non è che noi italiani non siamo capaci di violenza. Però, ripeto, è un FATTO che gli immigrati lo fanno di più. Conoscere per deliberare e quindi, possibilmente,risolvere.
Lo diceva spesso un grande italiano del passato.
Ecco la notizia di cronaca postata dal Corriere della Sera on line
LA TRAGEDIA
Maxi rissa, muoiono un uomo
e la dottoressa che soccorreva
Si era fermata con la sua auto per prestare soccorsi, dopo una rissa a colpi di spranga tra stranieri. Altri sette feriti
Il luogo della rissa
(Clicca Leggi la diretta)Si era fermata per soccorrere un ragazzo massacrato a sprangate, in strada, a Chiuduno, ed è stata travolta dall'auto degli aggressori piombata a bomba su di lei e su un gruppo di altre 6-7 persone. Eleonora Cantamessa, 44 anni, ginecologa, casa a Bergamo, studio e famiglia a Trescore, è morta così, mentre faceva il medico, vittima di una lite o di un regolamento di conti tra immigrati. MAXI RISSA, MUOIONO UN UOMO E DOTTORESSA CHE SOCCORREVA
Tutto è iniziato verso le 23, sulla strada provinciale 91, all'altezza del negozio «Mobili Vanni». Quattro stranieri (indiani o pakistani) su una Volkswagen Golf grigio metallizzato hanno bloccato altri due su un'Audi scura. Sono scesi con le spranghe, hanno colpito la vettura, poi conducente e passeggero.
Eleonora Cantamessa
Uno, massacrato, è morto. Poi sono ripartiti in auto. In strada si
è formato un capannello di persone. La dottoressa, passata in auto con
un amico, si è fermata ed è scesa per soccorrere i due aggrediti. Ma a
quel punto la Golf è tornata indietro a grande velocità e l'ha uccisa.
Sul posto la mamma, il papà e il fratello, disperati.
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