Se sul Corriere della Sera mi capita di leggere commenti tipo " io gli davo l'ergastolo solo per il traditore che è" posso immaginare che aria tiri per Parolisi su giornali tipo il Fatto quotidiano, popolato notoriamente da gente amante del Far West e della giustizia sommaria. Partecipando ad un interessente dibattito organizzato dall'Unione Camere Penali sulla giustizia, ho apprezzato l'intervento di Violante (senatore PD, già magistrato importante, tra i capi di md) che ha puntato il dito sulla pressione e quindi l'influenza mediatica sui processi più delicati. Difficile avere giurie serene ed imparziali, quando quel processo è stato già virtualmente celebrato in 8 trasmissioni televisive con tanto di accusa (tanta) e difesa (poca), e conduttori e commentatori che esprimono convinzioni granitiche (beati loro).
Questo comunque è, e oltre il 60% dei lettori intervenuti sul Corsera si sono detti rallegrati alla previsione di conferma dell'ergastolo per il marito di Melania Rea.
A suo tempo, seguimmo un po' le cronache e vi erano varie e forti perplessità sulle prove raccolte. Inoltre il Giudice unico (una stortura del sistema che un reato così grave sia giudicato da una sola persona), nel condannare Parolisi, NON ha accolto esattamente la ricostruzione dell'accusa, ma si è fatto un'idea sua, descrivendo una furia omicida scatenata da un rifiuto sessuale (il che escluderebbe la premeditazione, e quindi l'ergastolo) , lasciandosi andare ad una ricostruzione ipotetica (non c'è confessione, non ci sono testimoni) torbida e fantasiosa. Stesso omicida, ma diverso movente ( chi vuole, può rileggersi gli articoli di allora : http://ultimocamerlengo.blogspot.com/2013/01/parolisi-letta-la-sentenza-le.html
http://ultimocamerlengo.blogspot.com/2013/01/parolisi-pensavo-mi-giudicasse-un.html ).
Da una parte la mancanza di prove e la discutibilità degli indizi, dall'altra il colpevole perfetto : traditore seriale, mentitore incallito, antipatico.
Dunque assassino. Dite di no ? che non basta ? Siete degli sciagurati garantisti, gente che non pensa mai alle vittime...
Ecco l'articolo di cronaca del Corriere, dove la sentenza, salvo improbabili rinvii per un supplemento di prove (sia mai) è prevista per lunedì prossimo.
Omicidio Melania: il pm chiede
la conferma dell'ergastolo per Parolisi
Terminata la prima udienza dell'Appello. La difesa chiede nuovi approfondimenti. Forse già lunedì la sentenza
Melania Carmela Rea e Salvatore Parolisi con la bimba (Ansa)
Il procuratore generale Romolo Como ha chiesto la conferma
dell'ergastolo per Salvatore Parolisi, anche con tutte le aggravanti. La
prima udienza in Corte d'Assise d'Appello all'Aquila è terminata
intorno alle 17.45. Il caporal maggiore è uscito dalla porta secondaria
del tribunale coperto dai carabinieri con le porte del cellulare aperte e
attaccate al portone. È partito, scortato dalla polizia penitenziaria,
per Teramo, dove è recluso nel carcere di Castrogno. Il processo si
aggiornerà venerdì prossimo quando toccherà alla difesa dell'imputato
calare le proprie carte puntando alla richiesta di assoluzione. Forse
già lunedì potrebbe arrivare la sentenza. «Melania non ce la ridarà
nessuno, neppure i soldi di Parolisi - ha dichiarato il fratello della
vittima, Michele -. Noi saremo tranquilli solo con la conferma
dell'ergastolo: solo così ci sarà giustizia per Melania e per tutti gli
orrendi omicidi, serve una sentenza esemplare».
DIMAGRITO - Salvatore Parolisi indossava jeans e giubbotto nero
su camicia a righe rosse. Il caporalmaggiore è apparso dimagrito
rispetto a undici mesi fa, quando, il 26 ottobre 2012, nell'aula del
Tribunale di Teramo, fu letta in primo grado la sentenza di condanna
all'ergastolo per l'omicidio della moglie Melania Rea.IL NODO DELLE AGGRAVANTI - «La partita processuale sulle aggravanti è molto importante», ha spiegato il legale della famiglia di Melania Rea, Mauro Gionni. «Se non vengono confermate le aggravanti non si può applicare la sentenza all'ergastolo», ha continuato l'avvocato che poi, in riferimento alle istanze di approfondimento delle indagini presentate dai legali di Parolisi, ha sottolineato che «sono state già oggetto di discussione in primo grado».
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