Ormai tutti i siti di informazione in Rete sono attrezzati con lo spazio per i commenti. Perdere tempo per leggerne alcuni a volte è cosa utile, per ricordarsi di come da qualche parte ci sarà sempre qualcuno che la pensa in modo sideralmente opposto al tuo. Lo puoi bollare come deficiente (più spesso facciamo così), oppure farti venire quantomeno il dubbio che il nostro pensiero non deve essere la verità rivelata, se poi è possibile che altri la pensino in modo del tutto contrario...
Mi è accaduto anche in occasione di questa notizia sulle statistiche aggiornate sull'approccio sessuale dei minori di 14 anni in Italia. Secondo la ricerca più recente, questi sarebbero semplicemente raddoppiati in un anno, passando dal 10% a quasi il 20 !.
La cosa non stupirà i moderni, gli "evoluti" : basta con la sessuofobia, il sesso è come mangiare e bere, è per colpa di questa mentalità retrograda che poi ci sono le violenze sulle donne....
Altri invece, magari genitori, con figli di quell'età o prossimi, si preoccupano un tantino di più. Intanto per i rischi del caso, sia di malattie (magari più improbabili a quell'età, ma comunque sempre possibili) ma soprattutto di gravidanze esiziali. Chi vorrebbe diventare nonno di un figlio 14enne o meno ??
Per evitarlo, ricorda un lettore, basterebbe fare un'accorta campagna di informazione, abbattere il costo dei preservativi. La fa facile, troppo direi. Perché si tratta di cautele a cui si rivelano tuttora restii giovani e adulti senz'altro informati, per semplice incoscienza e ostilità a determinati correttivi.
Figuriamoci soggetti che hanno da poco abbandonato l'infanzia!.
Ma a parte questo problema pratico, di prima importanza, c'è poi un aspetto di MATURITA' che si tende spesso a dimenticare. Quella che gli psicologi chiamano "educazione EMOTIVA" e che deve procedere per gradi per strutturarsi ed assestarsi. E che a 14 anni non si ha. Qualcuno ha mai fatto caso alla forbice ampia tra bagaglio di nozioni, di cose conosciute dai giovanissimi e maturità ? Io sento spesso amici che raccontano mirabilie di quello che i figli sanno fare col PC, il loro smanettare col cellulare che immancabilmente gli viene regalato al più tardi alla fine delle elementari (scordandosi che oggi i cellulari sono strumenti con i quali ci si collega in rete, dove c'è di tutto...), per poi giustificarli, di fronte alle immancabili cazzate dei loro "eroi" : è ancora un "bambino" .
Quando gli pare.
Quanto al collegamento sessuofobia violenze sessuali, faccio presente che nei paesi scandinavi, famosi per la loro storica liberalità in materia, clamorosamente, il numero di delitti di questo tipo non è inferiore all'Italia. Anzi. Sarà colpa degli immigrati ?
Penso piuttosto che "Ogni cosa ha il suo tempo" sia vero, e vale sia per i grandi (che rincorrono fino al ridicolo "l'eterna giovinezza"), che per i giovanissimi. Il sesso non è un tabù, ma una cosa importante sì. E andrebbe vissuto con maturità, non solo con curiosità.
Ecco comunque la notizia come postata sul sito MSN, autrice Valeria Ghini
Ragazzi
Prima volta prima dei 14 anni
di Valeria Ghitti
Pubblicato il: 17-09-2013
Pubblicato il: 17-09-2013
Raddoppia rispetto al 2012 il numero degli adolescenti che sperimentano il primo rapporto sessuale prima dei 14 anni. Precocità e scarsa informazione
Sanihelp.it - Puntuale almeno una volta arriva un rapporto sulla sessualità dei più giovani. Quest’anno a fotografarlo è un’indagine condotta per Paidoss (Osservatorio Nazionale sulla salute dell'infanzia e dell'adolescenza) dal Leo Club (l'associazione giovanile dei Lions) Valle del Conca di Rimini su 1400 ragazzi tra i 15 e i 25 anni, intervistati attraverso questionari anonimi.
Aumentano i giovani che si avvicinano al sesso precocemente: èil 19%, infatti, a dichiarare di aver avuto il primo rapporto completo prima dei 14 anni, una cifra quasi raddoppiata rispetto alle stime del 2012, quando la prima volta a questa età riguarda un 10% degli adolescenti. In continuo calo, anzi, negli ultimi anni, la schiera di chi preferisce aspettare un’età più matura: erano il 43% nel 2011, ma attualmente sono solo il 12%.Il quadro che emerge non è tra i più rosei, perché precocità fa spesso il paio con scarsa informazione e prevenzione dei rischi legati a un rapporto sessuale non protetto: il 73% degli adolescenti interpellati non conosce nemmeno cinque tra le principali malattie a trasmissione sessuale (e il 33% pensa che la loro incidenza sia trascurabile) e l'88% non sa dove si trovino i consultori nella propria città.
I maschi risultano più attenti e informati delle coetanee, ma lo sono sempre troppo poco: solo il 35% dei ragazzi e il 29% delle femmine si affida al preservativo; e solo il 23% delle ragazze e il 46% dei ragazzi ha effettuato un controllo medico a 18 anni. E così il 3% fra i maschi e quasi del 5% fra le femmine ha già conosciuto infezioni virali sessualmente trasmesse. Una conferma della necessità di sensibilizzare ed educare maggiormente i giovani a una sessualità consapevole.
Ed ecco alcuni commenti :
Questo è il prodotto di un paese bigotto. Preservativi che costano un occhio della testa, nessun corso di educazione sessuale, famiglie benpensanti in cui "il-sesso-è-solo-dopo-il-matrimonio". Non è così. La colpa non è dei ragazzini, la colpa è delle famiglie e delle istituzioni.
Inutile ostinarsi a demonizzare il sesso, perché ai ragazzini non gli
frega un accidente: sono curiosi e vogliono sperimentare. Se nella loro
ingenuità fossero guidati un minimo dalle scuole e dei genitori forse
non si arriverebbe a 20 anni con un herpes e manco sapere di cosa si
tratta, o peggio!
IGNORANZA e perbenismo. Che orrore.
IGNORANZA e perbenismo. Che orrore.
Mi dispiace solo molto, peccato bruciare le tappe da bambine, non si è
nemmeno donne e 12 anni, e la fantasia ha ormai lasciato il posto ai
porno, che dire, peccato
Inutile dire con chi sono d'accordo.
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