- Senta avvocato posso domandarle una cosa ?
- Certo dimmi
- ma uno che mente può essere denunciato ?
- detto così direi di no, che se no staremmo freschi...sicuramente può esserlo chi lo fa in situazioni in cui la legge prevede l'obbligo di dire la verità, per esempio i testi in Tribunale...ma nella vita ordinaria... Tu a cosa ti riferisci esattamente ?
- No vede, c'è un mio amico, non io badi, cui la ragazza diceva di prendere la pillola, e invece è rimasta incinta...
Eccola là, la storia più vecchia del mondo...Lì per lì viene da sorridere, perché quando non sei coinvolto pensi sempre "guarda l'alloccone, c'è rimasto fregato". Però proviamo a metterci nei panni di lui per un momento : stai con una ragazza, le vuoi bene, ti fidi, e insieme decidete di usare come contraccettivo la pillola . Cosa c'è di sciocco in questo ? Già sarebbe diverso se la cosa accadesse con una persona che non conosci (e con la quale il preservativo sarebbe da scegliere comunque, per profilassi generale ) , i cosiddetti rapporti occasionali, conquiste di una notte...
Ma qui , da quello che ho capito, parliamo di due giovani che stanno (stavano ? ) insieme.
Alla domanda ho naturalmente risposto di no e lui candidamente mi ha obiettato (era grande la partecipazione alla disavventura dell'amico...) :
- Ma allora uno può ingannare un altro in buona fede senza essere punito ? -
E qui ho avuto la riprova che la sindrome "panpenalistica" è ormai una pandemia.
- Guarda, capisco che il tuo amico sia piuttosto incazzato, anche perché la conseguenza della cosa è seria, però sono moltissimi i campi della vita ordinaria in cui la gente mente, e pochi, ripeto, quelli per i quali è prevista una sanzione penale. Per parlare ad un inganno molto in voga, c'è per esempio quello degli uomini che mentono dicendo di non essere sposati ( o impegnati) per ottenere i "favori" di una donna. Come la mettiamo ?
- Ehhhh !!! ma mica è la stessa cosa !!
- Essendo maschio potrei essere d'accordo, ma magari se lo chiediamo ad una donna la sua percezione potrebbe essere diversa.
- Ma insomma...in questi casi non è come se il mio amico fosse stato....come si dice...?
- Truffato vuoi dire ? La legge dice che vi è truffa quando qualcuno con artifizi o raggiri induce un altro in errore...
- Ecco vede !?!! Lei mentendo l'ha indotto in errore !!
- ...si procura un ingiusto profitto con altrui danno. Non credo che la legge arrivi a considerare un figlio, ancorché indesiderato, un "danno" e comunque il rimanere incinta un "ingiusto profitto" . Non credi ? Senza contare che "artifizi e raggiri" sono qualcosa di più che il semplice mentire...
- Allora non c'è nulla da fare ? La passa liscia sta...(lascio immaginare l'appellativo; non è difficile, che gli uomini in questi casi hanno pochissima fantasia di vocabolario).
- Temo proprio di no, però magari chiedo che non sono un penalista...
Raccontato l'aneddoto, che ripeto, a sentirlo da estranei, un po' ridere fa, mi torna in mente un tema già trattato altre volte. Possibile mai che nel 2014 - ormai ci siamo - esista ancora la possibilità del cosiddetto "incastro" ? O almeno, il tentativo dello stesso ?
Abbiamo scritto più volte come la legge non sia uguale per tutti, ma fa distinzioni di genere e di tutele.
Tra queste, il potere della Donna di decidere o meno di
essere madre. Lo stesso diritto il Padre NON ce l'ha.
Se una donna NON vuole
essere madre, può abortire, fino al quarto mese, come semplice atto di volontà.
E se il padre vuole il bambino, non ha nessuna possibilità, ancorché
dichiarasse che , una volta nato, non pretenderebbe l'adempimento di alcun
ruolo e/o obbligo dalla madre. Sarebbe legale, che quest'ultima, per la LEGGE, può anche partorire il figlio e andarsene
dalla clinica senza il neonato, dandolo in adozione.
MA l'ultima parola spetta sempre a LEI.
Ovviamente la stessa cosa vale nell'ipotesi contraria. Se
l'uomo NON vuole avere il figlio, ma la madre sì, conta la decisione di lei. E'
giusto questo ? Se si perché ?
Mi piacerebbe poter dire, all' "amico" del mio amico, che anche lui ha la libertà di decidere di essere padre o meno, che può firmare una carta in cui dichiara di rinunciare ora e per SEMPRE (che anche questo è importante : niente ripensamenti ) ad essere genitore del nascituro. Ma non è così.
Che la legge, appunto, non è uguale per tutti.
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