mercoledì 25 dicembre 2013

IL GESTO DI NATALE : TROVA 300.000 DOLLARI SUL SEDILE DEL PROPRIO TAXI E LI RESTITUISCE


E' Natale, quindi non ci occupiamo degli auguri al cianuro di Grillo al Presidente Napolitano né di episodi di cronaca nera (che non conoscono il calendario) o delle solite geste delle Femen che stavolta interrompono una celebrazione natalizia nella cattedrale di Colonia...
Riportiamo la storia di un semplice tassista di Las Vegas che si è ritrovato in auto una valigia con 300.000 dollari dentro e li ha riconsegnati al proprietario, immagino rintracciato tramite le registrazioni delle chiamate per le vetture della propria compagnia.
Qualcuno ricorderà la storia del pensionato di Pogliano Milanese, che aveva trovato in un ipermercato un portafogli con 7.000 euro e lo aveva portato ai carabinieri perché lo restituissero a chi di dovere.
Bei gesti, che non accadono solo a Natale (e infatti la notizia italiana è di ottobre,  e la potete rileggere qui http://ultimocamerlengo.blogspot.com/2013/10/eroe-per-caso-la-storia-del-pensionato.html ) e che ci ricordano come di buone azioni quotidiane, anche non comuni (come queste, dove la tentazione di tenersi il "tesoretto" trovato è forte) , ce ne sono tante, solo che per lo più non fanno obiettivamente notizia.
Nello stesso beau geste, restituire denaro rinvenuto,  due piccole differenze. La prima, certa, è che il tassista ha avuto come premio solo 1.000 dollari. Un po' avaro il fortunato (due volte, che il signore i soldi li aveva vinti al gioco ! e poi li ha praticamente "rivinti", trovando un uomo onesto) titolare della borsa piena di dollari

La seconda è probabile, che il servizio seguito sul Corriere tv ( lo potete seguire direttamente sul link http://video.corriere.it/tassista-restituisce-300mila-euro-dimenticati-sedile/263cbfce-6d85-11e3-9b3b-c1323fe24214 ) non dice nulla sul punto : il pensionato italiano ha avuto un diavoletto più grosso da cui liberarsi, anche se la cifra era più modesta (7.000 euro) , e ci ha pensato su un po', dopo aver anche consultato la famiglia (netta la posizione del figlio : "non capisco cosa tu debba decidere" ), alla fine ha fatto la cosa giusta. Il tassista (Geraldo il suo nome...) pare sia stato meno dubbioso.
E la sua tentazione era più grande...
"anche se sono un tassista, voglio che la gente mi rispetti, e questa era la cosa da fare".
Buon Natale anche a te Geraldo


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