mercoledì 11 dicembre 2013

SENTENZA DELLA CORTE COSTITUZIONALE INDIANA RIPORTA IN VITA IL REATO DI OMOSESSUALITà : FINO A 10 ANNI DI PRIGIONE


Non deve essere un buon momento per le Corti Costituzionali dei vari paesi che vedono fortemente contestate le loro pronunce.
Sappiamo la tempesta abbattutasi su quella italiana per la bocciatura del Porcellum. E questa è veramente una vicenda curiosa. Per 8 anni 8, dal 2005 che la legge Calderoli fu varata, ci hanno triturato letteralmente i gioielli di famiglia con questa "infame" legge elettorale, che infatti fu battezzata in modo non encomiastico "la porcata" (fu poi Sartori a latinizzare). Per 8 anni 8 si è parlato dell'imperatività di cambiare la legge elettorale che questa era indecente. Per tutto il 2012 Napolitano ha tormentato il Parlamento su questa cosa, e la Corte Costituzionale aveva mandato due moniti chiari, specie sul premio di maggioranza. A parole tutti (tranne Berlusconi, che in questo ha tenuto una condotta coerente) si sbracciavano sui correttivi, ma al dunque...
A settembre la Corte di Cassazione aveva dichiarata fondate le eccezioni di incostituzionalità sollevate dall'avv. Bozzi, dando un'altro avallo giuridico a quella che peraltro, a parole, era l'opinione diffusa (ripeto, con l'eccezione del Cavaliere) : il Porcellum andava abrogato.
Bene, da settembre a dicembre sono passati altre tre mesi , potevano fare qualcosa in Parlamento (che ogni tanto c'è qualche bischero che s'alza e dice che "in una settimana la legge elettorale si fa" ) ? Certo che sì.
E invece si è arrivati alla pronuncia della Consulta.
La quale ha fatto quello che tutti sapevano e il 90% (a parole) chiedevano : ammazzare il suino. 
Bene, ora abbiamo scoperto che non è stato un atto di giustizia ma un omicidio vero e proprio, l'ennesima entrata a gamba tesa dei giudici ecc. ecc.
Chi scrive non pensa bene dei magistrati in genere, nemmeno di quelli della Consulta (troppe pronunce 8 contro 7, con i giornalisti in grado dal giorno prima non solo di indicare il verdetto ma anche il numero dei voti pro o contro  e CHI ha votato come) , però non solo stavolta sono d'accordo, ma anche basito dalle reazioni, che sembra che veramente i giudici abbiano sbalordito tutti con questa loro decisione. Questo è un paese veramente meraviglioso.
Ecco, venendo ai giudici indiani, non va molto meglio.
Leggi il titolo e in effetti rimani sorpreso : in India l'omosessualità è (di nuovo) un reato. 
Ammappa, va bene che l'Asia non è l'Europa, ma qui parliamo dell'Alfa e dell'Omega !
Capace che per una cosa simile riusciamo a manifestare contro l'ambasciata indiana cosa che non ci sogniamo di fare per i  due marò prigionieri da quasi due anni in quel paese.
Poi, leggendo l'articolo vedi che la cosa è un po' diversa...la Corte indiana NON ha affermato che l'omosessualità è un reato, ma che la depenalizzazione dello stesso NON può avvenire ad opera di una sentenza - tra l'altro Molto recente, del 2009 -,  per quanto di una Alta Corte (quella di Dehli) , bensì per atto del legislatore, il Parlamento. 
Che la ritengo cosa buona e giusta, anzi, da copiare. Che se una legge è ritenuta da un giudice NON conforme alle regole costituzionali dell'ordinamento, questo non l'applicherà ma rimanderà a chi di dovere (che NON in tutti i paesi esistono le corti costituzionali, e là dove ci sono, non tutte hanno poteri abrogativi, per esempio in Francia no, ma solo di "raccomandazione", "consiglio", che il potere resta ai rappresentanti del popolo elettore) per la decisione definitiva, che quello NON è il suo compito.
Resta che soltanto leggere la pena, fa venire i brividi : 10 anni per amare uno del tuo genere...


India, l’omosessualità è di nuovo un reato
La Corte suprema annulla la svolta del 2009

I sommi giudici hanno dichiarato incostituzionale la sentenza tesa ad abrogare la misura del codice penale coloniale

 
Una manifestazione per i diritti civili in India (Afp)Una manifestazione per i diritti civili in India (Afp)
L’omosessualità è di nuovo reato in India. La Corte Suprema indiana ha emesso una sentenza con cui si dichiara che ha rovesciato a sentenza con cui nel 2009 l’Alta Corte di Delhi aveva depenalizzato i rapporti consensuali tra adulti dello stesso sesso.
«INCOSTITUZIONALE» - I sommi giudici indiani hanno dichiarato incostituzionale la sentenza tesa ad abrogare la misura del codice penale indiano, che risale a 148 anni fa ancora al periodo coloniale, che stabiliva che l’omosessualità fosse un crimine contro natura punibile con 10 anni di prigione. Secondo la Corte Suprema deve essere il governo attraverso il processo legislativo, e non una sentenza, ad abrogare questa misura. 
 
«UNA SCONFITTA» - «E’ una terribile sconfitta per la comunità Lgbt - ha detto Ashok Row Kavi, un attivista gay indiano - questo provocherà maggiori problemi con la polizia e costringerà le persone che nascondono la loro identità sessuale a non rivolgersi alle strutture sanitarie».

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