In diverse persone, tra cui una mia carissima amica francese che lavora a Basilea, mi hanno simpaticamente chiesto un articolo sulla vicenda Hollande.
Devo dire che non mi appassiona. Certo, mi fa sorridere leggere che giornali italiani, come Repubblica, avrebbero stigmatizzato un uso scandalistico e sputtanante, della stampa...da che pulpito !!!!!
Come al solito, se a finire alla gogna sono gli "amici", s'invoca la privacy, la separazione tra vita privata e pubblica etc. etc. Se accade ai nemici, la musica cambia, e TANTO.
Siccome io la penso sempre al primo modo, e cioè che quello che è privato tale dovrebbe restare e comunque non inficia il mio giudizio sul valore (o mediocrità) di una persona pubblica, ecco che per me quello che conta è che Hollande si stia confermando un presidente mediocre, com era del resto nelle previsioni, e buon per lui se con le donne ottiene così tanti successi che invece non gli arridono nel governo del Paese. Ma non vedo rapporto di causa effetto tra le due cose.
Quanto alla premiere dame, bè per lei ho sempre nutrito una forte antipatia, schirandomi decisamente dalla parte dei figli del presidente e di Segolene Royal, che presero le distanze dalla nuova compagna del padre, rea di boicottare la carriera politica della loro madre ed ex rivale della impulsiva e gelosa Valérie.
Adesso apprendo che prima di rubare il compagno alla prima donna importante di Monsieur le President, la giornalista era diventata amica della coppia, il che non manca mai di suscitare un mio personale, forte, biasimo. La signora ha sempre dato prova di una certa predisposizione all'isteria controllata, e anche in questa occasione mi sembra abbia confermato questa sua tendenza.
No, non mi fa pena, e lo sciacallo di Closer, che un po' così mi appaiono i giornalisti che fanno questo tipo di mestiere, non ha però poi tutti i torti nel ricordare che oggi lei prova quello che a suo tempo fece provare alla Royale.
Guardando le foto di Hollande, paragonate alla discreta avvenenza di tutte e tre le donne in questione (aggiungendo l'ultima, la Gayet), ci si domanda che caspita ci trovino (o abbiano trovato) queste dame in un ometto all'apparenza tanto sciapo. Certo, il potere è un potente afrodisiaco, questo si sa. E magari sotto l'apparenza impacciata e understatement dell'uomo si nasconde una virilità insospettabile.
Tra i tanti articoli sfogliati velocemente ho scelto questo del Corriere, che ripercorre un po' la storia di tutte le donne del presidente.
Le tre donne del presidente/Frequentazioni, invidie e rapporti incrociati
Tutto torna a Ségolène, ha presentato
a Hollande entrambe le amanti
Trierweiler pazza di gelosia per la grande ex
François Hollande e Valérie Trierweiler
PARIGI - Al cuore di tutto c’è sempre Ségolène Royal,
la donna che rispose «vada al diavolo» a chi le riferiva la voglia di
ricucire di François Hollande (era il 2007), e che da allora resta sulla
scena: per passione politica, e magari per godersi qualche rivalsa.
Come accade in questi giorni, quando i francesi scherzano: «Hai visto?
C’è una donna pazza di gioia che da tre giorni salta, balla e fa le
piroette ridendo davanti all’Eliseo». «Ah, sì, è Ségolène». Il peso della ex compagna nella vita di François Hollande era e resta decisivo, non solo perché è la madre dei suoi quattro figli o perché lo batté sul tempo rubandogli il posto di candidato all’Eliseo, due elezioni fa.
È stata Ségolène Royal a conoscere per prima sia la première dame Valérie Trierweiler, sia l’amante Julie Gayet. E fu lei, la compagna storica, a fare entrare nella vita di François Hollande entrambe le donne che oggi turbano l’Eliseo, e costringono il presidente a spendere il grosso delle energie non a spiegare la nuova politica economica ma a eludere domande su motorino, casco, croissant e appartamento legato alla malavita còrsa.
Julie GayetLa storia di come Trierweiler e Gayet arrivano - tramite Royal - al futuro presidente della Repubblica mostra tra l’altro che la distinzione tra pubblico e privato, in Francia più che altrove, vale a momenti alterni, quando fa comodo.
Nell’estate 1992 l’allora inviata politica di Paris Match che si chiama ancora Valérie Massonneau firma, con la collega Catherine Tabouis, un’intervista senza precedenti a Ségolène Royal, ministra dell’Ambiente del governo Bérégovoy, dalla maternità dell’ospedale Bégin de Saint-Mandé: da poche ore Ségolène ha dato alla luce Flora Hollande, la sua quarta figlia, e già si fa fotografare con il neonato in braccio. A quanti la accusano di rinunciare a un momento così intimo per un po’ di popolarità in più Royal risponde - senza convincere granché - che quell’intervista e quelle foto nascono dall’esigenza politica di conciliare maternità e carriera.
In quell’occasione comunque la giovane Valérie ha modo di conoscere la coppia Royal-Hollande, comincia a frequentarli assiduamente fino a diventare amica di entrambi e poi amante di lui. Ma è Royal infine a cacciare di casa Hollande, che non sapeva decidersi: resterà sempre una presenza ingombrante, perché Hollande in più occasioni mostra di non averla dimenticata.
È così che Valérie Trierweiler sviluppa una vera ossessione per Royal: in altre situazioni sarebbe un dato psicologico privato, ma ha conseguenze sulla condotta politica, pubblica, di Hollande. Per rassicurarla e placare la sua gelosia, nell’ottobre 2007 Hollande ufficializza la nuova relazione con Trierweiler rilasciando una sorprendente intervista al settimanale di gossip Gala , dal titolo «Valérie è la donna della mia vita». Un passo falso che risulterà poi fatale, oggi che il presidente finge di inorridire per la violazione della privacy commessa da Closer .
Segolene Royal e François Hollande in una foto del 2004
E poi il comizio di Nantes, quando mezzo apparato del
partito agli ordini di Trierweiler sposta mille volte gli orari per non
fare incontrare Hollande e Royal; l’ingiunzione di Trierweiler -
«Adesso baciami sulla bocca» - vista da tutta la Francia in diretta tv a
Hollande che ha appena baciato sulla guancia Royal, sul palco della
festa per la vittoria, fino al famoso tweet di Trierweiler che un anno e
mezzo fa è costato al presidente la prima figuraccia internazionale.
Tutto per Ségolène. Ora Valérie Trierweiler è in ospedale, dopo avere visto le foto della relazione tra Hollande e l’attrice Julie Gayet. Figlia del grande medico Brice Gayet, militante socialista, Julie si accosta al partito durante la campagna elettorale del 2007, quando Royal si fa sconfiggere - con onore - da Sarkozy. E chi introduce la ragazza nell’entourage di Hollande, segretario del partito e futuro presidente? Sempre lei, Ségolène. Che oggi dedica allo scandalo dell’Eliseo poche parole, di perfida eleganza: «È il momento di voltare pagina».
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