Curioso di storie. Mi piace ascoltarle e commentarle, con chiunque lo vorrà fare con me.
sabato 28 giugno 2014
ALDO SCARDELLA. CHI ERA COSTUI ? UNO CHE S'IMPICCO' DOPO SEI MESI DI CELLA D'ISOLAMENTO. ERA INNOCENTE
Magari qualcuno pensa che si speculi su uno sfortunato errore giudiziario per delegittimare la magistratura. Non lo possono dire, ma gli si legge negli occhi a certi pm e giudici (tutto rigorosamente minuscolo) "che palle co sto Tortora".
In realtà è semplicemente la bandiera da mostrare per far ricordare più facilmente a tutti che siccome l'errore giudiziario ci può stare (nel caso Tortora lo si volle a tutti i costi ! ma è un altro discorso) , è bene che, finché non si è giunti ad una ragionevole certezza, chi è indagato e poi imputato resti LIBERO. Questa deve essere la regola assoluta, con eccezioni ammesse in casi gravi e ben motivati. Non è ciò che accade in Italia, e il Renzi di 3 anni fa poneva la custodia cautelare tra le cose della giustizia da sistemare. Oggi è Premier e questa cosa dalla sua agenda pare sparita...
Ma non è certo il caso Tortora il solo e nemmeno quello piu tragico - che pure lo fu - se volessimo addentrarci in una perigliosa classifica di questo tipo.
Ogni giorno Il Garantista propone un caso di mala giustizia. OGNI GIORNO. Non vi sembra troppo signori amici degli sceriffi in toga ?
Sul quotidiano odierno, insieme all'intervista a Francesca Scopelliti che con rabbia rifiuta le scuse di Diego Marmo (trovate tutto nel link http://ultimocamerlengo.blogspot.com/2014/06/le-scuse-di-marmo-troppo-tardi-cosi.html ), c'è l'articolo dedicato ad Aldo Scardella, in occasione della definitiva chiusura degli accertamenti svolti dall'Autorità Giudiziaria sulla sua morte.
Si trattò di suicidio, ed è stato stabilito che nessun colpevole, quindi nessuna condanna, esista per l'ingiusta e irregolare detenzione preventiva in cella di isolamento , per SEI MESI, subita dal giovane.
Aldo Scardella era stato arrestato come sospetto autore di una rapina ad un supermarket, conclusasi con l'uccisione del proprietario del negozio.
Indizi a suo carico erano un passamontagna trovato vicino casa sua - che era vicino al market...- , l'aver acquistato, la mattina presto successiva alla rapina, un quotidiano, e il fatto che i rapinatori avevano adottato come via di fuga un mandorleto che solo chi era della zona poteva conoscere. Insomma , qualcosa che poteva essere utile a sollevare sospetti su quasi tutti gli abitanti del circondario.
Eppure bastarono per mettere dentro un ragazzo di 24 anni, studente ed incensurato, sottoponendolo al regime di isolamento. Vide per la prima volta il suo legale dopo una settimana dall'arresto e ci vollero quattro mesi prima di incontrare qualcuno della famiglia. Ai suoi aveva raccontato delle vessazioni e dei tentativi di estorcergli una confessione, ma lui aveva continuato a professarsi innocente.
Dopo sei mesi, lo trovano nella sua cella con un cappio al collo, morto. In un biglietto c'è scritto "Vi chiedo perdono, muoio innocente".
Tutto questo accadeva tra il dicembre 1985 e il luglio del 1986.
Dieci anni dopo furono trovati i veri autori della rapina e dell'omicidio.
Quindi, a tutti quelli che per prima cosa, quando qualcuno non viene mandato in carcere, pensano d'istinto " e se fosse colpevole ?", diciamo : provate a cambiare domanda.
E se fosse INNOCENTE ?
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