giovedì 26 giugno 2014

I FRATELLI NERI DEL GHANA FANNO A BOTTE PER I PREMI MONDIALI. EVVIVA LA MAGLIA.


Nel giorno in cui con soddisfazione apprendiamo che Suarez, il centravanti carnivoro dell'Uruguay, si è preso 9 giornate di squalifica dalla FIFA, più 4 mesi di interdizione dal mondo del calcio, quindi estesa al proprio club, leggo dell'incredibile rissa all'interno della nazionale ghanese che vede tra i protagonisti - negativi - due note conoscenze del calcio italiano : Prince Boateng e Muntari.
La storia, raccontata con ironia e dovizia di particolari dall'inviata de La Stampa in Brasile, Giulia Zonca, se fosse accaduta da noi avrebbe portato a interrogazioni parlamentari, interventi della Procura, girotondi indignados di piazza. Nel Ghana non so come abbiano reagito.
Il problema a monte pare siano stati i premi mondiali (per cosa ? per essere arrivati fin qui, che non è affatto detto che passino il turno) , senza la percezione dei quali i giocatori della nazionale avevano annunciato lo sciopero. Quando si dice l'attaccamento alla maglia...
Balotelli in fondo si limita a fare l'offeso, a isolarsi dal gruppo, a tingersi la cresta, laddove Muntari molla un ceffone ad uno degli accompagnatori mentre Boateng, più ambizioso, ha cercato di centrare con un pugno proprio il commissario tecnico della Nazionale CT (non si sa se con successo).
Risultato : espulsi dal ritiro. 
Anche la storia dei soldi che arrivano in contanti su un aereo direttamente dal Ghana, quasi fossero il controvalore di una partita di droga, è bizzarra e suggestiva.
L'impressione è che forse Balo, nel richiamarsi alla "fratellanza nera", invocando uno spirito di solidarietà e vicinanza che i "bianchi" si sognano, segua una retorica un po' datata. Le realtà, nel dorato e milionario mondo del pallone, pare essere un'altra anche in altri emisferi.




Calci e pugni, rissa per i premi mondiali
Il Ghana caccia Muntari e Boateng

Il racconto dal blog Effetto Caipirinha dell’inviata de La Stampa in Brasile
REUTERS
Kevin Prince Boateng
INVIATA A RIO DE JANEIRO
Kevin Prince Boateng (ex Milan ora allo Schalke 04) e Sullelly Muntari (Milan) sono stati cacciati dal ritiro dopo una rissa con allenatore e funzionari della federazione. Litigavano per i premi. La squadra ieri aveva annunciato lo sciopero, per evitarlo il governo ghanese ha fatto partire un volo con 3 milioni di dollari in contanti ma ormai la situazione è fuori controllo 
Ieri notte Rete Globo ha seguito minuto per minuto l’arrivo dell’aero con i contanti e la sfilata dei funzionari inviati a Brasilia per sdoganare il malloppo (vi avevamo detto che qui il confine tra calcio e telenovela non esiste e in effetti la storia è tanto assurda da sembrare finta). 

IL VOLO ARRIVATO DAL GHANA CON I CONTANTI  

LA CONTA DEI SOLDI, 100 MILA DOLLARI A TESTA PIU’ O MENO  

E non può mancare il denaro scortato dall’aeroporto all’albergo e soprattutto l’imperdibile bacio alla mazzetta (via rete Globo). Ricordiamo: rissa per i premi, minaccia sciopero dei giocatori che oggi dovrebbero vedersela con il Portogallo nella sfida per il passaggio del turno (improbabile ma pur sempre possibile), l’arrivo di 3 milioni di dollari in contanti su un volo speciale, la rissa (pare di due giorni fa) tra Muntari, Boateng e il tecnico, finita a pugni in faccia, Boateng e Muntari cacciati dal ritiro stamattina 

La squalifica di Boateng e Muntari è arrivata molto prima di quella di Suarez: fuori dalla nazionale a tempo indeterminato 

Per rimediare la sospensione dalla nazionale da qui all’eternità (o al prossimo allenatore chi lo sa) Sulley Muntari ha schiaffeggiato un membro della federazione e lo ha inseguito con una bottiglia rotta. E noi che ci lamentiamo dei grugniti di Balotelli 

La rissa risale a due giorni fa, ma Muntari e Boateng hanno aspettato i soldi prima di togliere il disturbo. La discussione è iniziata (non si sa come) tra i due ex milanisti, si è allargata all’allenatore Kwesi Appiah, già molto teso per la questione premi e la minaccia di sciopero del campo, e si è trasformata in una zuffa collettiva. Quando un membro della federazione si è inserito nella faida ha rimediato uno schiaffo da Muntari che lo ha pure inseguito con una bottiglia rotta. Boateng ha cercato di tirare un pugno al ct (non sappiamo se lo ha preso) e i due geni sono stati mandati in castigo. Avrebbero dovuto lasciare subito il ritiro ma l’aereo con i soldi spedito dal governo ghanese non era ancor arrivato. 

Ieri i ragazzi hanno raccolto la loro parte (dopo un lavoro così non vorrai certo lasciarli senza ricompensa) e stamattina hanno salutato la compagnia 
Alle 18 italiane c’è Portogallo-Ghana a Brasilia. Il Ghana ha bisogno di vincere per restare nel Mondiale ma in ogni caso il loro futuro dipende anche da Usa-Germania, se da lì esce un pareggio (risultato quasi certo) non c’è possibilità per Ghana e Portogallo. Muntari era comunque squalificato (doppio giallo) e non sarebbe stato in campo. Fra poco non sarà nemmeno più in Brasile. C’è chi dipende da Messi, chi dipende da Balotelli e chi dipende da Muntari. I campioni non te li puoi scegliere. 

A rendere tutto ancora più comico pare che la scintilla del litigio in campo fosse un presunto colpo di mano di Muntari durante l’allenamento. Boateng gli ha chiesto di ammettere il colpo proibito, l’altro ha negato è partito una simil zuffa che secondo la ricostruzione di Boateng alla “Bild”: “Era più che altro un gioco, fingevamo di essere nel pieno di una lite e abbiamo alzato apposta la voce. Ci agitavamo ma stavamo ridendo. Il ct è arrivato e ci ha spedito fuori dal campo. Quando gli ho chiesto perché ce l’avesse con me mi ha mandato a quel Paese e poi ci ha comunicato che dovevamo lasciare il ritiro”. Cioè Muntari e Boateng fingevano di litigare nel giorno in cui l’intera squadra ha minacciato lo sciopero per i premi mancati e il ct ha passato ore al telefono con i funzionari del governo per avere i contanti. Decisamente l’ora sbagliata per fare gli idioti, soprattutto con un allenatore soprannominato Silent killer.

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