Continuiamo a pensare che il Premier attuale sia un ottimo animale politico, capace di toccare le corde giuste del pubblico, di dire le cose che colpiscono e piacciono. In questo l'allievo ha superato il maestro, considerando che tutti riconoscono le grandi doti di comunicatore che possedeva Berlusconi, il primo a rivolgersi con grande efficacia direttamente alla gente.
Dopodiché uno resta in attesa dei fatti, e per quelli invece si nota che il piglio brillante e verbalmente deciso non basta.
Ciò posto, come non applaudire Renzi quando idealmente si rivolge ai vertici europei, e senza perifrasi dice : " o l'Europa è solidale o si tenga la sua moneta !" ??? Certo, lo dice a proposito del problema, grande, dell'immigrazione, ma può essere tranquillamente esteso alla politica economica.
Siccome inizia il semestre di presidenza italiano della UE, forse non ci si annoierà.
Semestre Ue, Renzi alla Camera:
“1000 giorni per cambiare l’Italia”
Il premier presenta il programma in Aula: pacchetto di riforme in tre anni.
E poi all’Europa: «Sia solidale sull’immigrazione o si tenga la moneta unica»
Sul nodo flessibilità: «L’Ue è un bivio: deve cambiare e ridurre disoccupazione»
E poi all’Europa: «Sia solidale sull’immigrazione o si tenga la moneta unica»
Sul nodo flessibilità: «L’Ue è un bivio: deve cambiare e ridurre disoccupazione»
ANSA
Il Presidente del Consiglio Matteo Renzi alla Camera durante le comunicazioni in vista del Consiglio Europeo
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UE FLESSIBILE, RENZI: «RISPETTEREMO LE REGOLE»
Italia, Europa. Il premier ha presentato il programma per il semestre Ue a guida italiana. Al centro del dibattito l’apertura della cancelliera tedesca Angela Merkel sul nuovo patto di stabilità. A differenza di quanto fece la Germania nel 2003 «noi non chiediamo di violare la regola del 3 per cento. Come la Germania di allora, però, noi vogliamo smettere di vivere l’elenco delle raccomandazioni come una lista della spesa che tutte le volte ci capita fra capo e collo e che sembra essere una sorta di elenco di cose da fare quasi che questo trasformi l’Europa in una vecchia zia noiosa che ci spiega i compiti da fare e che noi possiamo semplicemente cercare di elencare facendo poi di volta in volta il meglio che possiamo fare». ha affermato il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, intervenendo in Aula alla Camera. E ha precisato: «Abbiamo sempre detto che rispettiamo le regole. Non è in discussione: l’abbiamo sempre rispettate e continueremo a farlo ma c’è modo e modo di affrontare le regole». Il Consiglio europeo di giovedì e venerdì, dopo il dossier nomine, «proseguirà con l’appuntamento sulla situazione economica, anche alla luce delle raccomandazioni che abbiamo ricevuto», ha ricordato Renzi, spiegando che siamo «grati alla commissione per le raccomandazioni agli stati membri in questo momento in cui spetta ai paesi membri dare raccomandazioni alla commissione».
«SERVE RIDURRE LA DISOCCUPAZIONE»
«In questi anni si è affidato alla moneta il compito di costruire l’Europa, e sia detto senza alcun riferimento critico al valore fondamentale delle politiche economiche e finanziarie del processo di integrazione. Ma la moneta unica non basta», ha detto il premier Matteo Renzi sottolineando che: «Viola il trattato chi parla solo di stabilità, non chi parla di crescita. Non c’è possibile stabilità senza crescita. Senza crescita c’è l’immobilismo». E ha aggiunto: «O l’Europa è in grado di assumere la battaglia contro la disoccupazione o non ci sarà alcuna stabilità possibile».
IMMIGRAZIONE, IL PREMIER: «SERVE UE SOLIDALE OPPURE SI TENGA L’EURO»
Altro tema toccato dal premier, quello dei migranti e dei continui sbarchi nel canale di Sicilia. «Se dobbiamo sentirci dire: “Il problema non ci riguarda”, rispondiamo “tenetevi la vostra moneta ma lasciateci i nostri valori”», ha detto il premier Matteo Renzi parlando della politica europea per l’immigrazione in Aula alla Camera. «Non basta avere una moneta, un presidente in comune, una fonte di finanziamento in comune, o accettiamo destino e valori in comune o perdiamo il ruolo stesso dell’Europa davanti a se stessa».
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