giovedì 28 agosto 2014

NAPOLI DELUDENTE, LA ROMA SEMBRA VERAMENTE SENZA RIVALI NEL CAMPIONATO CHE INIZIA



La batosta subita dal Napoli ieri a Bilbao, con gli azzurri giustamente eliminati dall'Atletico per 3-1 dopo un illusorio vantaggio all'inizio del secondo tempo, mi offrono lo spunto per tornare a parlare di calcio casalingo alla vigilia del nuovo campionato.
Ho visto il secondo tempo della partita (nel primo, ho ascoltato Benitez dire che se l'Atletico Bilbao avesse segnato lo avrebbe meritato...) e sono stato contento al gol di Hamsik. Non abito a Napoli e quindi non sono affetto dal virus anti ciuccio proprio dei partenopei che non tifano per la squadra di casa (quello che invece mi accade, da romano non romanista, contro la lupa). 
In particolare, non avverto la rivalità,  che invece so, all'ombra del Vesuvio, particolarmente sentita, tra Napoli e Juve. Quindi nessun gufaggio, anzi. 
Sarebbe stato meglio il contrario, perché più spesso (troppo più spesso !!) quando guardo una partita in tv (piuttosto raramente comunque, che il calcio, specie quello delle italiane, non mi diverte più. anzi), la squadra per cui tengo - anche solo nella singola occasione - perde ...
Per fortuna le eccezioni ci sono, come per il Real di Carletto Ancelotti, per cui ho veramente tifato in occasione sia della coppa di Spagna che, soprattutto, in Champions League. 
C'è un altro motivo per cui speravo di vedere un Napoli vincente e convincente : la ricerca di una valida anti Roma per lo scudetto 2014-2015.
Non credo assolutamente che quest'anno la Juventus possa servire il poker, e ho la netta sensazione che non ci credano nemmeno società e giocatori. Intanto, sarebbe impresa improba dopo tre scudetti consecutivi (non è obiettivamente valutabile il dominio interista dell'era post calciopoli, con la Juve azzerata e il Milan fortemente penalizzato) per un comprensibile e fisiologico senso di appagamento. Inoltre mancherà un castigamatti, un sergente dei marines come Conte, capace come pochi di mantenere alti tensione e motivazione agonistiche. In più, molti dei campioni di questi anni (Buffon, Chiellini, Pirlo, Barzagli, Marchisio...) mostrano un accenno di declino mentre altri hanno dato anche oltre le loro possibilità,  tanto che la Juve dell'ultimo scudetto, pure pieno di record, è stata la meno brillante del trienno contiano per gioco e fisicità, puntando molto di più sull'accortezza tattica e la presenza in attacco di una coppia di punte finalmente concrete (Llorente e Tevez).  Se a questo ci aggiungiamo il mondiale non lucente dei vari bianconeri impegnati (non solo azzurri), l'affaire Vidal (che magari resta, ma che voleva andarsene, magari procrastinando il tormentone a gennaio o all'estate prossima...), una campagna acquisti di basso profilo (a me Marotta non mi ha mai convinto molto), l'arrivo di un corpo estraneo come Allegri sulla panchina, ecco fatto che mi aspetto una stagione "sabbatica" dove bisognerà stare attenti ad arrivare almeno terzi. 
Nulla di male, che vincere sempre non si può. Però il problema è l'ALTRO. Per la prima volta da oltre dieci anni la Roma si presenta ai nastri non come semplice, pur autorevole, outsider, ma come FAVORITA !!
E questa francamente non è una cosa bella...
Allora, visto che sulla mia Juve non posso contare, guardo con speranza (non molta ahimè) al Napoli, al Milan, perfino alla pur detestata Inter (la Fiorentina di quei simpaticoni dei Della Valle nemmeno la prendo in considerazione).  Temo che proprio la squadra di Mazzarri potrebbe essere l'unica vera rivale dei giallorossi. Il Milan non fa che indebolirsi, con Berlusconi ormai attento anche lui al portafogli dopo lustri e lustri di mecenatismo (di cui i tifosi dovrebbero conservare imperitura gratitudine, ma si sa, trattasi di sentimeno raro e soprattutto labile) e il Napoli ha fatto una campagna acquisti emblematica e chissà cosa accadrà dopo il tonfo di ieri, che tra l'altro ha un costo di 30 milioni di mancati introiti ! 
Insomma, si prospetta un hannus orribilis  ! 



Disastro a Bilbao, Napoli fuori dalla Champions

Sconfitti 3-1 i partenopei nel ritorno dei playoff contro l’Athletic

AP
Aritz Aduriz esulta dopo il goal nella partita contro il Napoli

Il Napoli è fuori dalla Champions League. Gli orrori di una difesa-colabrodo condannano la squadra di Benitez che, pure, aveva trovato ad inizio di ripresa il prezioso gol del vantaggio con Hamsik. Gli spagnoli tornano così in Champions dopo 16 anni di assenza, mentre gli azzurri `retrocedono´ tristemente in Europa League. 
La squadra di Benitez mostra limiti tecnico-tattici e caratteriali molto preoccupanti. Nel primo tempo gli spagnoli mantengono il predominio del gioco ma il Napoli, più o meno, riesce a contenere gli attacchi dell’Athletic che si rende pericoloso solo in un paio di circostanze. 
All’inizio della ripresa poi il gol di Hamsik rompe l’equilibrio della partita. Gli spagnoli subiscono chiaramente la botta ed il Napoli diventa, ma solo per qualche minuto, padrone del campo. Poi ci pensa la difesa partenopea a “regalare” agli avversari, in pratica, tutti e tre i gol che danno la qualificazione al Bilbao. L’Athletic, comunque, mantiene le promesse fatte alle vigilia da Valverde e cerca da subito con insistenza la strada del gol per chiudere il conto con gli avversari. Evidentemente agli spagnoli lo 0-0, che pure li qualificherebbe per la Champions League, interessa poco. 
Il Napoli nella prima frazione di gioco soffre per l’inconsistenza di alcuni suoi giocatori che appaiono spaesati, non riescono mai ad entrare nel vivo del gioco. Jorghino, ad esempio, dovrebbe dettare i temi dell’azione per la sua squadra, ma è un compito che l’italo-brasiliano non riesce mai a svolgere. Per non parlare della parte difensiva del suo compito, quello di presidiare, assieme a Gargano quando ne ricorrano le circostanze, l’area di rigore per dare una mano alla difesa. Jorghino è fuori posizione e fuori condizione ed i baschi ne approfittano. 
Gli esterni del Napoli, Callejon e Mertens sono costretti a rincorrere gli avversari di fascia ma non si rendono utili nè in fase difensiva né in quella offensiva. 
In certe partite, però, la tattica finisce per contare poco. Ci vogliono attributi diversi, vale a dire la forza morale, la concentrazione, la compattezza, tutto quello che al San Mames il Napoli non ha dimostrato. 
L’eliminazione degli azzurri conferma la tendenza delle squadre italiane a trovare difficoltà nei play off di Champions. In cinque anni, da quando sono stati istituiti, solo il Milan è riuscito nella passata stagione a qualificarsi. Eliminate, invece, Fiorentina, Sampdoria, Udinese e, questa sera, anche il Napoli. 

2 commenti:

  1. SALVATORE PAPA

    Analisi perfetta

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  2. MARIA LAMPITELLA

    Stefano castigamatti e corpo estraneo", hai una penna fantastica ! Per la squadra partenopea, diciamo la verità, era annunciata la batosta, o quantomeno molto temuta. La causa ? Beh ritorniamo all'origine di tutti i mali del calcio italiano, il vil danaro, che impone comportamenti piuttosto spregiudicati. Eppure a noi sarebbe piaciuto vedere passare il turno al Napoli. La dirigenza bianconera non piace nemmeno a me, come ben sai, così come non mi fa esultare il troppo poco emozionante nuovo Mister. Arriva in un momento di cielo poco brillante, modestamente rassicurante. I giallorossi in quest'universo di acque stagnanti effettivamente sono gli unici ad avere pulpiti, hanno iniziato una buona corsa già dallo scorso campionato. Io mi auguro che, dal prossimo weekend, si cominci con buoni segnali di vivace agonismo, per il momento il presagio, ahimè, è quello della calma piatta !

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