sabato 11 ottobre 2014

PORRO BATTE SANTORO, CHE S'INFURIA ANCHE CON QUELLI DE IL FATTO.



C'eravamo tanto amati....titolo di un film bello e antico, rammenta come tanti amori, per quanto grandi, finiscono.
E così pare avvenga anche tra Santoro e Travaglio, e, a cascata, col giornale di cui quest'ultimo è cofondatore e vicedirettore : Il Fatto Quotidiano. Tra i motivi di tensione, la crisi dei talk show e l'enfasi con la quale il fenomeno viene denunciato dai giornali compresi quelli in teoria "amici".  Micheluzzo si era già lamentato dell'inflazione in corso : ai suoi tempi c'erano lui e Vespa, una pacchia. Poi era arrivato Floris, con Ballarò, e già questo scocciava, mentre Matrix, più di tanto non infastidiva (ma eravamo già a quattro...). Adesso siamo al "dacci oggi il nostro talk quotidiano", che se poi sommassimo anche quelli nel corso della giornata saremmo a numeri imbarazzanti. Comunque, limitandoci alla sera, abbiamo : Porta a Porta, su Rai 1, Virus su Rai 2, Ballarò su Rai 3, Servizio Pubblico, DiMartedi, Piazza Pulita, La Gabbia tutti su La7, Matrix su Canale 5, Quinta Colonna su Rete 4...e sicuramente ne dimentico qualcuno.
Insomma, se poi accade che l'ennesima messa in onda di Rambo ( ma basta anche Terence Hill con Il mio nome è nessuno !), mette in crisi gli ascolti dei salotti politici, non ci si può stupire più di tanto.
C'è   però un altro problema. Nella discesa, di tutti, c'è chi va peggio, e Santoro e Giannini si contendono la maglia nera. Il primo , perché, si sa, è il padre nobile del genere, uomo, in passato, capace di toccare a volte anche la doppia cifra (10 milioni di spettatori !), e comunque registrando frequentemente svariati milioni di fedeli a puntata. Giovedì scorso ha superato di poco il milione... Il secondo, che ha preso il posto di Floris, trasferitosi su La7, non solo non si avvicina minimamente ai numeri del predecessore, ma unicamente nella prima puntata, grazie alla curiosità per l'esordio e il traino di Benigni, ha registrato un risultato appena decente. Dopo, il buio. 
Non che a Floris vada meglio, a riprova che tutti questi fenomeni - che giustificano i loro ingaggi altisonanti sostenendo che "si pagano da soli", grazie alla pubblicità, quando poi lasciano mamma Rai, non ripetono mai le performance passate. Chissà se prima o poi Fazio ci fa il favore di confermare questo dato. 
Ma lasciamo la parola ai numeri, prendendo quelli della settimana appena trascorsa. Sorprendentemente, quello che è andato meglio, o meno male, è Porro           , col suo Virus, con quasi 1.600.000 spettatori e il 7% (poco meno) di share. Incredibile, trattandosi di un conduttore collocato a "destra". Va detto però che aveva in trasmissione Renzino, che il suo seguito di aficianados lo porta in dote, e quindi il dato è da rivedere. Intanto però, per questa settimana, è stato il vincitore del genere.
Poi c'è Ballarò, con 1.500.000 spettatori, share del 6,63, circa la metà delle medie della trasmissione nella scorsa stagione.
A ruota Quinta Colonna, di Del Debbio, con 1.450.000 spettatori e il 6,36 di share.
I talk di seconda serata, come Porta a Porta e Matrix, hanno meno spettatori ma migliore share. Vespa giovedì 9 ottobre ha fatto poco meno di 1.000.000 di spettatori, con però un buon 12,05 di share, mentre Talese è andato ancora meglio : 1.075.000 i contatti e lo share fino al 15,54%.
Capito perché Santoro è inca...to ?





 
Coltellata in diretta

Santoro infilza Il Fatto: i tempi delle 100mila copie sono lontani

 

Il primo screzio c'era stato già alla prima serata, quando Michele Santoro aveva confinato il consueto monologo di Marco Travaglio in fondo alla puntata di Servizio pubblico. Uno "sgarro" nel quale alcuni videro la risposta del tribuno televisivo all'articolo del 19 settembre in cui Il Fatto Quitidiano scriveva che lui, Santoro, e il suo modello di talk show erano superati (tesi peraltro confermata dai dati Auditel). Poi, ieri sera, Michelone c'è andato ancora più pesante: a inizio della puntata più disastrosa in termini di audience da quando conduce un programma in tv, ha attaccato i giornali che scrivono un giorno sì e l'altro pure che i talk sono finiti, che la gente non vuole più vederli, citando a sostegno delle loro tesi i dati di spettatori e share. Ha citato Libero, il Corriere della Sera, persino Le Monde. E poi... Il Fatto. Fregandosene del fatto che Servizio pubblico è di proprietà di una società formata appunto da Santoro e dal quotidiano. E lì ha spinto la coltellata. "Gli amici del Fatto vendono oggi le stesse 100 mila copie che erano arrivati a vendere anni fa? Tranquilli, non voglio mettermi a dare le cifre come fanno loro ogni mattina…..’’. Il sito dagospia.com riferisce di una telefonata di fuoco tra il conduttore e il direttore del Fatto Antonio Padellaro che avrebbe fatto seguito alla puntata.
 

2 commenti:

  1. MARCO FANTI

    Il Fatto Quotidiano: il giornale che ha più blogger che lettori.

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  2. CATALDO INTRIERI

    Il tempo è galantuomo in molte cose

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