Impavido Sansonetti - ma il coraggio non manca al nostro direttore, lo ha dimostrato in varie ocasioni - nell'attaccare frontalmente il Dr. Giuseppe Pignatone, che pure definisce il procuratore attualmente più potente e in auge sul territorio nazionale. Gli contesta l'aver rilasciato un'intervista sul Sole 24 Ore, nella quale si tratta esplicitamente dell'indagine in corso, quella cosiddetta "Mafia Capitale". Lo stesso difensore principe delle toghe d'assalto, Marco Travaglio, ha stabilito che il confine non valicabile nelle esternazioni dei magistrati - altrimenti liberi di esprimere le loro opinioni - è proprio quello relativo alle indagini su cui stanno lavorando. E infatti, per far trapelare notizie, in genere dalle (poco) segrete stanze ci si serve di "misteriose" talpe che si preoccupano di far pervenire le indiscrezioni sulle scrivanie dei giornalisti amici...
Il Dr. Pignatone invece non ha di questi evidentemente di questi problemi...
Il Csm sanzionerà Pignatone?
Il procuratore di Roma, Giuseppe Pignatone, il magistrato più potente e più in auge d’Italia, l’eroe che ha affrontato a viso aperto e vinto ”Mafia Capitale”, ha rilasciato una lunga intervista al Sole 24 Ore sul seguente tema: l’inchiesta su ”Mafia Capitale”. Cioè ha confuso il lavoro di indagine con la propaganda. L’inchiesta col giornalismo. La giustizia con lo spettacolo.
Domanda: secondo voi il Procuratore Pignatone può essere iscritto alla lista di quei magistrati malati di protagonismo ai quali si riferiva Giorgio Napolitano qualche giorno fa? Direi di sì.
Il Presidente della Repubblica si è preso proprio la mattina della vigilia di Natale una bella ramanzina dal difensore d’ufficio dei magistrati (il più bravo) e cioè Marco Travaglio. Il quale ha spiegato a Napolitano che non esistono, o sono rarissimi, i magistrati malati di protagonismo, e se i magistrati rilasciano interviste e dicono il loro parere sulle cose della vita e della politica, e sul modo nel quale bisogna riformare la giustizia, non fanno altro che esercitare un loro diritto costituzionale. Ammenoché…
Ammenoché, ha detto Travaglio – e noi lo prendiamo in parola – un magistrato non rilasci un’intervista sul merito dell’inchiesta della quale è titolare. Ma questo, ha assicurato, non avviene, e se poi avviene è un reato, e deve essere sanzionato dal Csm o dalla stessa magistratura. Bene, ora è avvenuto. Non c’è bisogno di molte indagini per accertare che il dottor Pignatone ha rilasciato una intervista sul merito dell’inchiesta che sta conducendo. Interverrà il Csm? Temiano di no. Pignatone è troppo potente. Tutti ne hanno paura. Temiamo che l’iniziativa di Pignatone resterà impunita e che resterà come uno schiaffo in faccia al Presidente della Repubblica proprio alla vigilia del suo addio
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