mercoledì 23 settembre 2015

IL PADRE NON CE LA FA A PAGARE IL MANTENIMENTO ? DONNE NIENTE PAURA, C'E' IL SUOCERO !

 

Una evidente assurdità, anche questa consumata probabilmente sull'altare del Dio Minore, la nuova normativa che dispone come, in caso di impossibilità del genitore, separando, di provvedere al mantenimento dei figli, debbano subentrare i nonni dell'indigente. 
Ovviamente si tratta di intervento sussidiario, che in fondo risponde al più generale dovere di solidarietà familiare, da sempre presente nel nostro ordinamento. La questione da chiarire è un'altra : l'obbligo si realizza anche nel caso in cui l'altro genitore sarebbe comunque in grado di mantenere i figli da solo ? Confido di no. Io genitore non ho, giustamente voce in capitolo sulle scelte affettive di mio figlio (non è sempre stato così, lo sappiamo bene, per molto tempo erano le famiglie a combinare i matrimoni), che, adulto, è in grado (dovrebbe...) di prendersi la responsabilità delle sue decisioni, di studi (laurea,  e quindi studiare cose come lettere, sociologia, psicologia e da un po' aggiungo legge, architettura, facoltà così), lavorative e sentimentali. Perchè quindi chiamarmi in causa laddove le stesse si rivelassero fallimentari ? A me questo discorso della solidarietà per legge mi è sempre suonata male, del resto, se ci si pensa bene, è un ossimoro : essere solidali con qualcuno dovrebbe nascere da un sentimento empatico, non certo da una norma legislativa. Però posso in parte accettarlo di fronte ad una situazione grave e generale, di ENTRAMBI i genitori, di non riuscire a provvedere al figlio sciaguratamente, perché incoscientemente, messo al mondo.
Ma se anche uno solo dei due può, magari a fatica, allora si arrangiasse. Tra l'altro, checché si dica e si cerchi di fare con commi legislativi, i nonni sono assolutamente marginali nella vita dei nipoti, a meno che non servano come baby sitter e, appunto, bancomat. Nelle separazioni conflittuali, dove si cerca di escludere dalla vita dei figli l'ex coniuge, figuriamoci se ci può essere spazio per i suoceri, odiati forse tanto quanto. Che però tornano comodi nel caso in cui il decaduto "ammore" non passa l'assegno di mantenimento.
Veramente il film comico di Ficarra e Picone, "Andiamo a quel paese", dove i due s'ingegnano a sfruttare l'unico vero tesoretto italico, la PENSIONE, assume contorni di amara attualità.






 

Il papà non riesce a dare gli alimenti, il giudice: deve pagare il nonno 

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Il papà non riesce a dare gli alimenti, il giudice: deve pagare il nonno


Se i papà non riescono a pagare gli alimenti, devono intervenire i nonni. Saranno loro a sborsare quanto dovuto per il mantenimento dei nipoti. Lo stabilisce una sentenza del Tribunale di Lecce riportata dal Giorno. Il giudice ha imposto al nonno paterno di farsi carico del pagamento di 150 euro mensili, pari al 10% della sua pensione di 1500 euro, per sopperire all'inadempienza del figlio nel versare "con esattezza e regolarità" l'assegno di mantenimento da 700 euro alla ex moglie, madre di tre ragazzi (di cui due minorenni).

L'articolo 316 bis del Codice civile prevede infatti che "quando i genitori non hanno mezzi sufficienti, gli altri ascendenti legittimi o naturali, in ordine di prossimità, sono tenuti a fornire ai genitori i mezzi necessari affinché possano adempiere i loro doveri nei confronti dei figli". La Corte Costituzionale, nel 2002 e nel 2010, ha chiarito che l'obbligo dei nonni "è di natura sussidiaria ed eccezionale rispetto a quello dei genitori". 

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