mercoledì 9 settembre 2015

SPUNTA UN ALTRO DNA SUGLI SLIP DI YARA. E' IL TERZO : DI CHI E' ?

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Sono tra gli illusi che hanno sperato, e ancora un po' lo fanno, ma con molte delusioni, che la scienza potesse portare un ausilio fondamentale alla giurisprudenza per dare supporti concreti all'accertamento della verità processuale. Uscire dalla discrezionalità della mera Logica, spesso concretantesi ormai in teoremi preconcetti, per i quali tutti gli elementi a favore sono buoni mentre gli altri scartati, spesso senza nemmeno la fatica di spiegare il perché. 
Avete mai letto le motivazioni delle sentenze basate su delle perizie ? Quasi sempre un mero copia incolla degli argomenti del CTU (il consulente nominato dai giudici, l'"esperto" tecnico) ..., ma fin qui, diciamo che potrebbe anche passare. Quello che è inaccettabile è che i magistrati troppo spesso non fanno la fatica di spiegare perché le contestazioni alle risultanze di quella perizia, svolte da altri "esperti", non siano considerate valide. Perché sono stati convinti dalla prima e non dalle seconde. Ricordo Coppi dopo la sentenza della Cassazione in cui fu condannato Berlusconi per l'evesasione fiscale di Mediaset : "ho parlato per oltre due ore ed ho la sensazione che non mi abbiano mai ascoltato ; non c'è traccia nella loro decisione di una replica alle mie contestazioni". Certo, se la spiegazione è che il CTU è "imparziale", perché nominato da loro, mentre i consulenti delle parti no, allora è anche inutile spendere dei soldi per nominarli, questi ultimi, senza contare il risparmio di tempo che avremmo con un unico consulente che opera, senza concordare incontri e senza dover far finta di replicare alle osservazioni altrui. 
In realtà, il vero sogno di tutti i giudici è la cancellazione della parte motiva della sentenza, anzi, per loro è la soluzione principe per una  maggiore produttività e celerità. E ti credo !!
Delle consulenze psicologiche ho già detto tutto il male possibile, e del resto è palese che lì non si tratti di "scienza". Nemmeno Freud aveva questa pretesa.  
Ma quando si parla di DNA dovremmo muoverci su terreni più sicuri, o no ?
La vicenda Bossetti mina anche le convinzioni in questa materia.
Abbiamo scoperto che il DNA mitocondriale, quello che ci viene dato da mamma, conta una ceppa, per cui se, come in questo caso, manca laddove invece si riscontra l'altro, quello cd. nucleare ( di provenienza paterna), nulla questio...
Allora il consulente di Bossetti, sulla carta non un cretino visto che è stato vicecomandante dei RIS, docente universitario ed esperto della famigla Poggi nel processo che, dopo due assoluzioni, vede ora la condanna di Stasi, cala un altro asso : sugli slip di Yara ci sarebbe un TERZO Dna. E di chi sarebbe quest'altro ? Non di Bossetti ovviamente.
A questo punto abbiamo, sullo stesso reperto, un Dna nucleare, due mitocondriali (non legati al primo), e quindi uno scenario con tre persone diverse. Impossibile in natura, decreta lo scienziato.
Il quale lascia sospeso il dubbio più grave : qualcuno è intervenuto a cancellare altre tracce.
Poi però ci ripensa e conclude "no, mi rifiuto di pensarlo".
Ma intanto l'ha detto...


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Trovato un terzo Dna sugli slip di Yara

© Ansa Massimo Bossetti C'è un nuovo tassello nel mosaico pieno di incertezze dell'omicidio della piccola Yara Gambirasio. Marzio Capra, ex vicecomandante del Ris di Parma, genetista forense, docente alla Statale di Milano, già consulente scientifico della famiglia di Chiara Poggi e ora nel pool difensivo di Massimo Bossetti, ha annunciato al settimanale Oggi l'ennesima scoperta sul caso della giovane di Brembate.
Sugli slip di Yara è stato trovato un terzo profilo genetico del quale nessuno aveva mai parlato. È un pozzo dei misteri la traccia genetica trovata sugli slip di Yara - dice Capra a Oggi - che ha portato alla incriminazione di Massimo Bossetti. Oggi scopriamo che in quella traccia non c'è solo il Dna nucleare di Bossetti inspiegabilmente privo del suo mitocondriale, sostituito, non si capisce come mai, da quello di Yara. Una anomalia impossibile in natura. Ma è comparso anche un terzo Dna. Si tratta di un altro profilo mitocondriale. Non si sa a chi appartenga. Nessuno si è preoccupato di scoprirlo. E il nucleare che lo doveva accompagnare dove è finito? La stessa traccia genetica contiene quindi un Dna nucleare e due mitocondriali di tre persone diverse. Una mostruosità scientifica mai vista perché contro natura. C'è una sola spiegazione: la cancellazione selettiva. Fatta da chi? Qualcuno ci ha messo le mani? Perché? No, mi rifiuto di pensarlo.

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