martedì 3 novembre 2015

TEVEZ CAMPIONE D'ARGENTINA COL BOCA. E LA JUVE, ORFANA, GLI FA I COMPLIMENTI

Risultati immagini per tevez campione col boca

La Juve al decimo posto, che non vince due partite di fila, con lo Stadium non più bunker inespugnabile per gli avversari, fa i complimenti al giocatore sicuramente più rimpianto dei tre campioni persi questa estate. Parliamo di Carlitos Tevez (gli altri due sono Pirlo e Vidal, come sanno ormai anche i sassi) che tornato a oltre metà campionato in Argentina ha preso in mano il Boca e lo ha portato alla conquista del titolo.
Avevamo letto, di recente, che il giocatore fosse pentito per la scelta di rientrare in un club carismatico ma in bolletta, che non pagava gli stipendi, tanto che qualcuno a Torino nutriva la speranziella di un nuovo cambio di corsia, col campione argentino di nuovo in bianconero, da gennaio.
Non accadrà, e le immagini felici di Carlitos un po' consolano.

Forse è vero, per una volta, che si sia trattato di "una scelta di vita", e il lieto fine della novela viene sottolineato dagli eleganti complimenti che arrivano dal sito ufficiale del club bianconero.
Rimpiangere per una volta non è recriminare.

  .
Il Corriere della Sera - Digital Edition

La notte magica di Tevez
«Il Boca è un’altra cosa»
Campione d’Argentina: «Tornato per questo»

Risultati immagini per tevez campione col boca


RIO DE JANEIRO Non è stato uno di quei ritorni in patria un po’ malinconici e un po’ obbligati, visti tante volte tra la serie A e il Sudamerica. Non certamente per lui, Carlos Tevez, che ne aveva spiegato fino in fondo le ragioni; caso mai per il Boca Juniors, costretto a mettere a tacere la sua tifoseria famelica e delusa. E difficilmente funzionano questi arrivi pianificati dal marketing, soprattutto a metà campionato. Ma gli occhi del guerriero Apache, domenica notte alla Bombonera di Buenos Aires, sprizzavano energia e gioia come poche volte si sono visti.
Meglio di così non poteva andare. In una manciata di partite Tevez ha portato la sua squadra del cuore a vincere il campionato argentino. Dodici presenze, cinque gol suoi e molti altri costruiti per i suoi compagni. Tra campionato e coppa, ha calcolato la stampa locale, Carlitos ha messo il suo piede su 20 delle ultime 33 reti segnate dal Boca. E poi, come si dice da queste parti, gli è persino spuntato il «liderazgo», la capacità di prendere in mano la squadra. Questa era l’unica dote che gli argentini non si ricordavano (Tevez era all’estero dal 2004, undici anni). Quando partì era un cavallo pazzo con talento, non certo un leader.
«Sono tornato a casa per provare queste sensazioni, è difficile spiegarlo. Ho vinto tanto in giro, ma niente è paragonabile a questo. Adesso tutti capiranno perché sono tornato», ha detto Tevez dopo la partita decisiva contro il Tigre, assediato dalle telecamere. Torino è davvero lontana vista da quassù, dal primo posto del Boca giù giù al decimo della Juventus, ma non c’è polemica. Perché Tevez ha sempre riconosciuto che i due anni italiani sono stati splendidi, al di là dei titoli conquistati, e i tifosi bianconeri possono dire lo stesso. Ieri, con un tweet inviato sul profilo ufficiale, la Juventus gli ha mandato i complimenti a Buenos Aires.
Carlitos ha trentuno anni e nel caso i sassolini dallo scarpino se li deve togliere in patria. Come per esempio l’ostracismo sofferto nella sua nazionale, che gli è costata la partecipazione al Mondiale brasiliano. A lungo si è detto che fosse stata tutta colpa di un veto di Leo Messi, per antiche ruggini tra i due. Gli interessati hanno sempre smentito, ed è un fatto che Tevez nel giro della biancoceleste ci è già rientrato. L’Argentina lo festeggia come un figliol prodigo, poco abituata, lo dicevamo, a ritrovare come decisivo un suo campione rimasto lontano così tanto tempo. Il ragazzo dall’infanzia difficile, la convivenza problematica con i compagni, ora sorride persino dando autografi e nei selfie. È il primo tifoso del suo Boca, aveva giurato di riportarlo in alto e dice di aver appena cominciato.
Rocco Cotroneo

Nessun commento:

Posta un commento