martedì 8 marzo 2016

SPICCI A NAPOLI ALLE PRIMARIE PD. LA CRISI SI FA SENTIRE ANCHE SULLE MARCHETTE ELETTORALI

Risultati immagini per VALENTE BATTE BASSOLINO

Le primarie del PD , quantomeno a Napoli, confermano di essere più un male che una soluzione.  I video che girano in rete, coi soldi, pochi euro, a volte solo quelli utili a votare, altre un po' di più (pezzo di pizza, sfoglia e caffè ? con 10 euro si può ) non sono una cosa bella da vedere.
Subito, quella femmina penosetta della Serracchiani, vicesegretaria del partito, si affretta a dire che si tratta di pochi casi isolati, che il voto non è in discussione. E grazie, ha vinto la renziana Valente..., fa che a vincere era Bassolino e sentivamo cose diverse.
Il problema, sollevato addirittura da Gramellini, è che tra i due avversari alla fine la differenza è stata di poche centinaia di voti, poco più di 200, e allora bisogna vedere QUANTI sono effettivamente 'sti pochi casi di marchette elargite dai consiglieri pro candidata renziana. Comunque vada, una pessima figura.
Dopodiché Ugo Magri, sempre su La Stampa, osserva che se Sparta (il PD) piange, con queste primarie poco frequentate (in calo i partecipanti) e sempre in odore di taroccamento, non è che Atene (gli altri : grillini e centro destra) hanno di che ridere.
Perfettamente ragione, con gli ortotteri ridicoli ogni volta coi loro candidati scelti con un clic da appena qualche migliaio di familiari, amici e parenti.
Ma in questo caso il mal comune non è gaudio per nessuno.
O almeno non dovrebbe.
Per quanto riguarda la mia città, Roma, mi fa piacere che abbia prevalso Giachetti, un radicale che sono sicuro essere persona per bene. Certo, uno che alla domanda sulle ruspe ai campi rom, predicate da Salvini e anche, pare, la grillina Raggi, replica che lui le ruspe le userebbe con gli evasori fiscali, non è detto che poi lo voti come sindaco. Che ci azzecca Giachè ?? T'hanno posto un problema ? - perché i campi nomadi SONO un problema della Capitale - e rispondi alla domanda ! non fare sempre e solo propaganda da due spicci.
Quelli che giravano a Napoli.
Quando si dice che la politica è miserabile...





Le primarie, i brogli e l’effetto doping

ANSA
Primarie di Napoli, nel frame tratto dal video di Fanpage il consigliere comunale del Pd Antonio Borriello mentre consegna ad alcune persone all’esterno del seggio 45 di San Giovanni l’euro di sottoscrizione per votare

 
08/03/2016
ROMA
 
Prepariamoci a un’altra ricca puntata di polemiche sulle primarie. Il video sui brogli napoletani è già «cult» tra quanti affermano che è tutta una presa in giro, non c’è nulla di più facile che manipolare questo genere di consultazioni. E la scarsa affluenza di Roma, se paragonata alle precedenti edizioni, servirà agli scettici per sostenere che il popolo di sinistra ormai ha perso la fede, in questi riti collettivi davvero non crede più. Particolarmente critica sarà la sinistra Pd, anche per tenere viva su di sé l’attenzione mediatica in vista del convegno a Perugia del prossimo fine settimana.  
 
LA DROGA NON FA PIU’ EFFETTO  
Che le primarie non siano più una risorsa, ma rappresentino spesso il problema, è noto da tempo. Erano nate ai tempi di Prodi come strumento di partecipazione e soprattutto di mobilitazione. Servivano a coinvolgere e a creare entusiasmo. Avevano svolto all’inizio una funzione di doping per potenziare la crescita dell’Ulivo. Ma come tutte le droghe, alla fine pure le primarie perdono i loro effetti magici. E si trasformano in un «boomerang» per chi le usa. 
 
DALLA PADELLA NELLA BRACE  
Attenzione, però. Se il Pd piange, non è che gli altri possano farsi tante risate. Sulle primarie belusconiane, convocate per il prossimo week end a Roma, il meno che si possa dire è: sono più aperte e democratiche le elezioni nord-coreane del tirannico Kim Jong-un. Per quanto riguarda i grillini, il loro metodo di selezione online è tarlato dal dubbio che dietro le votazioni ci sia un Grande Fratello, capace di cambiare le decisioni prese dal basso. E l’ultimo «giallo» delle mail sotto controllo non accresce il grado di fiducia nella Casaleggio & associati. Insomma, nessuno, nemmeno tra le opposizioni, può considerarsi immune dai peggiori sospetti. E se le primarie Pd lasciano l’amaro in bocca, altrettanto si può dire di chi non le usa affatto.  

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