sabato 11 marzo 2017

A PARITA' DI RIGORI DUBBI, QUELLI DEL BARCELLONA EROI, QUELLI DELLA JUVE LADRI

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Non servirà a nulla, i beoti lo interpreteranno come un furbesco mettere le mani avanti, però io sono uso  scrivere quello che penso e su Juventus Milan di ieri le mie idee sono :
- io non avrei dato né il rigore su Dybala ( il tocco mi pare  involontario e non credo al danno procurato, Dybala si lascia cadere) né per il fallo di mano di De Sciglio, tanto meno al 95° ( la volontarietà sarebbe dovuta essere eclatante, e non mi pare questo il caso). 
- avrei dato il gol a Bacca, perché sta cosa dei millimetri mi fa ridere
- la Juventus ha  meritato di vincere, visto che Donnarumma è stato di gran lunga il migliore in campo, Pijaca si è mangiato un paio di gol, abbiamo preso pure un palo. Il Milan, in avanti, ha fatto poco.

Detto questo sulla gara, un plauso convinto all'allenatore del Milan, che peraltro, da quando fa il tecnico, ha sempre mostrato questo altissimo livello di aplomb sportivo (sulla falsariga di Ancelotti e Guardiola, per fare esempi illustri).
Montella è stato un SIGNORE assoluto nelle interviste. Allegri non lo fu, all'epoca del famoso gol di Muntari (che c'era, lo sappiamo tutti), però lo è stato domenica scorsa, dove non si è aggrappato ai rigori non dati (pare ci fossero) alla sua squadra : "avevamo giocato male, era giusto che non vincessimo".

Naturalmente queste sono solo le mie opinioni, moltissimi juventini non saranno d'accordo sulle prime considerazioni, gli altri sul merito della Juve di ieri di vincere comunque ( Sconcerti, di seguito, scrive per esempio che il rigore c'era ma che il Milan non meritava la sconfitta).
Ma fin qui...
Il problema è, come sempre, la furia rabbiosa che letteralmente tracima quando i presunti errori arbitrali favoriscono la Juventus.
Lì scatta qualcosa di antropologico !! Gente seria, anche colta, perde letteralmente il lume della ragione, lasciandosi andare al banalissimo e populista "LADRI !!", e se qualcuno entra in polemica, il turpiloquio è assicurato.
E' un fatto viscerale, di tifo, e non c'è ragione che tenga.  Quindi non provo nemmeno.
Però un sassolino dalla scarpa...
Mercoledì scorso il Barcellona tritura le ombre del PSG per 6-1 e si qualifica.
Partita stranissima, con i blaugrana a fare la loro parte, cioè di una squadra fortissima che tenta l'impresa, e  i bianchi di Parigi no : mere vittime sacrificali, e questo  ci sta molto meno ( gente come Di Maria, Cavani, Thiago Silva, lo stesso Verratti...a fare la parte dell'orso al tiro al bersaglio).
Eppure la forza dei primi e l'inconsistenza inqualificabile (L' Equipe) dei secondi non sarebbe bastata senza gli aiuti di un arbitro tedesco ora in odore di sospensione da parte dell'UEFA : un rigore non dato ai francesi, un'espulsione risparmiata a Neymar (protagonista assoluto della remuntada) e il rigore decisivo al 90 minuto che per molti non c'era.
Ebbene, un caro amico, evidentemente tifosissimo del Barca - in Italia tanti, che lo preferiscono al Real, vista come la squadra del "potere", una sorte di Juve spagnola...- in piena trance tifoidea, saltava sul divano per la clamorosa vittoria, del tutto indifferente degli episodi dubbi sopra accennati.
Ieri, ovviamente, era imbufalito per il solito favore alla "rubentus", la squadra favorita dal "palazzo".
Qualcuno può pensare che nel ranking del calcio mondiale la Juventus sia più ricca, più forte e più appoggiata del Barcellona ?
Direi di no.
Eppure , a parità di rigori decisivi dubbi - che nel caso del Barcà hanno significato qualificazione loro ed eliminazione altrui nella Champions, mentre qui mancano ancora 10 giornate di campionato, la Juve comunque è bene avanti, e il Milan bello indietro, insomma, una incidenza minore quantomeno -  quelli del Barcellona sono eroi e noi della Juve ladri.
Non cambia, non può cambiare, finché i Montella saranno eccezione e i tarantolati del tifo, anche laureati, anche normalmente per bene e sensati, moltitudine.



Il Corriere della Sera - Digital Edition

 
Il penalty c’era, la sconfitta rossonera molto meno

di Mario Sconcerti

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Un rigore all’ultimo secondo di partita è la cosa più scomoda per chi deve commentare il calcio. Credo onesto cavarmela con un ossimoro iniziale: il rigore c’era, la sconfitta del Milan molto meno. Ma anche questo è variabile, nel senso che il fallo di mano è netto quanto involontario. L’assistente dell’arbitro è molto colpito dall’intervento perché tutto capita a un metro da lui, è come se lo vedesse in un televisore grande come lo stadio, ma nemmeno così è tutto automatico. Il fallo c’era, ma fischiarlo era discrezione di chi arbitrava. Non c’è la distanza per la volontarietà, è più un fallo di confusione (tre giocatori in un metro, colpire un braccio è quasi naturale) che una colpa da punire con il massimo della pena, ma per regolamento l’arbitro ha tutto il diritto di fischiarlo. La cosa di cui dovremmo essere sicuri è se un rigore così l’avrebbero fischiato all’ ultimo secondo di chiunque. La Juve si toglie comunque così l’intero problema di una partita compromessa. Montella è quello che ha capito meglio Allegri, riesce sempre a metterlo in difficoltà. A Doha giocò meglio il Milan, stavolta ha costruito molto la Juve, ma non è stata mai una tempesta perfetta, il Milan ha sempre resistito con grande dignità. Manca un po’ di brillantezza alla Juve, un po’ di cattiveria. È spesso pericolosa ma senza squadra, quasi solo con istanze personali. Ormai Allegri gioca con Dybala suggeritore, mestiere che Dybala sa fare ma lo toglie dall’area di rigore. Non capisco bene il vantaggio. Pjaca, che lo sostituisce in attacco, ha molti mezzi e poca chiarezza, conosce se stesso non il gioco di tutti. Il Milan si è inserito bene nella fatica della Juve, ha giocato con intelligenza come spesso fa, forse con qualche protagonismo in più. Ha una qualità non grande, ma costante. C’è qualcosa che può crescere nel Milan. Ci sono idee dentro. Montella si è completato, come avesse aperto tante parentesi nel suo calcio. Più statica la Juve anche se spesso pericolosa. Donnarumma è stato fino alla fine il miglior milanista, ma il gioco è stato un po’ lezioso, quasi lento. Non le ha giovato Dani Alves, inadatto al ruolo che gli era chiesto (non è un costruttore, è uno che conquista spazio da dietro), non l’ha aiutata Pjaca, sempre mezzo secondo fuori tempo. Però quel rigore ha rimesso a posto qualunque sintomo sopra le righe la Juve avesse mostrato.

1 commento:

  1. Sei l'unico che mi fa leggere qualcosa di "Calcio".
    Bravo. UNCLE

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