venerdì 10 marzo 2017

DAI PEANA PER LA REMUNTADA DEL BARCELLONA UNA CONSTATAZIONE : NON SEMPRE GOLIA E' ANTIPATICO

(LaPresse/DeVallier)

Si sprecano i peana e i superlativi per l'impresa del Barcellona e la sua "remuntada" contro il Paris Saint Germain. Tutto il mondo plaude al miracolo sportivo, uno 0-4 che diventa un 6-1 e qualificazione che sembrava ormai irraggiungibile.
Pochi entrano nel merito, di come sia avvenuta in concreto questa impresa, e forse è pure meglio perché se chi lo fa celebra il trionfo del POI come tale Sandro Modeo del Corsera, allora meglio restare alle suggestioni.
In realtà, l'analisi difficile e vera riguarda come sia stato possibile, per una squadra di calcio, comunque piena di giocatori forti ed esperti, ed allenata da un coach parimenti navigato come Emmery (che ha vinto tre Europa League di seguito col Siviglia), collassare in un modo così indegno.
La stampa sportiva francese non è tarantolata come quella italiana o spagnola, ma non si è potuta esimere da stigmatizzare come "inqualificabili" i giocatori del PSG.
Nessuno discute il grande merito del Barca di averci creduto fino alla fine. Sul 3-1, al gol di Cavani, altri si sarebbero arresi. Loro no, ma certo il generosissimo rigore (dato alla Juve, l'Italia intera, o quasi, avrebbe gridato alla corruzione bianconera ormai estesa anche alla Champions !!) del 90' è stato un bell'aiutone...
Ma non si può recriminare per quello, e infatti non lo leggo in giro.
No, il problema è l'umiliante, mortificante prestazione dei giocatori francesi.
A me questo resterà della storica "remuntada", oltre alla constatazione che non sempre Golia è antipatico...
Si è qualificato il più forte, quello che, al sorteggio, aveva tutti i favori del pronostico. Davide era il PSG...
Ebbene, il mondo ha brindato a Golia che trionfa e al Davide che si frantuma.


Champions League, Parigi (e la Francia) sotto choc dopo la rimonta del Barcellona sul Psg

I giornali titolano «Inqualificabili!». E alcuni tifosi vanno all’aeroporto a contestare i giocatori dopo l’eliminazione. Thiago Motta investe per sbaglio uno di loro


(Afp/Lago) (Afp/Lago)

 
Dopo la storica sconfitta del Paris Saint-Germain a Barcellona i giornali titolano «Inqualificabili!» e certi tifosi vanno fino all’aeroporto del Bourget per accogliere a insulti i protagonisti dell’impresa tennistica. Essere eliminati dal Barcellona ci sta, ma non in questo modo. Nei commenti ricorre l’impressione che i giocatori del club francese abbiano preso il match sottogamba. Vengono trattati da miliardari viziati privi della stoffa per giocare davvero nel campionato dei grandi.


Incidenti al Bourget
In questo clima una quarantina di sostenitori del Psg ha aspettato le quattro del mattino al Bourget, l’aeroporto di Parigi riservato al voli privati, per esprimere la rabbia davanti alla squadra. L’unico risparmiato è stato Edinson Cavani, che ha segnato l’unico gol del Psg e dato per qualche minuto l’impressione di aere chiuso il match. È quello che ha raccontato Marco Verratti al Daily Mail: «Dopo il gol di Cavani ho parlato con qualche giocatore del Barça, erano sconsolati e pensavano che la qualificazione fosse ormai fuori portata. Poi abbiamo preso tre gol in sette minuti, una cosa mai successa». I tifosi hanno scandito il nome di Cavani e insultato gli altri nonostante Zoumana Camara, ex difensore e membro dello staff, si fosse avvicinato per cercare di calmarli. L’auto di Marquinhos è stata danneggiata.

Il caso Thiago Motta
Uno dei tifosi che circondavano le auto è stato investito da Thiago Motta ed è stato ricoverato all’ospedale di Saint Denis. Più tardi è uscito con una prognosi di alcuni giorni e ha dichiarato di avere denunciato il calciatore del PSG. Suo cugino contattato da RMC Sport dà la sua versione dei fatti: «Aspettavamo i giocatori e poi sono usciti dall’aeroporto. Mio cugino era in mezzo alla strada, Thiago Motta ha rallentato e poi accelerato di nuovo contro di lui, lo ha colpito e lui è caduto in modo davvero violento». Né Thiago Motta né il Psg per il momento hanno commentato l’accaduto.

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