venerdì 28 ottobre 2011

BEFERA COME NOSFERATU

Attilio Befera è persona preparata e anche garbata. Quello che non va in lui è il volto, del tutto coerente col suo ingrato incarico: Direttore dell'Agenzia delle Entrate. Un vampiro.
Befera ha il volto di un uomo triste e arcigno, quello che NON è. Lo è invece il mestiere che fa.
La Primavera, non era stata foriera di bel tempo per l'Agenzia che era incorsa in vari contrattempi:
1) La sentenza di assoluzione di Dolce e Gabbana dal reato di evasione fiscale. Il Giudice estensore della decisione bacchettò severamente l'agenzia ricordando che il Fisco è PARTE nei procedimenti di accertamento, e le sue stime non possono essere prese come il VERBO. E infatti, nel caso di specie, erano sbagliate, così come le presunzioni e deduzioni. Pare che succeda nel 40% dei casi che il Fisco perda i contenziosi in cui è coinvolto. Non è per nulla un bel dato.
2) Assalti ad alcune agenzie di Equitalia da tartassati esasperati in varie regioni, specie in Sardegna.
3) breve sequestro di un notificatore di una cartella esattoriale nel lombardo veneto Befera corse ai ripari e  mandò una circolare ai suoi dicendo che gli agenti del fisco dovevano comportarsi con i cittadini come avrebbero voluto essere trattati loro se si fossero trovati alle prese di un pubblico funzionario. Ascolto, educazione, disponibilità....Su questo ci fu una garbata polemica tra una mia amica dirigente dell'erario e altri amici che avevano avuto la ventura di rivolgersi agli sportelli di Equitalia o dell'Agenzia.
Insomma, in quel periodo le tasse erano viste per quelle che erano: una brutta cosa, in parte necessaria, ma da noi decisamente, pericolosamente (per l'economia e anche per l'ordine sociale) eccessiva e per lo più condotta con spirito aspramente vessatorio.
Dopodiché è accaduto che l'Europa ci ha intimato di pareggiare il bilancio. Ci ha detto in verità anche come:
TAGLI alla spesa pubblica, elevamento dell'età pensionabile,privatizzazioni, liberalizzazioni, flessibilità del mercato del lavoro. Ma questo testo venne rivelato DOPO.
All'inizio si sapeva solo, con certezza, che per comprarci i titoli di stato coi quali finanziamo il debito, la BCE ci chiedeva di pareggiare il bilancio nel 2013.
Siccome quando si parla di tagli saltano su a strillare TUTTI, ma proprio TUTTI appena li tocchi, ecco che anche il governo di centro destra ritirò fuori il mostro dell'evasione fiscale: i famosi 120 miliardi che mancano perché i disonesti non li versano alla faccia di quelli che fanno interamente il loro dovere (perché non possono fare diversamente, ma questo è secondario). E Befera coi suoi vampirotti è tornato di moda.
Come vengano calcolati questi 120 miliardi lo chiedo da un po' senza trovare risposte....è un dato assiomatico. Mi verrebbe da dire che se so quanti ne mancano, dovrei sapere anche da dove e quindi CHI non le paga queste tasse....Ma non deve essere così semplice. Allora però dobbiamo dare per buone anche le altre cifre assiomatiche, e cioè che dagli sprechi della Pubblica Amministrazione abbiamo un perdita di risorse per 80 miliardi. Come li hanno calcolati? Bò! Immagino con lo stesso sistema dei 120 no?
E quindi si potrebbe dire che se si evitassero 80 miliardi di sprechi si potrebbero anche abbassare le tasse per una cifra corrispondente, e magari in questo modo, con aliquote "umane", perché le attuali NON lo sono (parleremo del bel libro scritto da un liberal come Luca Ricolfi, "La Repubblica delle Tasse" editore Rizzoli ) non avremmo nemmeno i 120 miliardi di evasione...ma non li avremmo proprio!!!! Nel senso che il gettito delle tasse deve essere più BASSO!!!!
Befera quando va in tv parla di etica, e ovviamente l'evasore è un soggetto immorale che danneggia il suo vicino che le tasse (perché costretto) le paga per intero.
Befera è persona colta, si vede, anche intelligente, e capace. Il suo tristo mestiere mostra di saperlo fare bene.
Ma gli domando, lui che parla di etica, la storia fa finta di non saperla?
Che una nazione civile e moderna come gli USA è nata per una ribellione all'oppressione fiscale della madre patria lo ricorda? Certamente si. Che da sempre il popolo, specie la parte produttiva, è costretto ad una lotta estenuante contro stati avidi che continuamente tassano per pagare i loro vizi, anche questa è storia no?
Pensiamo alle corti, ai sovrani che si pagavano con le imposte i loro sfarzi e le loro guerre di conquista...
Certo adesso alle tasse è stata data un'altra facciata, quella dei mitici servizi....ma quanto funzionano da noi? e non c'è nessuna altro modo per farli andare avanti? forse si, visto che questo funziona così male.
Ripeto, riprenderemo questo discorso parlando del libro di Ricolfi.
Chiudendo col Direttore dell'Agenzia, quest'ultimo si è risentito per le polemiche e le critiche successive alla scoperta che nel redditometro finiranno le spese per il veterinario dei nostri animali domestici. Avere un cane, un gatto, sarà prova di ricchezza.
Ovviamente Befera ha detto che NON è così. Che il fatto di avere un animali domestico, lui ne ha due, NON è di per sé e da solo indice di chissà quale benessere.
Il redditometro ha 100 voci di spesa in considerazione e tra queste è stata inserita anche quella dei veterinari.
Tutto qui .
Io non mi scandalizzo. Io vorrei sapere solo perché nessuno mette in imbarazzo Befera nelle sue escursioni in tv chiedendogli da cittadino preparato quanto lui è, se è d'accordo che il livello della tassazione in Italia è il PRINCIPALE fattore di depressione dell'economia e della stagnazione.
Probabilmente lui risponderà che nel suo ruolo non può rispondere a questa domanda. E avrebbe ragione (magari i giudici facessero lo stesso), ma a me già basterebbe che gliela facessero.
Se poi concludesse che in ogni caso le leggi vanno osservate gli ricorderei la Storia, e che arriva un momento in cui le leggi non vengono osservate più e ci vogliono i fucili.
E che a volte manco bastano.

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