Ho espresso varie volte la mia opinione al riguardo. A parte determinati reati di particolare allarme e pericolo sociale - terrorismo, mafia, traffico di droga - per i quali condivido l'assunzione di misure speciali , per il resto le intercettazioni le abolirei del tutto. Così non ci si pensa più.
Non avremmo saputo del Bunga Bunga? E sai che guaio per la democrazia....
Intercettateci tutti è uno slogan che mi dà il voltastomaco....mi piacerebbe prendere in parola i soggetti che lo gridano e FARLO. Ne sentiremmo delle BELLE. Minimo noi avvocati decuplicheremmo il lavoro per separazioni e divorzi.
La gente parla di bavaglio alla libertà di informazione, invocando l'art. 21 della Costituzione (ci hanno fatto anche un movimento denominato così). Ho spiegato come vi sono diritti definiti INVIOLABILI dalla Costituzione e sono il diritto alla libertà personale, alla riservatezza dei propri scritti e colloqui. La libertà di informazione è un diritto costituzionale; NON è tra quelli che sono stati definiti inviolabili. Ergo, per i padri costituenti i primi avevano una dignità superiore ai secondi. Non è quello che si realizza da troppo tempo.
E poi.....la libertà di informazione passa per la collaborazione tra stampa e procure? Il lavoro dei giornalisti non è più quello di fare inchieste, interrogare, domandare, raccogliere materiale...? E' diventato aspettare la manina amica che passa il risultato di quello che MAI i giornalisti potrebbero fare e cioè origliare le conversazioni private??
Perché questa è la libertà di stampa che si rivendica.....avere accesso a notizie che la legge MAI consentirebbe ai giornalisti di acquisire mediante intercettazioni private, perché il diritto di informazione non prevarica quello della riservatezza delle persone. Se così non fosse, perché la stampa e le tv non si battono per poter esse stesse avere il diritto-potere di condurre inchieste tramite intercettazioni? Hanno l'art. 21 no?
E invece non lo fanno. Si rendono conto che non si possono spingere così in là.
Però per indagare sugli autori di un reato, li le intercettazioni possono essere autorizzate. Escono fuori notizie che col reato non c'entrano nulla.....però assai ghiotte per l'informazione....allora che si fa?
Perché quello che è proibito fare entrare dalla porta (NESSUNO al di fuori dell'A.G. può eseguire intercettazioni) deve rientrare dalla finestra ( pubblicare il materiale raccolto in un'indagine penale)?
Qualcuno me lo spiega?
E perché qualcosa che è già proibito dalla legge, violare il segreto istruttorio, diventa un diritto per il quale battersi se ci si azzarda a cercare di rendere efficace tale proibizione, con l'inasprimento delle pene per editori e giornalisti ? E' come se si manifestasse in piazza per l'aumento delle multe per eccesso di velocità. NON è che il limite già non ci fosse, ma sanzionato con un'ammenda che evidentemente ai più NON fa male. E quindi via Suv, BMW e Mercedes a sfrecciare tutti a 200 all'ora....SI aumenta l'ammenda, che si fa? si grida all'attentato alla libertà di viaggiare?
Perché di questo si tratta. Il divieto già c'è! I limiti già c'erano! Solo che le sanzioni sono ridicole, gli editori pagano e fine della storia.
Questo per quanto riguarda l'informazione.
Se parliamo delle indagini, bé se addirittura la Boccassini ha dichiarato in un convegno a Pavia che si sta esagerando....allora che altro c'è da dire?
Prendiamo come al solito l'esempio di paesi che sono considerati più civili e disciplinati del nostro. La Gran Bretagna.
Lì è l'autorità di polizia che decide se fare o meno delle intercettazioni, e a fine anno deve realizzare un rendiconto che tiene conto dei risultati ottenuti: arresti conseguiti, anche gli esiti giudiziari finali. E il rapporto costi benefici deve tornare. Da noi ai procuratori che importa? E così si possono effettuare 100.000 intercettazioni per sapere se Tarantini e Lavitola sono estorsori di uno stramiliardario che non li denuncia....
Finora soldi buttati a quanto pare...ma mettiamo di no. Ne sarebbe valsa la pena per il tipo di reato ? Diciamo che 100.000 intercettazioni costano 500.000 euro. E mettiamo, come in GB, che ci sia un tetto di spesa. Ma questi 500.000 euro li spendereste per intercettare gli eredi di Riina o per sapere se Doni si è venduto una partita? NON dite tutti e due perché i soldi non sono i VOSTRI!! ( a parte che lo sono, se pagate le tasse). Ragionate secondo il principio del buon padre di famiglia.... Avete 100.000 euro, sono i Vostri, e potete fare solo UNA delle due cose, quale fate? Perché signori le risorse non sono ILLIMITATE. MAI. E bisogna fare delle scelte.
Da noi le intercettazioni sembrano ormai l'UNICO sistema di indagine conosciuto, laddove altrove restano piuttosto marginali. In Gran Bretagna, appunto, sono usate di rado, per tempi limitati.e per reati GRAVI. Quando i nostri poliziotti indagano con colleghi britannici, non sanno più come fare....Non parliamo poi delle intercettazioni a "strascico"....inizio ad origliare per il reato A....e mi capita di sentire accennare al reato B. Ma non ho l'autorizzazione per il reato B...vabbé proseguo.....in fondo le intercettazioni sono come le ciliegie : una tira l'altra.
E cosa succede in GB per le soffiate? Per la divulgazione di materiale secretato? Presto detto : carcere da 6 mesi a 5 anni per chi procura la fuga di notizie. Sui giornali non può comparire NULLA del materiale probatorio acquisito, e quindi anche quello derivante dalla intercettazioni, PRIMA del processo in AULA. La pubblicazione PRECEDENTE rende quel materiale INUTILIZZABILE. Con gravissimo danno quindi per la giustizia. Le pene sono proporzionalmente severe al DANNO creato.
Ma perché non vogliamo essere un paese NORMALE?
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