domenica 23 ottobre 2011

UN PROCESSO PER UN PAIO DI PANTOFOLE: SE SONO DI UN GIUDICE 4.000 EURO NON BASTANO

Qualcuno sorriderà a questa notizia, un po' grottesca. E' stato celebrato a Genova un processo per l'appropriazione indebita di un PAIO DI PANTOFOLE. E si....dal tuo terrazzo ti cadono un paio di pantofole (come non viene detto e in fondo non è importante ma curioso un po' si...) e il condomino sul cui terrazzo planano NON TE LE RIDA'.  La vicenda lascia un po' interdetti ma farebbe sorridere....
SI inizia a sorridere un po' meno al pensiero che si sia innescato su questo un processo penale. Il proprietario delle pantofole infatti, visto che il condomino non ne voleva sapere di restituirgli le preziose calzature - chissà magari pensava che visto che erano finite sul suo balcone...ebbé ormai erano sue... - lo ha denunciato per appropriazione indebita. E si è fatto il processo.
A questo punto all'appropriatore uno scalzacani qualsiasi di avvocato avrà spiegato che in effetti non puoi considerare tua la roba di altri anche se ti è finita sul terrazzo e lo  ha convinto a fare un'offerta risarcitoria per chiudere la questione. Spese legali incluse (voglio sperare) vengono dunque offerti all'indignato proprietario spogliato delle sue pantofole QUATTROMILA EURO!!!
Roba che ti compri 10 paia di nobili church's . Ma i principi non si comprano, e la punizione esemplare va inflitta. Il querelante non ritira la denuncia e la condanna viene comminata (15 giorni...ovviamente con sospensione della pena e non menzione sul casellario, che volevate che accadesse mai per una cazzata del genere !?!?!).
Fin qui , ripeto, si può sorridere un po' increduli....
Ma dove si finisce di sorridere è nell'apprendere che il denunciante è un Giudice del Tribunale di Firenze!!!!!! Un GIP più esattamente, cioè uno che, per il suo attuale ufficio, decide se le accuse contro di te sono sufficientemente fondate da meritare un rinvio a giudizio oppure te ne puoi tornare a casa libero e giocondo.
Insomma, un ruolo delicato no? Dove equilibrio, senso delle proporzioni, serenità dovrebbero essere non semplici doti caratteriali ma proprio "strumenti" professionali. Alla pari della conoscenza della legge.
Vi sembra una persona dotata di buon senso questa signora (il GIP in questione è una donna)? Magari è tra quelle che si lamentano - dicendo una cosa giusta ed evidente a tutti - che i tribunali sono ingolfati, troppi i processi rispetto alle strutture e agli organici della giustizia.  E chissà, magari è anche tra quelle persone che a cena con i colleghi o con dei conoscenti che pendono dalle sue labbra perché è un'addetta ai lavori, biasima gli italiani diventati troppo litigiosi ....Che è un'altra cosa vera, ma lei, LEI che è un GIUDICE che ti fa??? Presenta una querela per un paio di pantofole....roba che noi avvocati di fronte a decine , centinaia di liti per queste stronzate tra vicini ( troppo rumorosi, che danno da mangiare ai gatti, agli uccelli) esortiamo a pazientare e a prendere in considerazione che a volte si è sfortunati.....Ma vabbé, diciamo che l'appropriatore di pantofole era stato arrogante e insolente nel rifiutare la restituzione dei preziosi oggetti e quindi la giudice non ha inteso abbozzare. Poi quello, a querela presentata, rinsavisce e offre un risarcimento.
Addirittura QUATTROMILA EURO. Insomma, anche la furia di una Irinni poteva placarsi a quel punto. E invece no, la nostra ha scomodato la corte di Genova - a Firenze ovviamente il processo non si poteva fare visto che era coinvolto un giudice del distretto - ed è andata fino in fondo. 15 giorni. Sarà contenta ora?
Ma le preoccupazioni di un normale cittadino non finiscono qui....perché siccome la realtà supera abbondantemente la fantasia, si è saputo che della vicenda si è occupato il sostituto procuratore generale di Genova. E già questo mi sembra un'assurdità, per il GRADO. Ma magari il giornalista (la notizia l'ha ripresa il Corsera dal Secolo XIX, storico quotidiano del capoluogo ligure) si è confuso.
La cosa però che deve essere vera, perché riportata con chiarezza, è che anche questo magistrato è coinvolto in liti condominiali, e in veste di IMPUTATO. Il vicino di pianerottolo lo ha denunciato , avendo una registrazione filmata (!!!)  che lo riprende mentre si impegna a riempirgli la serratura con colla che si rivelerà epossidica.
Quindi di giorno faccio l'uomo che persegue i violatori della legge, di notte mi faccio "giustizia" da solo perché che so, il mio vicino lascia la porta dell'ascensore aperta e abitiamo al nono piano....
Sorridete ? Si anche io. Leggendo comodo in poltrona.
Ma se me li trovo poi davanti giudici così?
Non rido più.

2 commenti:

  1. ma quanto tempo deve passare per uso capire gli zoccoli? io, che sono un democratico, il giudice incollatore lo radierei!
    ma nel filmare una persona che ti ti sta incollando la porta non si commette un reato penale, pur se si documenta un reato? (credo sia una questione giuridicamente complessissima)

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  2. QUanto tempo.....è spassosissima :) QUanto al filmato, il tizio aveva collocato una telecamera (micro devo pensare, se no sto PG è proprio scemo del tutto !!!) sopra la porta di casa. Credo che basti un permesso del commissariato, a tutela della proprietà.

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