giovedì 24 novembre 2011

E' UN VECCHIO ADAGIO: CHI LE COSE NON LE SA FARE, LE INSEGNA

Frequentare l'Università e imparare a detestare i "Baroni" è una cosa che viene naturale, non c'è bisogno di voler fare la carriera universitaria, Basta in genere vederli camminare : arroganti, se riesci a  rivolgergli la parola difficilmente ti guardano, sembrano sempre molto occupati e presi da alti pensieri.
Tu studente, laureando o corsista, sei per loro "invisibile".
Quello che è comune per la maggior parte dei titolari delle cattedre degli atenei è valido per tutte le facoltà ma ce n'è una dove la cosa assume contorni veramente nauseanti,  ed è quella che una volta si chiamava semplicemente "LETTERE" (adesso i nomi si sono moltiplicati e sbizzarriti, ma sempre li troverete quelli che nella vita hanno deciso di fare gli "insegnanti", secondo il noto adagio per il quale nella vita  chi le cose non le sa fare, allora si mette a insegnarle).
Si perché a lettere sale il tasso della "politicizzazione", in quanto lì si annida il tempio della cultura e sacerdoti e vestali non possono che essere di SINISTRA.
Emblema del peggio è Alberto Asor Rosa, finalmente pensionato dopo avere per decenni imperversato a Letteratura Italiana a Roma, fervente comunista e post, di recente tornato sotto i riflettori per aver suggerito:
"«una prova di forza che, con l'autorevolezza e le ragioni inconfutabili che promanano dalla difesa dei capisaldi irrinunciabili del sistema repubblicano, scenda dall'alto, instaura quello che io definirei un normale "stato d'emergenza", si avvale, più che di manifestanti generosi, dei Carabinieri e della Polizia di Stato congela le Camere, sospende tutte le immunità parlamentari...."  Quando anche dalla sua parte gli hanno fatto notare che stavolta l'aveva sparata davvero troppo grossa, ha detto che la sua era una provocazione. Sarà. Io credo di più ad una forma diversa di incontinenza senile.
Sono quelli che ritengono la cattedra un pulpito dove formare le nuove generazioni dal punto di vista "sociale" ma in realtà politico.
Ovviamente, gli uomini "Migliori" sono loro, perché "sapienti", probi, cittadini esemplari.
Infatti tutte queste qualità emergono solari al momento dei concorsi, della assegnazioni delle borse di studio, dei ruoli di assistente, delle cattedre.
Parentopoli è termine nato per definire  il sistema di autoreferenzialità e cooptazione creato al proprio interno da questi illuminati soloni, solo dopo è stato prestato ad altri campi della clientela politica.
Il servaggio imposto ai pupilli, "allievi", di queste persone che pure la cultura dovrebbe indurre a comportamenti etici molto ma molto diversi, arriva a forme di moderno feudalesimo, qualche volta comprendendo anche lo ius primae noctis (anche se sulla verginità delle aspiranti cattedratiche tocca chiudere un occhio....pretesa divenuta impossibile nella civiltà occidentale ahiloro).
Disprezzano i peones parlamentari, i baroni universitari, ma si circondano di portaborse, di giovani brillanti che però si umiliano a fare loro da autisti, fotocopisti, ghost writer ( i più bravi).
Perché questi giovani capaci , io ne ho conosciuti alcuni e di uno sono stato amico per dieci anni - e l'ho visto spegnersi a forza di mangiare di questa roba - si sottopongono a tutto ciò? Perché credono alla promessa che il loro "professore" alla fine li premierà e li piazzerà da qualche parte.
Perché sono bravi, si, dedicano la loro vita allo studio, alla ricerca, alla produzione di pubblicazioni e libri, ma poi lo sanno benissimo che senza la sponsorizzazione del loro Mentore non arriveranno MAI.
E si perché si parla tanto dei poteri forti , dei club segreti dove gente senza scrupoli si riunisce per decidere le sorti del mondo, e questi illuminati sono i primi a discettarne con disgusto.
Dimenticandosi quando sono LORO a riunirsi nei loro conclavi e a spartirsi posti e ruoli, decidendo a tavolino chi vincerà, a chi toccherà dei rispettivi figliocci essere finalmente promosso.
Non è difficile da fare....una volta deciso, si emana il bando stabilendo caratteristiche ritagliate adeguatamente al candidato che dovrà prevalere, e questa è la prima mossa. Poi, i criteri di valutazione e di assegnazione dei punteggi non sono mai "rigidi", la discrezionalità della commissione è sempre "ampia" e "insindacabile".
Come può un cristo qualunque inserirsi in questa congregazione blindata?
Da tempo dico che la Sapienza a Roma dovrebbe essere rasa al suolo, coi lanciafiamme, per derattizzare,  iniziando da Lettere. Solo azzerando il tempio e cacciandone i mercanti si può sperare di ricominciare veramente.
Così come stanno le cose, di che stupirsi nel leggere oggi sul Corriere la storia del professor Marco Lanzetta, che riporto in altro spazio, luminare in campo medico che dal 2002 lotta contro questa consorteria e nonostante 5 pronunce 5 favorevoli da parte degli organi della Giustizia Amministrativa (TAR e Consiglio di Stato), ancora non ne è venuto a capo : la cattedra NON gliela danno, altri ne sono i destinatari.
Vedete il problema della caduta del Caimano? Che ora ci tocca tornare a leggere di queste schifezze del nostro paese, e ricordarci che ci sono sempre state, e continueranno ad esserci.
Perché non l'aveva inventato lui l'"italiano", e questa genia annidata in certe facoltà sta li a dimostrare che c'è molto da diffidare da questa specie di " MIGLIORI".

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