sabato 5 novembre 2011

NON SONO SOLO I DINOSAURI AD ESPELLERE RENZI DAL PD: FISCHI PER LUI A SAN GIOVANNI

Ho molti amici di sinistra. Certo una sinistra non troppo rossa.....un rosa scuro...un arancione...insomma non dei comunisti inconsci. Democratici nel senso ortodosso del PD quando fu fondato, e come a mio avviso non è più.
Coerenti con questa loro idea di sinistra, moderna, progressista, dalla parte dei deboli si, ma non ancorata a concetti come "lotta di classe", "anticapitalismo", "egualitarismo", questi miei amici hanno iniziato a simpatizzare per Matteo Renzi.
Io 'ho detto e scritto che  Renzi lo guardo con grande simpatia e curiosità ma questa cosa è sospetta, visto che io sono liberale....
Ma a parte questo, che tra i militanti VERI dell'attuale PD, e quindi non i miei amici che seguono e leggono ma da SEDUTI, Renzi sia visto come un corpo estraneo è un fatto confermato dalla manifestazione odierna a San Giovanni dove ha ricevuto si anche degli applausi ma per lo più è stato fischiato.
E se n'è andato prima del discorso di Bersani, per un impegno immancabile a Firenze ha detto ma ammettendo di essere rimasto male per la contestazione.
Siccome Renzi non è scemo, non posso pensare che sia rimasto stupito di aver ricevuto dei fischi e delle contestazioni, ma piuttosto della intensità e dal numero di questi.
Quindi cari amici miei, ho idea che se veramente, come mi dite, alle prossime elezioni voterete per il buon Matteo, dovrete trovare un simbolo diverso dal PD...
Vedremo.
Tornando alla manifestazione,  la cosa più rilevante, secondo me, era la presenza dei due leader socialisti di Francia e Germania, coloro che alle prossime elezioni (2012 per i cugini , 2013, se non succede qualcosa prima, in Deutscheland ) contenderanno a Sarkozy e alla Merkel la guida dei rispettivi paesi.
Si delinea quindi un progetto che oserei dire ambizioso e più coerente: la vittoria, data per probabile, delle formazioni oggi all'opposizione in tutti e tre i principali paesi dell'eurozona, proporrà un approccio politico economico diverso da quello attuale. L'Europa attuale parla di rigore, di tagli al welfare divenuto insostenibile così com'è, di politiche di crescita basate su liberalizzazioni e privatizzazioni. Quindi meno spese, meno debito, più concorrenza.
Politiche "liberiste".
Giustamente direi, dei leader socialisti non intendono seguirle.
Bene, al posto di quelle che si farà?
Sigmar Gabriel, della SPD tedesca, parla di politica per i giovani, che non vuol dire niente detto così,
e di "tassazione delle speculazioni finanziarie, che dice solo poco di più.
Bersani...bé riporto virgolettate le sue dichiarazioni così non vengo tacciato di manipolazione:
«Se diciamo ricostruzione, allora diciamo alleanza dei progressisti e dei moderati, diciamo patto di governo per una legislatura di ricostruzione, per sostenere la riscossa del Paese, per sconfiggere il rischio che viene dalla peggiore destra d'Europa». Tutte noi forze progressiste rilanceremo il sogno di un'Europa aperta al futuro. La malattia è l'Europa azzoppata dalle destre della Merkel e di Sarkozy. Berlusconi si è ritagliato un posto solo nelle vignette di satira. La destra ha messo in ginocchio l'Europa a partire da come hanno gestito il problema della Grecia. Tocca ai democratici, ai socialisti, ai liberali veri rifare l'Europa, non possiamo fallire»
Sia chiaro comunque che anche un eventuale governo di transizione non potrebbe che muoversi nel senso di un nuovo patto sociale. Questo grande obiettivo, questa bussola sarà il lavoro per la nuova generazione. Nessuno sarà abbandonato, nessuna scelta sarà dimenticata ma il lavoro dei giovani sarà la bussola. Perché se l'Italia vuole avere un futuro deve mettere al lavoro la nuova generazione». Sulle alleanze, Bersani rilancia la sua posizione. «Se diciamo ricostruzione, allora diciamo alleanza dei progressisti e dei moderati, diciamo patto di governo per una legislatura di ricostruzione, per sostenere la riscossa del Paese, per sconfiggere il rischio che viene dalla peggiore destra d'Europa. È inutile immaginare una destra diversa, la destra italiana è quella e non può essere che quella. Questa dunque è e resta la nostra proposta: alleanza dei progressisti e dei moderati per una legislatura di ricostruzione. Unità per la ricostruzione. Sappiamo che questa proposta è una sfida per tutti», 

Quindi il disegno è chiaro: una sinistra contraria all'attuale politica europea che spera in un ribaltone elettorale generale. Le letterine europee che girano di questi tempi diverranno carta straccia e se ne leggeranno altre in cui si parlerà di tassazioni, patrimoniali, e con ogni probabilità anche di un allargamento della mano pubblica sull'economia.
La cosa non mi scandalizza. Se vince la sinistra, è normale che cerchi di applicare le proprie idee di società. Semmai mi rode, e tanto che quando ha vinto la destra, non abbia fatto altrettanto.
Comunque questo ci aspetta...e sperare in Renzi temo sia una vana speranza.
Così D'Alema intervistato  : «Renzi è un fenomeno mediatico costruito dalla stampa. Non ho mai polemizzato con Renzi e non intendo farlo adesso -ha spiegato il presidente del Copasir- Il suo è un contributo. Comunque, è sindaco di Firenze e come tale va valutato».
I fischi e le frasi tipo : «Sei un populista, vai ad Arcore sei come Berlusconi"   oppure "dì una parola di sinistra" dimostrano che il dinosauro parla anche per conto di gran parte dell'attuale popolo PD.
Uomo avvisato....

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