mercoledì 25 gennaio 2012

GLI SFIGATI RINGRAZIANO IL VICEMINISTRO MARTONE: MENO SFIGA PER TUTTI

Sulla uscita del viceministro Martone, che ha definito "sfigati" gli studenti che a 28 anni non si sono ancora laureati, si sono scatenati in tanti......
REVANGE, la preziosa collaboratrice "assunta" dal Camerlengo dice la sua.
Io non condivido di fondo la sua tesi, diciamo che, nella sostanza, ancorché non nella forma (che pure un suo peso ce l'ha!) sto più dalla parte del peraltro assai antipatico personaggio (ma essere antipatici non significa dire per forza cazzate...).
Quindi scriverò anche la mia sul tema.
Ma l'articolo di Revange va letto, e sicuramente farà contenti molti "sfigati" ........:D
Buona Lettura


MICHEL MARTONE
Michel Martone, viceministro, ha cominciato ad occuparsi di welfare come si deve. E si è sentito talmente vicino alle famiglie italiane, con figli over 28 “a carico”, da dare questo consiglio: "dobbiamo dire ai nostri giovani che se a 28 anni non sei ancora laureato sei uno sfigato”. E si è scatenato il finimondo.
Figlio di un noto Magistrato, Michel Martone, 38 anni , avvocato, vanta un curriculum da far invidia: diventato Professore ordinario di diritto del lavoro a soli 29 anni, presso l’Università di Teramo, è anche docente della Luiss e della Scuola Superiore della P.A., ed ha al suo attivo una serie considerevole di incarichi di prestigio. 

Non vedo però tra i suoi titoli una laurea in psicologia. Ma per dare un consiglio di questo genere dovrà essersi sicuramente consultato con eminenti psicologi. Ci dovrà pur essere un manuale in cui qualcuno consiglia come terapia d’urto “dare dello sfigato”. Nonostante accurate ricerche in Google, ammetto però di non averlo trovato. Ho trovato 
Ho trovato invece il termine “sfigato” associato al fenomeno del bullismo. Vede caro Viceministro cosa succede a voler fingere di essere uno di noi? Si rischia di mutuare un termine dai bulli, invece che da quei giovani modello come Lei!
Penso cosa accadrebbe se i genitori d’Italia entrassero in camera dello sfigato 28enne, aspirante laureato, e gli trasmettessero il messaggio del viceministro. Quanti suicidi conteremmo all’indomani? E perché non dare degli sfigati anche ai licenziati, ai cassaintegrati, agli aspiranti pensionati, sempre più aspiranti e sempre meno pensionati? Anzi, forniamo loro anche corda e sapone, come incentivo!
Viceministro Martone, vuole aiutare i giovani? Cominci a redistribuire qualcuno dei suoi tanti incarichi remunerati. Li lasci a disposizione dei futuri laureati. Perché, comprende bene, lei che è esperto di economia, che se qualcuno svolge 5 lavori, ci saranno altre 4 persone che staranno a spasso. E che resteranno sfigati, tanto per parlare-giovane come lei. Li aiuti ad uscire dalla sfiga. Proponga anche ai suoi amici genietti , che godono di dozzine di incarichi, lautamente pagati, di fare altrettanto, al grido di “meno sfiga per tutti!”.
Ma lei i giovani “sfigati” li conosce? Perché non credo che avrà 
occasione di incrociarne tanti alla Luiss, dove insegna. Conosce i problemi che i giovani incontrano con la tesi di laurea, quella tesi che li costringe a passare da un professore all’altro, quasi chiedessero l’elemosina, sperando che qualcuno accetti di seguirli?. Perché sicuramente sono problemi che anche lei Viceministro avrà dovuto affrontare, non ne dubitiamo! E ci dica: quanti docenti si sono rifiutati di affidarle uno stramaledetto titolo di tesi? Quante volte ha fatto la fila per “non” essere ricevuto da Professori “troppo impegnati” a causa dei loro molteplici lavori? Quante stesure ha dovuto elaborare, prima che qualcuno si degnasse di gettare almeno un’occhiata distratta al suo elaborato? E quanti esami ha sostenuto con professori che alla prima risposta titubante la sbattevano fuori, perché lei era “nessuno”? Ma soprattutto, ha mai provato a studiare senza la SPERANZA di poter trovare, un giorno, un lavoro adeguato al suo titolo di studio? Ma quale stimolo a terminare gli studi vuole che abbia un ragazzo che con la laurea in matematica, si troverà, se è fortunato, a lavorare in un fast-food? O pensa invece che tutti possano scegliere se prendere un incarico al Ministero o andare alla riunione dell’Aspen? Ma non era Lei che tempo fa scriveva “Tutto questo fa sì che non solo ai giovani 
occasione di incrociarne tanti alla Luiss, dove insegna. Conosce i problemi che i giovani incontrano con la tesi di laurea, quella tesi che li costringe a passare da un professore all’altro, quasi chiedessero l’elemosina, sperando che qualcuno accetti di seguirli?. Perché sicuramente sono problemi che anche lei Viceministro avrà dovuto affrontare, non ne dubitiamo! E ci dica: quanti docenti si sono rifiutati di affidarle uno stramaledetto titolo di tesi? Quante volte ha fatto la fila per “non” essere ricevuto da Professori “troppo impegnati” a causa dei loro molteplici lavori? Quante stesure ha dovuto elaborare, prima che qualcuno si degnasse di gettare almeno un’occhiata distratta al suo elaborato? E quanti esami ha sostenuto con professori che alla prima risposta titubante la sbattevano fuori, perché lei era “nessuno”? Ma soprattutto, ha mai provato a studiare senza la SPERANZA di poter trovare, un giorno, un lavoro adeguato al suo titolo di studio? Ma quale stimolo a terminare gli studi vuole che abbia un ragazzo che con la laurea in matematica, si troverà, se è fortunato, a lavorare in un fast-food? O pensa invece che tutti possano scegliere se prendere un incarico al Ministero o andare alla riunione dell’Aspen? Ma non era Lei che tempo fa scriveva “Tutto questo fa sì che non solo ai giovani  manchino le tutele, ma che spesso manchi persino la speranza di poter costruire qualcosa di importante”?
Siete distanti come la luna, sempre più distanti dalla realtà, che è composta da tanti “sfigati”, che, la stupirà, ma non hanno come problema principale quello di scegliere quale mazza da golf usare. Siete Maria Antonietta che si chiedeva perché il popolo non mangiasse brioche. E allora vado nella stanza accanto, e abbraccio il fantastico 28 enne ancora non laureato. Lui, almeno, è un ragazzo vero. E cerco di infondergli speranza. Quella che tanti di voi gli stanno togliendo. E penso che in fondo ha ragione lei: la laurea ed i dottorati certe volte non servono proprio a niente.
REVANGE 

3 commenti:

  1. certo che uno si laurea a trenta anni, con soli 108, ifrequentando corsi serali, perchè di giorno deve lavorare, è veramente uno sfigato!!! Vuoi mettere quanto è meglio uno che può essere mantenuto dalla famiglia e si laurea a ventisette, magari comprando degli esami..... Quando certi soloni aprono bocca dimostrano solo la loro stupidità.. ed un viceministro qualunquista e palesemente stupido è una jattura!!!!!

    RispondiElimina
  2. Padoa Schioppa docet...

    RispondiElimina
  3. Sinceramente non mi trovo pienamente d'accordo con l'autore del testo! E non credo che il vice-ministro si riferisse ai ragazzi che oltre a studiare lavorano per mantenersi gli studi; inoltre, vorrei che la persona che ha scritto l'articolo si documentasse sulla Luiss, prima di affermare con tanto fervore che questi ragazzi non hanno alcun problema a laurearsi... tutt'altro... stia pur tranquilla che anche loro giocano a rimbalzino da un professore all altro.. Non dico che la parola "sfgati" sia giusta... ma è pur vero che molti ragazzi... che studiano e basta.. se la prendono molto, ma molto comoda nel laurearsi, tanto dietro ci sono mamma e papà che li mantengono!!! ma per piacere, tutto questo buonismo nei confronti di chi si laurea in ritardo è penoso!!!

    RispondiElimina