Ma oltretutto, sembra che la paziente già qualche giorno prima era stata sottoposta allo stesso test e si era sentita molto male. Poi si era ripresa. A quel punto mio buon dottore, scrupolo e prudenza non ti suggeriscono nulla??
Però , ripeto, sono i primi flash di cronaca, bisogna aspettare e cercare di capire bene.
Al di là del singolo episodio, il problema dei medicinali acquistati su internet è però grave, reale, e ampiamente diffuso. Prezzi scontati rispetto ai canali ufficiali, mancanza di controlli, di prescrizioni.
Che facciamo? Lasciamo che il "mercato" selezioni da sé? Cari amici del Tea Party, voi sapete che su molte cose ( la lotta contro le TASSE in primis!) abbiamo pensieri comuni. Però che lo Stato non serva proprio a nulla, che nella Sanità per esempio non sia necessario un controllo rigoroso del rispetto delle regole, francamente questo NON lo condivido.
Tornando al fatto di cronaca, questa la notizia come riportata dal Corriere.it
Una donna di 28 anni, di Trani, Teresa Sunna, è morta e altre due, di 36 e 62 anni, Anna Abrescia e Addolorata Piazzolla sono finite in ospedale, dopo essere state sottoposte a un test per le intolleranze alimentari in uno studio medico privato nel centro di Barletta. I malori nelle tre donne sono insorti dopo aver assunto, per via orale, la sostanza per il test. La vittima qualche settimana fa, si era sottoposta a questa tipologia d'esame, sempre nello stesso studio medico e aveva accusato malori dai quali si era ripresa qualche ora dopo.
Questa mattina la ragazza, così come è stato appena appurato dagli esami, è morta per avvelenamento dopo aver ingerito il prodotto utilizzato normalmente per i test per le intolleranze alimentari. Si tratta del sorbitolo che, però, era stato comprato dallo studio medico dall'Inghilterra attraverso Ebay ed era quasi certamente contaminato. La Procura di Trani ha aperto un fascicolo per avvelenamento colposo di sostanze alimentari, omicidio colposo e lesioni gravi.
Questa mattina la ragazza, così come è stato appena appurato dagli esami, è morta per avvelenamento dopo aver ingerito il prodotto utilizzato normalmente per i test per le intolleranze alimentari. Si tratta del sorbitolo che, però, era stato comprato dallo studio medico dall'Inghilterra attraverso Ebay ed era quasi certamente contaminato. La Procura di Trani ha aperto un fascicolo per avvelenamento colposo di sostanze alimentari, omicidio colposo e lesioni gravi.
L'ALLARME - Per questo la procura di Trani ha già provveduto a informare il ministero della Salute, perché dirami l'allerta. È così scattato l'allarme in tutta Europa dove sono in corso controlli a tappeto. Campioni dei liquidi biologici della ragazza sono stati mandati al centro antiveleni di Pavia per essere esaminati. Sul suo corpo, intanto, il pm Michele Ruggiero ha già disposto l'autopsia, che sarà eseguita dal medico legale Giancarlo Divella. Gli esami tossicologici saranno, invece, affidati al professor Roberto Gagliano Candela. I carabinieri del Nucleo antisofisticazioni (Nas) hanno sequestrato la sostanza utilizzata.
LE ALTRE PAZIENTI - Le altre due donne sono state immediatamente soccorse dal 118 e portate nell'ospedale di Barletta dove è stato allertato il centro antiveleni. Per i medici una delle due donne colte da malore è ormai fuori pericolo, mente l'altra è ancora sotto osservazione. Sono ricoverate nei reparti di Medicina e di Anestesia e Rianimazione. Le due donne colte da malore sono state salvate da una fiala blu di metilene che costa appena un euro. A rivelarlo è il medico responsabile del Pronto soccorso dell'ospedale di Miccoli di Barletta, Cosimo Cannito. «Quando le tre donne sono arrivate - ha detto Cannito - una di loro era già morta, per le altre invece, siamo riusciti tempestivamente a individuare l'antidoto e a somministrarlo». Cannito ha mostrato con soddisfazione la fiala blu del medicinale che ha salvato la vita alle due donne e che, ha detto, non è in dotazione a tutti i centri di Pronto soccorso.
LO STUDIO MEDICO - Il fatto è successo nel centro di gastroenterologia del dottor Ruggero Spinazzola, in via Rizzitelli, associato con quello del dottor Pappagallo di Molfetta. Il medicinale che avrebbe causato la morte della donna e il malore degli altri due pazienti è stato comprato su eBay. A quanto si è appreso, il medicinale sarebbe stato acquistato via internet dal mercato inglese. Lo studio è ora sotto sequestro. Durante le verifiche, che sono ancora in corso, i carabinieri hanno accertato che il centro, che è un ambulatorio polispecialistico, è sprovvisto di autorizzazioni sanitarie. Nella struttura i carabinieri hanno sequestrato documentazione e la sostanza che è stata somministrata alle pazienti, il sorbitolo, sulla cui origine sono in corso accertamenti.
L'AMICO FUORI DALL'OBITORIO - Teresa, 28 anni, tranese, aveva problemi di acidità di stomaco. A raccontarlo, fuori dall’obitorio dell’ospedale di Barletta, è Giovanni uno dei suoi amici, arrivati da Trani intorno all’ora di pranzo non appena avvisato di quello che era successo. L'aveva accompagnata diverse volte nello studio di gastroenterologia «Pappagallo» a Molfetta. «Teresa è stata sottoposta prima a una gastroscopia e poi a una colonscopia su consiglio del dottor Pappagallo, che la mandava però allo studio Spinazzola a Barletta», ha raccontato il giovane, che l’ha sempre accompagnata nelle visite mediche. «Dopo alcune analisi, ha ritenuto di farla sottoporre a test per le intolleranze alimentari». E, qui, secondo il racconto del ragazzo sarebbero sorti i problemi. «Il primo – prosegue – lo ha fatto due settimane fa per verificare l’intolleranza al lattosio: è stata male tutto il giorno dopo averlo fatto. In quell’occasione non volle essere accompagnata. Il secondo era oggi. Da quello che mi hanno detto, le avrebbero fatto un’iniezione. Era un medicinale americano. Poi si è sentita male, ma non è stata l’unica. Solo che lei – dice piangendo – poi è morta».
LE REAZIONI - «Nell'esprimere piena solidarietà e vicinanza ai familiari della donna morta manifestiamo grande preoccupazione per la ricostruzione giornalistica dell'accaduto». Lo afferma in una nota la capogruppo del Pd nella commissione affari sociali della Camera, Margherita Miotto. «Sarebbe inquietante - sottolinea - se fosse confermata la notizia che la morte e i malori sono stati provocati da medicinali acquistati online da parte di uno studio medico non convenzionato. Occorre aprire al più presto un'indagine conoscitiva per verificare la diffusione e i rischi della cosiddetta sanità low cost. »Il Pd - annuncia - presenterà immediatamente un'interrogazione parlamentare per chiedere al Governo di disporre un'ispezione e acquisire tutti gli elementi utili per far chiarezza sul caso».
FARMACI FALSI INVADONO IL WEB - I Nas (nuclei antisofisticazione dei Carabinieri) e l'Aifa Aifa (l'Agenzia del farmaco), negli ultimi tempi hanno più volte messo in guardia i cittadini dalle e-pharmacies illegali. Un dato, che è condiviso a livello internazionale dalle forze dell'ordine, fa comprendere quanto il business sia appetibile dalla criminalità organizzata: il traffico di farmaci «taroccati» rende circa 150 volte volte più di quello della droga, oltre ad essere meno rischioso.
L'anno scorso, tra il 20 il 27 settembre, è stata realizzata la più grande retata mondiale contro i medicinali falsi o illegali su Internet.
L'anno scorso, tra il 20 il 27 settembre, è stata realizzata la più grande retata mondiale contro i medicinali falsi o illegali su Internet.
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