Sono francamente stufo di sentire e leggere il popolino, i soliti eredi degli spettatori del Colosseo e delle popolane francesi intente a fare la maglia sotto la ghigliottina, che dice sempre la medesima CAZZATA:
"Innocente?? Allora vorrà dire che la vittima si sarà suicidata!! Che schifo!!"
Lo dicono per chi è stato sempre assolto, come Alberto Stasi, figuriamoci nei casi di Amanda, Sollecito e ora Busco che la condanna in primo grado se la sono presa.
Se una giuria, "ragionano" (ragionare in effetti è qualità eccessiva da attribuire loro), li ha ritenuti colpevoli in primo grado, come si fa ad essere sicuri che siano innocenti ancorché assolti in appello?
A me andrebbe anche bene come considerazione, perché è agevole rispondere : vero, non si può essere CERTI, ma allora bisogna assolvere! Il problema grande è che questi forcaioli di bassissima lega questo pensiero lo svolgono solo in una direzione: quella colpevolista. Perché se accade il contrario, e cioè assolti in primo grado e condannati in secondo, mica le fanno queste considerazioni!!!
E invece Sergio Romano, non un berluscoide d'antan o un ammazza sentenze, spiegava come la riforma proposta, per cui non dovrebbe essere appellabile una sentenza di assoluzione (a meno di NUOVI elementi che una corte ritiene assolutamente rilevanti per riaprire il processo, come avviene per la REVISIONE del processo) è assolutamente coerente con uno Stato di Diritto che nella propria costituzione ha stabilito i principi della presunzione di innocenza e di ragionevole dubbio a favore dell'imputato.
Nei paesi anglo sassoni, si sa, è la regola, e non mi sembrano più incivili del nostro (anzi...).
Ma questi sono discorsi troppo sofisticati per certi manettari a piede libero...
E così ieri, dopo aver dato con vera soddisfazione la notizia dell'assoluzione di Raniero Busco ( http://ultimocamerlengo.blogspot.it/2012/04/busco-non-colpevole-periodo-nero-per-i.html ) sul mio profilo qualcuno di questi campioni della battuta sarcastico indignata facile si è dato da fare.
Riporto solo alcune perle attribuibili a due amici (ormai ex), equanimamente rappresentativi di entrambi i generi sessuali:
La cosa che più mi deprime è che ieri in quell'aula hanno gioito tipo mezzanotte di capodanno, dimenticando che erano presenti anche i genitori della povera Simonetta VERGOGNA io solo per questo gli davo 10 anni!!
Dico solo che questi crimini contro le donne sono quasi sempre opera di chi sta loro più vicino,
ma spesso non si riesce a provare........vergogna davvero bravo saverio la pensiamo allo stesso modo .... Urla di gioia anche dalle palazzine vicine e dal baretto poco distante dove decine di amici di Raniero hanno saputo dalla tv dell'assoluzione.che schifoooooooooooooooooooooooo
ma spesso non si riesce a provare........vergogna davvero bravo saverio la pensiamo allo stesso modo .... Urla di gioia anche dalle palazzine vicine e dal baretto poco distante dove decine di amici di Raniero hanno saputo dalla tv dell'assoluzione.che schifoooooooooooooooooooooooo
Ieri ho letto un bellissimo commento di un noto criminologo, con tanto di prove a seguito, dove affermava che al 100% Meredith è stata uccisa da quei due assassini Amanda e Raffaele capito!! Tra l'altro siamo così civili e democratici che abbiamo lasciato fuggire Amanda capito che strano è fuggita dopo solo 2ore dalla sentenza... chisà come mai eh!!
non sei giustizialista diciamo la verita' ma tu pensa a morena stanno festeggiando busco....ma che roba la povera simonetta si sara' accoltellata da sola -..
Questa l'esasperata risposta del sottoscritto:
Allora, cercherò di essere educato, anche se qualche difficoltà confesso inizio ad averla. Leonardo Sciascia scrisse che gli uditori giudiziari, cioè coloro che vincono il concorso in Magistratura, dovrebbero , prima di iniziare il loro ruolo, fare TRE GIORNI di carcere. Così, tanto per capire di che si tratta e magari imparare ad usare con prudenza il terribile potere che gli viene conferito. Al popolino, cui il sangue è sempre piaciuto fin da molto tempo prima del Colosseo, il gusto delle esecuzioni non si può togliere con questo tipo di "prova" in quanto non ci sarebbe la giustificazione : il potere di sentenziare NON ce l'ha. E da quello che leggo MENO MALE!!. Dunque, andiamo per ordine: 1) condannato in primo grado, assolto in secondo. Vi sembra così strano? E l'appello che ci starebbe a fare secondo voi? L'errore giudiziario è una eventualità TREMENDA, e, nel nostro stato di Diritto (che mi sembra stare un po' stretto a tanti) lo si cerca di evitare , prevedendo il doppio e anche triplo grado di giudizio, soprattutto temendo che sia un INNOCENTE ad essere condannato, mentre che un Colpevole resti libero è un rischio più accettabile. E sapete qual'è la formuletta che lo spiega ? OLTRE OGNI RAGIONEVOLE DUBBIO. I romani antichi, cioè gente che uccideva con una certa facilità, stabilirono il principio IN DUBIO PRO REO. E' latino mi dispiace, ma anche senza buone scuole ce la si può fare. 2) forse qualcuno dimentica che Busco è stato imputato dopo 14 anni dal delitto. QUATTORDICI!!!! Ora se oltre a Topolino e Novella 2000 si leggesse anche solo Conan Doyle o Maigret, si saprebbe che i giorni fondamentali per scoprire un VERO colpevole sono quelli immediatamente successivi al delitto. Trascorsi quelli, solo una confessione dell'autore può dare certezze oltretutto RELATIVE (Sofri è stato condannato in via definitiva per l'omicidio Calabresi per la chiamata in correità di Marino. Ancora oggi centinaia di migliaia di italiani sono convinti che MArino abbia mentito e Sofri si sia fatto la galera innocente). Dicevamo..GIORNI. Per un delitto commesso nel 1990, prima è stato imputato Vanacore, poi prosciolto, quindi toccò a Federico Valle, prosciolto anche lui. Dopo 14 anni, non dopo 14 giornio, o 14 settimane, o 14 mesi, senza UNA prova, senza UNA testimonianza a carico, diventa imputato Raniero Busco, il fidanzato. Non ex, fidanzato e basta. Allora lo era, e questa cosa non lo rese l'indiziato principale. Si era scoperto qualcosa di nuovo dopo "soli" 14 anni? In realtà no, ma siccome le tecniche di indagine peritale in tre lustri erano cresciute, si pensò che le nuove potevano portare ad altra lettura dei reperti e delle tracce già conosciute. E così il famoso segno, il "probabile" morso, che avrebbe coinciso con l'arcata dentale particolare di Busco. La prova REGINA. Questa, perché gli altri indizi a carico potevano trovare spiegazione plausibile ( il dna di busco sul corpetto di Simonetta...a) era il FIDANZATO b) ce ne erano ANCHE due altri uomini il che non fa della povera ragazza una poco di buono ma solo che tra amici ci si saluta, ci si abbraccia e d'estate si è magari vestiti con magliette leggere. Resta che sul corpetto le tracce di dna non erano solo di Busco). Vi erano elementi a discapito, come la traccia di sangue sulla porta dell'appartamento NON appartenente sicuramente né a Simonetta né a Busco ? Pazienza. C'era il Morso. E la prima Corte ha condannato. Io non lo avrei fatto, a voi nemmeno lo chiedo. 3) In appello, un giudice garantista, parola che capisco ostica ai più che magari pensano alla garanzia del frigorifero o dell'auto nuova , ha recepito le critiche della difesa alla consulenza che aveva di fatto indotto la prima Corte a condannare Busco, e ne ha disposto il rinnovo. Che è arrivata a conclusioni opposte. Ovvio che non si poteva che assolvere non credete? Ma se fosse la prima quella giusta? Già, ma se fosse la seconda? Ricordate ? IN DUBIO PRO REO. In questo caso tra l'altro la Corte di dubbi non ne ha avuti, ritenendo valide e convincenti le conclusioni del secondo collegio di "super periti" (TRE ) , e quindi l'assoluzione è stata con formula piena. Forse che lo scandalo sia stata la PRIMA SENTENZA?? 4) La "gioia vergognosa" degli amici e parenti di Busco. Chiudete gli occhi. Pensate che un VOSTRO CARO - ne avrete anche voi non ne dubito, siete persone dopo tutto - sta rischiando 24 anni di prigione, praticamente tutta la vita che gli resta. Bene , il destino di questa persona cara, un marito, un fratello, un figlio ma anche un amico di sempre, è tutta nelle poche parole che il Presidente sta per pronunciare. NON COLPEVOLE. Voi non avreste urlato di gioia? IO SI. A casa non avreste brindato? IO SI. Perché il mio caro era INNOCENTE e non era giusto il suo sacrificio per placare il grande dolore dei parenti di Simonetta. Subito dopo, n aula e fuori si è ecceduto, dopo 8 anni di calvario e una prima condanna? Lo hanno ammesso anche loro e se ne sono scusati, con i parenti della ragazza, chiedendo peraltro di essere capiti. Entrambi i difensori di Busco, dei professionisti di lunga via, più adusi a queste tensioni e questi momenti, hanno anche loro avuto per un attimo gesti di "incontinenza" gioiosa, per poi subito ricomporsi. E hanno detto le cose giuste che qui non si leggono : per fortuna è stato salvato un innocente, resta il pensiero di condoglianza per una povera ragazza uccisa in modo brutale e il cui colpevole non è stato trovato. Non penso certo di aver convinto nessuno, so bene come funzionano queste cose. Però ero un po' stufo di leggere sul MIO profilo tanta stoltezza. Addirittura la fuga di Amanda...Io non ci restavo dieci minuti in un paese che mi aveva fatto stare in carcere senza una condanna definitiva, senza contare che chi è LIBERO va dove vuole. Forse è il caso che certe "amicizie" finiscano qui.
@Stefano condivido pienamente la tua rabbia... tre giorni in galera non dovrebbero farli solo gli uditori giudiziari... ma anche gli arroganti giustizialisti... tanto per fargli capire un poco cosa vuol dire essere privati della libertà DA INNOCENTI... Gli arroganti non sanno che basta un soffio per finire in prima pagina... In flagranza di reato (insomma nella certezza) invece interverrei volentieri per non farceli arrivare proprio in galera, gli assassini provati, perché dopo poco escono... IL MIO PENSIERO VA COMUNQUE ALLA POVERA SIMONETTA... per la quale giustizia non è stata fatta...
RispondiEliminafanfa
Grazie per la "solidarietà". Quanto a SImonetta, e ovviamente ai suoi familiari, io riesco a capire che se uno ha l'assoluta certezza sul responsabile , voglia che sia punito, ancorché, personalmente, io non sarei consolato minimamente da questa cosa. La punizione risarcisce sempre ? Non credo. Dipende dai caratteri. Ma è giusto che la Legge cerchi i colpevoli e li punisca. SE LI TROVA. E non è che li deve trovare "per forza". A buon intenditore...
EliminaStefano hai ragione, nessuna giustizia (nemmeno quella giusta) può risarcire un genitore... il figlio non tornerà, comunque, mai più a casa. Però sapere che, in flagraza di reato, l'assassino di tua figlia dopo 2 anni ti gira intorno con aria beffarda behhh, non si può sopportare... quanto non si possono sopportare i giustizialisti che sostengono: meglio un innocente dentro...
RispondiEliminaIo immagino che Tu ti riferisca a qualche caso concreto, immagino di si. Ma espresso così non saprei commentarlo. In generale, non penso certo che non ci siano anche casi di ingiustizia all'inverso, vale a dire di colpevoli conclamati che subiscano una pena che per i più sarebbe inadeguata. Però la differenza è appunto tra CERTEZZA e DUBBIO. La battaglia che io combatto, insieme a una folta minoranza, è far prevalere l'IDEA che il Dubbio non può pendere a favore della condanna. Che l'istanza di sicurezza - che viene dalla paura - della collettività non deve prevalere sul principio della sacralità della libertà della persona. Mi pare evidente che far leva sulla prima è il metodo più usato dai sistemi dittatoriali per giustificare ogni tipo di libertà personale. Se per la sicurezza sono disposto a correre il rischio che un innocente sia condannato, dovrò avere più scrupoli per altri tipi di libertà ? quella di espressione ? di opinione ? di voto ?. E perché mai ? Quindi facciamo molta attenzione.
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