lunedì 23 aprile 2012

UNA PICCOLA STORIA BELLISSIMA

Nicola Scardi è un amico di FB. Persona garbatissima, acuta, mai banale. Di lui mi è già capitato di postare considerazioni, riflessioni su temi come per esempio il debito pubblico che Nicola spiegò con una divertente e chiara metafora che ora purtroppo non riesco a ritrovare (ohi signori, sono 750 post ormai!!).
"Bocconiano" anche lui ma non presuntuoso, anzi, Nicola è un simpatizzante radicale o forse di più, non so bene), rappresentando, a mio avviso, il meglio che esprime quel movimento (insomma, un "boniniano"...per rendere l'idea ).
Oggi su FB ha raccontato, commosso, un episodio che gli è accaduto e che francamente allarga il cuore.
Leggetelo, e vi scorderete per un attimo di Monti, della Merkel, della Borsa  e dello Spread...

allora, succede questo: ieri sera tardi torno a casa dopo una giornata passata fuori, senza che me ne accorga mi cade il portafoglio dalla tasca della felpa vicino alla macchina. stamattina cerco dappertutto e non lo trovo da nessuna parte, torno a Pavia nei luoghi dove ero stato ieri, ma niente, faccio telefonate alle persone con cui ho passato la giornata, ancora niente. sconsolato mi attivo per bloccare le carte, rifare la petente, tutta la solita odiosa trafila. stasera rientro a casa e dopo pochi minuti mi suona il citofono un ragazzo nordafricano, parla male l'Italiano, a fatica dice la parola "portafoglie". scendo 4 rampe facendo gli scalini a due a due, mi dice che lo ha trovato ieri sera verso le 23, che lui abita nella mia via poco più avanti. Mi da il mio portafogli intatto, con i soldi, le carte, tutto quanto. Forse non dovrei, ma resto senza parole, un groppo alla gola, gli chiedo "ma ti posso dare qualcosa per ringraziarti"? lui mi sorride scuotendo la testa, mi stringe la mano e scappa via.  


UNA STORIA BELLISSIMA NO ? 
SORRISO

1 commento:

  1. Ce ne sono di persone così Stefano... poche purtroppo, ma ci sono. Ad esempio: la mattina del 20 marzo 2012 i miei genitori chiamano un taxi, devono fare alcune commissioni. E questo arriva subito, prima ancora dei miei... che lentamente si avvicinano per salire... nel mentre mio padre cade rovinosamente (sai bene come si è evoluta la cosa) inciampando in una buca dalla quale fuoriusciva un moncone di palo (a Roma è frequente)... il tassista accorre, e come tante altre persone del quartiere, lo aiuta... e non se ne va... vuole assicurarsi che arrivi l'ambulanza... a quel punto prende in macchina mio figlio e lo accompagna dal nonno al Pronto Soccorso. Aveva spento il tassametro, e non ha voluto una "lira" nonostante una mattinata, "lavorativamente" parlando, persa. Ma non solo: ha lasciato tutti i suoi recapiti per avere notizie di Giovanni e testimoniare quanto era accaduto sotto i suoi occhi! Senza parole...
    Stefania

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