Sono tutte cose che fanno scrivere a diversi osservatori occidentali di stare attenti ai movimenti che. in quelle regioni, rivendicano la libertà dai dittatori....si riempiono la bocca di parole come "democrazia", in paesi dove questa parola non sanno in realtà cosa significhi (e se lo sapessero, per la maggioranza non gli interesserebbe).
Lo capisco, e in parte condivido pure.
Però l'ipocrisia occidentale (non parliamo di quella planetaria che regna in quel palazzo inutile che è l'ONU) in Siria, praticamente nello stesso periodo in cui gli aerei Francesi e Inglesi, sotto la copertura delle Nazioni Unite e della Nato andavano a bombardare in Libia per "difendere le popolazioni civili", mi dà veramente il voltastomaco.
Contro il beduino isolato e ormai semi "sdentato" sì, contro la Siria protetta da Iran, Russia e Cina no.
Eppure di morti "civili" in un anno Assad ne ha fatti tanti....
100 ieri, in un giorno, di cui 32 bambini. E questo mentre ci sono gli osservatori ONU in Siria, a controllare che la "tregua " sia rispettata.....
Se avete stomaco leggete, se no lasciate perdere
GLI OSSERVATORI: «ABBIAMO CONTATO 32 PICCOLI CORPI, PER UN
TOTALE DI 92 VITTIME»
Il generale Robert Mood: «Usati colpi di artiglieria
pesante»
Bambini uccisi nella città di Hula,
nella provincia siriana di Homs. La denuncia è partita dall'Osservatorio
siriano a Londra e confermata prima dalle immagini di un videosu youtube, poi
dall'Onu. Il capo degli osservatori nel Paese, Robert Mood, spiega che i morti
«sono 92 e di questi 32 bambini». Poi punta il dito contro l'esercito,
utilizzati «colpi di artiglieria sparati dai carri armati». Il generale Mood ha
condannato «con i termini più forti la tragedia brutale».
IL VIDEO- Immagini raccapriccianti di video caricati
suYoutube sono state diffuse nella mattinata di sabato. Si vedono i
bambini uccisi Sollevati di peso tra urla e pianti e mostrati alla telecamera.
Distesi uno accanto all'altro su alcune coperte allargate sul pavimento.
Sanguinanti, inermi, piccoli corpi senza vita. I video amatoriali sono stati
postati online dagli abitanti di Tibé e Taldo, in fuga verso il centro di Hula
per evitare nuovi bombardamenti. La condanna per quel che accade nel Paese
arriva anche dall'Italia e la Germania.
I RIBELLI - «Chiediamo con urgenza agli
"Amici della Siria" di creare un'alleanza militare, al di fuori
dell'ambito del Consiglio di Sicurezza dell'Onu, per condurre incursioni
selettive contro le bande di Assad e i simboli del suo regime», è stata l'esortazione
del generale Mustafa Ahmed al-Sheikh, capo del Consiglio Militare del Les, il
quale ha inoltre sottolineato come le attuali autorità siriane rappresentino
«una delle principali cause d'instabilità nella regione e nel mondo». Sheikh,
che risiede in Turchia, ha inoltre sollecitato i combattenti rimasti in patria
a compiere essi stessi «assalti mirati» contro i governativi, e i connazionali
in genere, soprattutto nella capitale Damasco e ad Aleppo, a «manifestare senza
soluzione di continuità».
LA DENUNCIA - I bambini sono stati uccisi
venerdì a Hula, nella provincia siriana di Homs dalle forze fedeli al
presidente Assad, secondo il Consiglio nazionale siriano, che invoca una
riunione d'urgenza del Consiglio di sicurezza dell'Onu per «determinare le responsabilità
del massacro». «A Hula 110 civili sono stati uccisi dalle forze del regime
siriano. Alcune vittime sono morte a causa dei bombardamenti di artiglieria
mentre altre, tra le quali intere famiglie, sono state massacrate», afferma
Bassma Kosmani, responsabile delle relazioni esterne del Cns. In precedenza, i
comitati di coordinamento locali degli attivisti anti-regime e l'Osservatorio
siriano per i diritti umani, avevano parlato di almeno 50 morti e circa 300
feriti nell'attacco delle forze governative. «Alcune delle vittime sono state
colpite dall'artiglieria pesante, altre, famiglie intere, sono state
massacrate», ha affermato Bassma Kodmani.
LE CIFRE - I comitati locali di coordinamento
dell'opposizione hanno affermato che gli uccisi nella repressione in Siria sono
stati 1.486 nei tre mesi da quando Kofi Annan ha assunto l'incarico di inviato
speciale per l'Onu e la Lega Araba, e ha aggiunto di avere raccolto le identità
di tutte le vittime. Tra i morti, sottolineano i Comitati, vi sono 90 donne e 123
minorenni e bambini, di cui 95 maschi e 28 femmine. Inoltre, 48 delle vittime
sono morte sotto tortura e 138 sono state giustiziate sommariamente. Secondo la
stessa fonte, in questi tre mesi si sono contate in tutto il Paese 10.500
operazioni dell'esercito e delle forze di sicurezza del regime contro i civili.
IL LIBERO ESERCITO SIRIANO- Il Libero Esercito
siriano - composto in massima parte da disertori delle forze regolari - ha reso
noto in un comunicato di non sentirsi più vincolato al piano di pace Annan - e
al relativo cessate il fuoco - a meno che l'Onu non fornisca immediatamente una
soluzione per mettere fine alle violenze del regime.
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