Sono seguiti dei commenti, e in particolare mi ha colpito quello di un lettore (divenuto subito "amico" ), Mauro Gargaglione, che trovo di una amarezza lucida e inoppugnabile.
L'ho copiato e ve lo riporto alla lettera:
L'ultima volta (1994) che votai lo feci per un premier che
immaginavo e speravo capace. Lui vinse certamente per il carisma, ma io gli diedi
credito per le sue parole sullo stato minimo, sulla rivoluzione liberale, sul
primato del cittadino contro lo stato leviatano. Pensai ingenuamente - è ricco,
non ha bisogno di rubare, se non riesce lui a fare gli interessi del ceto medio
produttivo chi può farlo? -. E dove siamo ora?
Nutrivo anche simpatia per quel ragazzaccio di Bossi, rozzo ma limpido. Pensai ingenuamente - non capisce nulla di politica romana ma ha capito che la partita si gioca sulle tasse. Federalismo vuol dire tasse più basse. Mi piace -. E dove siamo ora?
Sono un appassionato di economia, la studio, la esamino e non guardo i tiggì. Questa volta non è come vent'anni fa. E' tutta un'altra faccenda, è arrivato il redde rationem di un concetto di stato post bellico che non si regge più. Il botto ci sarà. E' inevitabile. Per dirlo una 'castaro' come Draghi ...
Dovrei votare Jerry Scotti per non far vincere Bersani? E se vincesse Bersani che differenza farebbe? Lui non ha mai vinto e mi ritrovo i posti di blocco che fermano le BMW. Lui non ha vinto e mi ritrovo a non poter più usare il MIO denaro contante. Lui non ha mai vinto e i piccoli imprenditori si impiccano ogni giorno. Lui non ha mai vinto e l'attuale premier sostiene che il problema sono gli idraulici che non fanno la fattura, e tutti applaudono.
Jerry Scotti lo sa 'veramente' perchè succede tutto ciò oppure lo saprebbe meglio Giannino? Eh, ma Giannino non può vincere ma Jerry Scotti magari sì. Certo che può vincere, così come può vincere Beppe Grillo. Ma che differenza farebbe? Giannino forse (dico forse) saprebbe come gestire il 'dopo botto' e Jerry Scotti? E Beppe Grillo? E Nicolino Vendola l'affabulatore?
Cari amici, forse non vi è chiaro, oppure lo è ma non lo volete accettare. Scordatevi la politica che avete visto negli ultimi sessant'anni, i partiti, le alleanze, le finte polemiche, gli aghi della bilancia, le tattiche elettorali e tutto l'armamentario della (finta) democrazia a debito che ci ha portato fin qui. Alle urne voterei solo un Einaudi se esistesse. Giannino è quello che ci si avvicina di più. Il resto non mi appassiona.
Nutrivo anche simpatia per quel ragazzaccio di Bossi, rozzo ma limpido. Pensai ingenuamente - non capisce nulla di politica romana ma ha capito che la partita si gioca sulle tasse. Federalismo vuol dire tasse più basse. Mi piace -. E dove siamo ora?
Sono un appassionato di economia, la studio, la esamino e non guardo i tiggì. Questa volta non è come vent'anni fa. E' tutta un'altra faccenda, è arrivato il redde rationem di un concetto di stato post bellico che non si regge più. Il botto ci sarà. E' inevitabile. Per dirlo una 'castaro' come Draghi ...
Dovrei votare Jerry Scotti per non far vincere Bersani? E se vincesse Bersani che differenza farebbe? Lui non ha mai vinto e mi ritrovo i posti di blocco che fermano le BMW. Lui non ha vinto e mi ritrovo a non poter più usare il MIO denaro contante. Lui non ha mai vinto e i piccoli imprenditori si impiccano ogni giorno. Lui non ha mai vinto e l'attuale premier sostiene che il problema sono gli idraulici che non fanno la fattura, e tutti applaudono.
Jerry Scotti lo sa 'veramente' perchè succede tutto ciò oppure lo saprebbe meglio Giannino? Eh, ma Giannino non può vincere ma Jerry Scotti magari sì. Certo che può vincere, così come può vincere Beppe Grillo. Ma che differenza farebbe? Giannino forse (dico forse) saprebbe come gestire il 'dopo botto' e Jerry Scotti? E Beppe Grillo? E Nicolino Vendola l'affabulatore?
Cari amici, forse non vi è chiaro, oppure lo è ma non lo volete accettare. Scordatevi la politica che avete visto negli ultimi sessant'anni, i partiti, le alleanze, le finte polemiche, gli aghi della bilancia, le tattiche elettorali e tutto l'armamentario della (finta) democrazia a debito che ci ha portato fin qui. Alle urne voterei solo un Einaudi se esistesse. Giannino è quello che ci si avvicina di più. Il resto non mi appassiona.
Ditemi, come potevo non diventare amico di una persona così???
Bellissimo commento; daccordissimo su Einaudi e Giannino; ma come hai fatto a diventare amico di una persona così ?!?!?! Il buon giorno si vedeva dal mattino. Quella persona nasceva come saltimbanco e diventava ricco con affari per nulla trasparenti e, da subito ha mostrato di che pasta era fatto (dal contratto con gli italiani al depliant patinato sulla sua famiglia, dalle corna nella fotografia di gruppo al palpeggiamento del sedere della ministra, dalle bandane alle leggi ad personam e tralascio l'enunciazione delle turpitudini perchè è storia recente. Se non bastasse e, quel che è peggio, è che grazie a coloro che non potevano non diventarne amici (e ce ne sono ancora!!!),oggi ci ritroviamo in un baratro melmoso dal quale forse neanche Einaudi potrebbe tirarci fuori. Speriamo in Giannino! E soprattutto speriamo che qualcuno non lo gratifichi della presidenza della Repubblica! Non ridete, se ne sente parlare !!! UNCLE
RispondiEliminaScusami Anonimo se sono stato così ingenuo vent'anni or sono. Sai, ogni tanto a molti capita di sbagliare, a molti meno capita di riconoscerlo e a pochissimi individui 'superiori' succede di capire TUTTO e SUBITO.
RispondiEliminaMi rendo conto che costoro non possono avere che amici 'superselezionati'. Ma tranquillo me ne faccio una ragione ...
Caro Mauro, non devi dare troppo peso al commento postato. Mio zio è uno dei tanti orfani di Berlusconi, come la Dandini, come Travaglio, come Santoro, Guzzanti....l'elenco è sterminato. Ma almeno per questi ultimi una spiegazione c'è : gente che grazie ai vizi del "nano maledetto" e al clima velenoso di PRO e CONTRO hanno costruito carriere che ora annaspano. Per quegli altri, io ho provato a trovare una logica in questa sindrome alienante...una risposta che mi sono dato è che il "Caimano" li ha fatti sentire "migliori". Persone piene di umani difetti (ma TANTI ti assicuro !! ) che però, pensando all'ex premier, si sono potuti dire: ohi però, io tradisco, mento, mi faccio i cazzi miei...però mica ci arrivo a QUEI livelli !! E quindi un gran sospiro di sollievo. Aggiungi che verso i settanta anni c'è una certa maggiore indulgenza al peggior moralismo, innescalo su una retorica da sempre fondata su luoghi comuni, ed ecco spiegato il commento che hai letto. Non te ne crucciare. Personalmente, mi tengo stretto l'"amico" Mauro. Ci siamo illusi che finalmente qualcuno avrebbe portato avanti certe nostre istanze liberali, avrebbe messo a dieta il pachiderma statale. E tra le nostre lettura abbiamo Croce. che ci ricorda come ai politici si debbano chiedere qualità politiche e di governo, NON già morali (moraleggianti ). Quindi dei Bunga Bunga ci poteva fregare poco, se comunque certe riforme fossero state fatte. Così non è stato. Ed è di questo che ci dogliamo. Gli altri pensano di essere scampati a un secondo fascismo....ma è gente che nemmeno a scuola è arrivata a conoscere veramente quella parte della nostra storia. Dunque, Mauro, Non ti curar....
RispondiEliminaCaro Camerlengo,quanta animosità, totalmente avulsa dalle ottime considerazioni politiche fatte dall'amico Mauro. Il mio commento si riferiva soltanto all'ultima riga ed era dettato dal dispiacere che una persona che dimostra tali lucidita di valutazione e di giudizio avesse compiuto anche se 20 anni fa un errore così madornale (spero fosse molto giovane e lo perdono). Non ho nessuna intenzione di sminuire il tuo sentimento di nascente amicizia costringendoti a scelte di campo. Non sono in concorrenza. Se poi devo identificarmi tra le "Persone piene di umani difetti (ma TANTI ti assicuro !! ) che però, pensando all'ex premier, si sono potuti dire: ohi però, io tradisco, mento, mi faccio i cazzi miei...però mica ci arrivo a QUEI livelli !! E quindi un gran sospiro di sollievo. Aggiungi che verso i settanta anni c'è una certa maggiore indulgenza al peggior moralismo, innescalo su una retorica da sempre fondata su luoghi comuni, ed ecco spiegato il commento che hai letto. Non te ne crucciare. Personalmente, mi tengo stretto l'"amico" Mauro..", me ne dispiaccio non riconoscendomi in molti dei difetti che vengono enunciati. Me ne riconosco TANTI, ti assicuro ma non potrò mai competere con "una persona così" anche perchè non sono mai stato alla guida di un Paese. Ma, di nuovo mi chiedo, che c'entrano i difetti personali con la discussione politica? E' come se in uno dei tanti commenti positivi sull'attività del Camerlengo, giustificato dalla conoscenza familiare, terminassi i miei apprezzamenti con un ...PERO'.
RispondiEliminaRestiamo ai commenti politici,sociali, giuridici o di cinema magari. La caduta definita dall'avverbio più lungo della lingua italiana non sempre è nella responsabilità di chi cade ma, alcune volte, è dovuta dall'altezza dove altri l'hanno posto. Per me non può trattarsi di "coda di paglia" avendo effettivamente 70 anni. Sorriso (amaro)UNCLE
PS. Avendo la mia mail potresti mandarmi la tua in modo da non tediare i lettori del Camerlengo con considerazioni familiari a cui, nel bene o nel male spesso indulgi.
Se c'è una cosa che ho disprezzato in questi ultimi venti anni sono stati gli anti berlusconiani. E non perché io fossi o sia un fan del presidente del Milan, ma perché non avevo mai visto tanta ignoranza, tanta ipocrisia e falso moralismo messi tutti insieme.
RispondiEliminaIl resto, è conseguenza.