Ormai è vecchia la storiella che rifiliamo ai tedeschi ogni
qual volta che li incontriamo e battiamo : “noi con voi
abbiamo perso solo quando eravamo alleati !”
In una partita in cui, per unanime ammissione anche degli
avversari, l’Italia è stata assolutamente migliore, abbiamo trovato il modo di complicarci
la vita mangiandoci letteralmente almeno tre occasionalissime per fare il terzo
gol e blindare il risultato. Così invece abbiamo sofferto, ben sapendo che ,
pur vincendo 2-0, un gol non solo avrebbe ovviamente riaperto la partita, ma
che a quel punto la pressione psicologica si sarebbe tutta trasferita su di
noi.
Un esempio. Italia Francia 2000 , finale europea. L’Italia,
con un frizzante Totti agli esordi, si porta meritatamente in vantaggio con Del
Vecchio (!!!!!) e controlla bene la partita. MA NON LA CHIUDE . Del Piero, in
particolare, si divora due palle gol che ancora gridano vendetta, e così si
arriva , ancorché senza affanni, all’89 minuto. E la Francia pareggia.
Finiscono i tempi regolamentari. Vengono inquadrate le facce
degli azzurri e quello che tutti temono lo si può leggere in quei volti :
abbiamo perso. Il risultato ancora non lo dice ma DENTRO dubbi nessuno ne ha. Quel
gol ci ha ammazzati mentre i francesi, che erano morti, ora sono resuscitati. E
infatti Trezeguet segna il golden gol.
Chi gioca o segue il calcio queste cose le sa.
Se noi avessimo preso il gol del 2-1 anziché al secondo
minuto dei 4 concessi di recupero, che so al 70°, sarebbero stati crauti molto
amari e se avessimo preso il pareggio, avremmo perso,
Sicuro.
Ecco perché Buffon aveva qualche buona ragione ad essere
arrabbiato per le occasioni sprecate, con Marchisio, due volte (ma con l’attenuante
della stanchezza, per essersi fatto il campo in lungo e in largo per 90 minuti) e un po’ meno giustificato Di Natale,
fresco e di professione bomber, una.
Ma se il concetto era giusto, il modo è stato sicuramente
sbagliato.
Buffon, invece di gioire coi compagni per la bellissima
partita comunque disputata e per il traguardo raggiunto (insperato da TUTTI),
si mostra imbufalito, rifiuta l’abbraccio
del compagno De Santis e manda a terra, pur non volendolo, una simpatica mascotte
a bordo campo che si voleva solo congratulare.
Mi dispiace dirlo, ma Buffon sta invecchiando male.
Diventato famoso da giovanissimo, esordendo non ancora
ventenne col Parma di Tanzi, che certo non era questo di oggi, negli anni 2000
è considerato da tutti il portiere più forte del mondo. Nel 2006, con la
vittoria mondiale di Berlino, tocca l’apice della sua carriera, ammesso nel
gotha dei primi 5 portieri della storia del calcio, e con molti a indicarlo
come il più grande in assoluto. In quell’anno arriva secondo nella classifica
del Pallone d’oro che, immeritatamente, viene dato a Cannavaro.
Il Buffon di quegli anni è sorridente, apparentemente solare
(in realtà l’uomo rivelerà un animo più inquieto di quello esteriore) generoso.
Compie un gesto che nella mente di tutti gli juventini ( ma
anche degli amanti dello sport e dei campioni esemplari) resterà incancellabile: va in serie B con la Juventus stroncata da calci poli.
Altri campioni faranno come lui, Del Piero notoriamente, ma
anche Trezeguet, Camoranesi …
MA NESSUNO IN QUEL MOMENTO ERA RICHIESTO E CORTEGGIATO allo
stesso modo.
La dirigenza allora comprò una pagina del giornale di Torino
per ringraziare pubblicamente il gesto di Super Gigi.
Ecco, da lì è iniziata la sua lenta parabola. Partendo da
una cima così alta, la discesa è lunga e lenta, riuscendo ancora il nostro ad
essere uno tra i più bravi. MA NON IL PIU’ forte. Casillas oggi gli è
superiore, e forse anche Nouer, Cech. Insomma, forte ancora certo, ma NON il
più forte.
E lui reagisce come Grimilde allo specchio che gli rivela
che nel regno ormai c’è qualcuno più bella di lei…
Si chiude, s’immusonisce, inizia a vedere tanti nemici,
Qualcuno forse lo avrà pure, in procura chissà, ma insomma poca cosa rispetto
al favore popolare che Buffon ha sempre avuto e tuttora ha.
In campionato, alla terz’ultima partita, fece con il Lecce
un errore mostruoso che poteva costare il titolo. Eppure nessiun0, né nella
squadra, né nella tifoseria, glielo rimproverò Perché lui ormai è un mito
vivente, al di là e al di sopra di quello che fa.
Ma il problema del numero uno azzurro è di essere rimasto
nel passato, a quella notte magica di Berlino, quando arrivò in cima al mondo.
E morde chiunque insinui che quel Gigi Buffon non esiste
più.
Così solo mi spiego certe cupezze, il suo non sorridere più
e spiegarlo dicendo che lui non si accontenta di traguardi intermedi, che conta
solo vincere, e lui gioca per arrivare
primo. Ora, va bene l’auto stima e anche la determinazione, da trasmettere ai compagni più giovani, ma bisogna stare
attenti a non sconfinare nella presunzione se non addirittura nell’arroganza.
E torniamo a ieri, e al suo avercela coi compagni, pare
soprattutto Marchisio, che non avevano segnato il terzo gol, quello della
sicurezza.
Dalle parole di Buffon sembrerebbe come se certi errori
fossero stati dovuti ad un calo di tensione, di concentrazione, propria di chi,
sul 2-0, sentisse di avere già vinto.
Se fosse così, avrebbe assolutamente ragione.
Ma io, che pure ho imprecato a gran voce ai gol mangiati,
non penso che sia andata così.
Semplicemente, gli errori nel calcio ci stanno.
E lui, il portierone, a sua volta ieri non ne è stato
esente, a riprova del calo ormai in corso, per il quale Gigi è garanzia di
qualità ma non più di semiperfezione.
Proprio nei primi minuti in una palla che arriva nell’area
piccola , cioè quella di suo dominio, esita nell’uscire e consente al giocatore
tedesco di indirizzare verso la porta. Per fortuna il germanico lo fa
debolmente (forse anche lui sorpreso dall’esitazione del portiere azzurro) e a
porta ormai sguarnita, Pirlo riesce a intervenire e liberare. Caro Gigi, se
fosse stato per te dopo 10 minuti sarebbe stato 1 a 0 per la Germania e chissà
che partita avremmo visto.
E sempre nel primo tempo hai fatto un’altra papera su un
cross basso dalla destra, con pallone solo toccato verso il centro dell’area,
dove per fortuna c’era BArzagli e non un avversario.
Poi sì, hai fatto una grande parata su una punizione, e
altri buoni e finalmente sicuri interventi. Ma quegli errori sono stati GRAVI.
Sei stato fortunato, e non li abbiamo pagati.
Tutto è bene….ecc. ecc.
Ma cosa avresti detto se avessero segnato su un errore tuo?
Che eri deconcentrato, che avevi avuto un calo di tensione? No, che sbagliare
può capitare.
Giusto, ma vale per tutti.
Stai invecchiando male, grande Gigi,
E lo dico con rammarico, essendo tra quegli juventini che
non dimenticheranno mai il tuo gesto da libro cuore e continuerà a considerarti
per sempre il più grande degli eroi di Berlino 2006.
L'unico anno in cui venne usata questa regola idiota ...il Goldengol... grrr...starò
RispondiEliminainvecchiando male anche io ma questa volta sto dalla parte di Buffon qualcuno che al momento giusto tiri fuori gli attributi è indispensabile ;)
due considerazioni:
RispondiElimina1-buffon,vero leader di questa nazionale,protegge i suoi cuccioli(eufemismo):da criscito a tutti gli altri esponendosi in prima persona e pagando con la gogna mediatica(lo stanno massacrando)e si pretende anche che sorrida?forse poteva farlo nel 2006 perchè c'erano altri leader e lui non aveva le responsabilità di oggi.
2-l'incazzatura serve per mantenere alta la tensione del gruppo che altrimenti dopo l'impresa con la germania rischierebbe di rilassarsi come capita spesso a noi italiani.
casillas e neuer più forti di gigi?mah!ne devono mangiare di pane duro.
E' una morale che condivido. Nel Momento in cui anche il "Balo" nazionale esprime un sorriso che azzecca il cuore degli Italiani dobbiamo registrare un comportamento del capitano che non fa squadra. Non é con il vittimismo che si corregge i prori errori.....ma con la consapevolezza di essere uno sportivo dentro e fuori dal campo accettando i propri errori con la consapevolezza che per noi Italiani é sempre il n. "1"-
RispondiEliminaAnch'io sono dalla parte dei due commenti precedenti e non in linea con l'autore del post.
RispondiEliminaPrima viene fatto l'esempio dell'Europeo del 2000 e poi viene "crocifisso" Buffon che voleva evitare quella fine. Certo, i modi del numero uno azzurro sono stati eccessivi ma solo così, anche mediaticamente, ha raggiunto il suo scopo.
Secondo me l'altra sera Buffon si è meritato la fascia più con le parole del post partita che con le parole in campo. Perché ricordiamoci che fino a questo momento abbiamo vinto il "torneo delle noccioline" (cit.) e nulla più. Abbiamo scampato un pericolo contro i tedeschi, in finale la stessa disattenzione può costarci carissima.
Su altri aspetti (forse non ricordi il Parma del 2000 o la Juventus in B e hai idee che ovviamente possono essere differenti su Casillas e Neuer) però su questo aspetto di Buffon secondo me, tu come tanti altri, avete preso un granchio. Se i tedeschi avessero pareggiato e di conseguenza, molto probabilmente, poi vinto saremmo qui tutti a dare colpa al capitano. Invece lui sa che un mare tranquillo nasconde più insidie di una tempesta!
In ogni caso, avanti Italia! (e speriamo che queste siano solo chiacchiere da bar lunedì sera...)
Mettiamola così...si era letteralmente cacato sotto e più degli altri....non serve farla tanto lunga...si creano polemiche per niente...
RispondiEliminaci hanno portato alla finale...e ormai vada come vada non meritano nessuna polemica...hanno avuto ragione loro...tutti zitti!!
Premessa. Questo post è stato letto da oltre 400 persone e per un piccolo blog come questo sono tante e ovviamente io ne sono contento.
RispondiEliminaMa soddisfazione a parte, qualche replica ai commenti, graditi, ci sta.
A me pare evidente dallo scritto che io sia un ammiratore di Buffon. Semplicemente osservo che rispetto ad un tempo il suo umore si è incupito. Tra l'altro sono stato assolutamente dalla sua parte quando ha criticato certi modi della procura che alla vigilia dell'europeo ha pensato bene di fare blitz inutili e spettacolari nel ritiro della nazionale, e polemizzato sull'attacco che gliene è venuto col rispolvero di una questione di scommesse risalenti a diversi anni fa. Quindi capisco, e l'ho scritto, il suo risentimento verso certo mondo della (in)giustizia sportiva e non. Questo però non c'entra con la condotta post gara della semifinale, dove è stato brusco e sgarbato nell'uscire dal campo. La spiegazione data poi dal Gigi nazionale, e anche questo l'ho scritto, sarebbe condivisibile, ma SOLO nel caso lui avesse percepito in alcuni compagni "rilassatezza". Viceversa, l'errore , per quanto vorremmo che non capitasse, ci sta. E notavo come lui ne avesse fatti due GROSSI ad inizio partita, e uno ci era costato il gol, se Pirlo non si fosse trovato sulla linea dietro di lui.
Il fatto che poi queste siano chiacchiere da bar, è evidente, nessuno pensa si tratti di filosofia o scienza applicata. Solo, una constatazione statistica. QUando scrivo di calcio, i picchi di lettura si alzano con estrema facilità. Se parlo di altro, più spesso i lettori non superano il 30% dei calciofili. Per i commenti vale la stessa regola. Ora, o io scrivo meglio di pallone - e può essere - oppure noi italiani amiamo tantissimo i "bar", ci sentiamo più a nostro agio...
Tu sei come Travaglio, ti professi juventino (ora simpatizzante di Buffon) per essere credibile. Tutto quì. Noi juventini veri (dicasi ju29ro) capiamo al volo ormai queste farse giornalistiche e internaute. Saluti bye
RispondiEliminaNo, come Travaglio vi prego no !!!!! Lo detesto !!!! Risata.
RispondiEliminaQuanto alla Juventinità, non mi risulta esista una sede autorizzata per rilasciarla o meno. Esistono invece i tifosi, nel senso letterale del termine, e siete voi, di ju29, e quelli che non lo sono, come me, anche se sono contento quando la Juve vince e mi dispiace se perde. Ci sono quelli che ad Ancellotti davano del "maiale" (magari eravate anche voi tra questi ? ) , che Stankovic non era degno, e via con cazzate di questo genere, e quelli che avevano capito che Ancellotti era non solo un grandissimo signore ma anche un bravissimo allenatore (come quello che ha vinto dopo ha dimostrato). Perché il tifo si sa, acceca. E voi di adombrate per un post dove gli elogi per Buffon sono tanti, ancorché si "osi" anche criticarlo.
P.S. Non c'entra con l'argomento, ma approfitto dell'occasione : Moggi vi cita spesso, per seguire con grande attenzione il suo processo, quello che ci è costato la B e la revoca di due scudetti. Vedremo come andrà a finire, anche se ormai è certo che nel 2006 non si fece giustizia ma esecuzione sommaria.
Lo posso dire o solo gli affiliati e puri sono ammessi ?
:* :* :* :* :* mi piaci troppo ;)
RispondiEliminauna romanista indifferente alla palla, ma assolutamente sensibile alla parola :) se indovini chi sono sei un genio:)