lunedì 16 luglio 2012

ESSERE MARINAI USA E MOLTO MEGLIO CHE ESSERE MARO'

Le somiglianze sono diverse.
Abbiamo una nave con dei militari a bordo. Si avvicina una imbarcazione. Dalla nave comunicano di non avvicinarsi ulteriormente. Dall'altra parte non danno ascolto. Dalla nave partono dei colpi, sulla seconda muore un uomo e tre restano feriti.
Che vi ricorda?
Ma sì! La vicenda della petroliera italiana, scortata dai Marò, che al largo delle coste indiane fecero fuoco per far allontanare una imbarcazione che non obbediva all'intimazione di non avvinarsi.
Poi sono stati accusati di aver ucciso due marinai a bordo di un peschereccio.
Sono passati oltre cinque mesi dall'episodio che ha coinvolto la Enrica Lexie e i due militari , Salvatore Girone e Massimiliano  Latorre. La nave, da poco , ha potuto riprendere il largo, ma i due marò sono ancora lì, ad aspettare che si decida se il processo si dovrà fare in India, come sostengono le autorità del posto - ma ancora si deve pronunciare la Corte preposta al conflitto sollevato in merito - , o in Italia, come dovrebbe essere essendosi svolto il fatto in acque internazionali (senza contare che i nostri hanno agito in qualità di militari a difesa di una nave italiana ). 
Oggi l'incidente, chiamiamolo così, ha coinvolto altre due imbarcazioni, ci sono state delle vittime... pensate che qualcuno abbia intimato alla nave da dove è partito il fuoco di consegnarsi alla marina del paese di appartenenza dei civili morti e feriti?
Ovviamente no. C'è un caso diplomatico, si protesta, si chiedono spiegazioni, ma nessuno ha "catturato" la nave in questione.
E certo, mica sono italiani, che si fanno trattare così!!
Quella è una nave americana...
Cambia no?
Ecco la notizia

 Nave militare Usa spara contro motoscafo un morto e tre feriti al largo degli Emirati

Nave militare Usa spara contro motoscafo un morto e tre feriti al largo degli EmiratiL'imbarcazione civile, di cui non si conosce ancora la nazionalità, è stata probabilmente scambiata per una minaccia dagli americani, dopo che la settimana scorsa è tornata a crescere la tensione tra Usa e Iran. "Hanno ignorato i nostri avvertimenti" dichiara il portavoce della Quinta Flotta Usa, di stanza in Bahrein

DUBAI - Una nave militare americana ha fatto fuoco contro un'imbarcazione civile al largo delle coste degli Emirati Arabi, uccidendo una persona e ferendone altre tre. Lo rivela una fonte del consolato Usa a Dubai, senza rivelare altri dettagli. Il portavoce della Quinta flotta Usa, di stanza in Bahrein, ha dichiarato la "USNS Rappahannock" ha fatto fuoco dopo che l'imbarcazione ha ignorato gli avvertimenti e ha proceduto spedita verso la nave americana, nei pressi del porto di Jebel Ali. La marina americana fa sapere, inoltre, che è in corso un'indagine sull'accaduto. L'imbarcazione potrebbe infatti essere stata vittima di un incidente, interpretata per sbaglio come una minaccia dalla nave americana in acque non lontane dai confini marittimi con l'Iran. L'ambasciata americana ad Abu Dhabi per ora non ha rilasciato commenti, così come le autorità degli Emirati.

Dopo l'incidente, l'imbarcazione ha riparato in un piccolo porto di pescatori nel distretto di Jumeirah, a Dubai, dove è stata circondata da dozzine di agenti di polizia. Si tratta di un motoscafo lungo nove metri, sospinto da tre motori fuoribordo, molto simile a quelli usati per la pesca nella regione, anche se simili piccole imbarcazioni sono usate anche dai Guardiani della Rivoluzione iraniana per muoversi velocemente nelle acque del Golfo.

I soccorritori sono stati visti trasbordare il corpo di una persona in un sacco di plastica e caricarlo su un'autoambulanza. Una fonte ufficiale del soccorso degli Emirati ha confermato il bilancio dell'incidente, parlando in condizioni di anonimato perché quanto accaduto rischia di diventare un caso scabroso nei rapporti tra Usa ed Emirati, paesi alleati.

Le navi della marina militare americana incrociano regolarmente quelle iraniane nelle acque internazionali del Golfo senza incidenti, ma i motoscafi dei Guardiani della Rivoluzione passano spesso troppo vicini, innescando l'allarme di Washington. All'inizio del 2008, l'ex presidente Usa George W. Bush accusò l'Iran di "azione provocatoria" dopo che cinque piccole imbarcazioni avevano "ronzato" attorno alla USS Hopper.

L'incidente di oggi è probabilmente conseguenza di tensioni cresciute dopo che la scorsa settimana l'Iran ha rinnovato la minaccia di chiudere lo strategico Stretto di Hormuz, attraverso cui transita un quinto del petrolio mondiale, in risposta alle sempre più dure sanzioni imposte al regime di Teheran a causa del suo programma nucleare.

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