Poi si scopre che : 1) il contesto del discorso era ELOGIATIVO. Si usava una metafora per dire che i nostri due giocatori erano stati capaci, nel loro muoversi apparentemente "randagio", senza uno schema di gioco di riferimento, di disorientare la difesa tedesca 2) la traduzione esatta sarebbe stata Cani SCIOLTI e non già randagi.
Insomma, prendere cantonate è facile ed essere prudenti....Io anche avevo notato il post sulla rete, MA ero rimasto perplesso...un conto è leggere certe cose sui Tabloid popolari, un conto è vederle attribuire a due professionisti della TV pubblica. Non che uno non possa farsi prendere la mano del tifo e fare gaffes micidiali, però è improbabile. Quindi meglio prima VERIFICARE (vero compagnetta ?? :D ).
Tornando a Polito, l'editorialista del Corsera, che molti si era speso per scongiurare una crisi del governo Monti e le elezioni in autunno, finalmente si pone la domanda che a LUI noi avevamo proposto nel leggere i suoi comunque ben scritti articoli : cosa accadrà nel 2013 ??
E già perché qui non si tratta di evitare elezioni che, se non anticipate, si terranno tra ANNI. Qui, a meno che il Colle non s'inventi un colpo di stato (vero stavolta), alle urne si andrà comunque tra 10 mesi circa (con tanto di poteri circoscritti del governo, dal momento della indizione delle stesse, alla sola ordinaria amministrazione)
E qui Polito scopre la carte : il bene dell'Italia è che Monti prosegua la sua opera.
Con una maggioranza coesa e premiata dal consenso elettorale stavolta, potrà proseguire e auspicabilmente migliorare l'opera intrapresa, secondo le aspettative delle istituzioni europee e soprattutto del Dio Mercato.
Il discorso fila e dà ragione a noi e torto a lui !! Al Polito che non vuole le elezioni anticipate.
Cerco di spiegarmi meglio. Quello che Polito oggi scrive è giusto, Bruxelles sarebbe anche disposta a fidarsi di Monti MA SA che nel 2013 , cioè se non domani, DOPODOMANI, in Italia si voterà. E quindi NON sono disposti , i paesi rigoristi, a fornire OGGI strumenti di difesa e sostegno dei paesi deboli ma "meritevoli" - per le riforme avviate - di fronte al pericolo, concreto ammettiamolo, che domani arrivino Fassina, Vendola e Di Pietro e si rimangino tutto ( riforma pensionistica, quella del lavoro nelle poche parti in cui introduce maggiore flessibilità in uscita ecc. ) . Dargli torto ? Invece in Spagna, dove si è votato, e in ANTICIPO caro Polito, perché Zapatero ha capito che il suo governo NON aveva la forza di fare ciò che veniva chiesto, adesso c'è una maggioranza solida e coesa che sostiene l'urto della piazza e dei sindacati perché ha appena avuto il sostegno elettorale e i suoi ministri possono dire che è NEL PARLAMENTO che risiede la sovranità nazionale. Può mai dire questo Monti a Camusso e company ????
Evidentemente il bravo giornalista fa un discorso "tattico". Monti è il "meglio" (sigh....) che c'è e quindi bisogna tenerlo. Perciò, niente elezioni anticipate. Nel futuro ormai prossimo, è il caso di attrezzarsi perché Monti prosegua, stavolta appoggiato da una maggioranza non più "strana" ma VERA.
E a questo proposito Polito auspica - e sollecita - dei chiarimenti sul versante elettorale, e questo sia in ordine alla legge con cui si andrà a votare - i veti reciproci sembra che alla fine porteranno alla conferma del detestato Porcellum, al massimo con la reintroduzione delle preferenze, che ipocrisia !! - sia delle alleanze e quindi delle possibili maggioranze future.
E' ovvio che una cosa è un governo PD UDC, un conto è la foto di Vasto , con Bersani alleato e prigioniero di Di Pietro e Vendola.
Il centro destra, disfatto e confuso, non si sa che farà. Oggi leggo che Berlusconi , che in una settimana ha detto tutto e il contrario di tutto, immagina anche una prosecuzione dell'attuale maggioranza. Ma se non vanno d'accorso su NULLA !?!?! Tenuti insieme solo dal terrore che non ci vengano più prestati i soldi per mandare avanti la baracca ??
Come ho scritto in precedenza, e oggi lo leggo in Polito, serve CHIAREZZA.
Le elezioni, sono chiamate a farla. Primavera 2013 anziché autunno 2012 ? Che cambierà mai ?
Ma va bene anche 2013. Non sono 4 mesi che faranno la differenza.
Buona Lettura
Domande scomode di un investitore
A un certo punto dell'euro-notte, la premier danese ha
chiesto a Monti se doveva considerarsi un ostaggio, insieme con gli altri capi
di governo: il nostro presidente del Consiglio non li lasciava uscire se prima
non si trovava una soluzione per l'Italia. Da domani ostaggi di Monti saranno
anche tutti quei politici nostrani che avevano scommesso sul tanto peggio tanto
meglio: dopo il voto di fiducia ottenuto dal governo a Bruxelles, la congiura
per anticipare le elezioni può considerarsi fallita.
La legislatura dunque continua. Ma per fare che? Al governo
spetta di tagliare la spesa dello Stato, dopo averla rincorsa con le tasse; e
soprattutto di scalare la montagna del debito, valorizzando il patrimonio dello
Stato. Ai partiti e al Parlamento, però, non si può chiedere solo di lasciare
in pace il conducente: tocca a loro usare il dividendo staccato nel fine
settimana da Monti.
Lo dimostra proprio il braccio di ferro di Bruxelles.
L'Italia chiedeva un meccanismo per far scattare l'acquisto di titoli da parte
del Fondo salva Stati a ogni impennata dello spread . Ma la Germania si
opponeva all'automatismo, pur riconoscendo che l'Italia sta facendo i compiti a
casa. Perché? L'ha confessato il ministro finlandese Alex Stubb, un pretoriano
del rigore: l'intervento deve essere soggetto a precise condizioni - ha detto -
per garantirci che le riforme in Italia continueranno una volta che Monti avrà
lasciato il governo l'anno prossimo.
Ciò che allarma i governi è ciò che allarma anche i mercati.
È bene infatti non sopravvalutare la giornata di euforia di venerdì: è già
successo che un vertice europeo sorprendesse per un po' le Borse, e il regalo
alla Spagna è stata una bella sorpresa. Per quanto ci riguarda, dobbiamo
sperare che basti la minaccia di un intervento del Fondo europeo perché gli
interessi sui nostri titoli calino drasticamente. I mercati adesso sanno quando
si voterà; però non sanno ancora come, non sanno ancora per chi, e soprattutto
non sanno che cosa intenda fare il vincitore.
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