lunedì 16 luglio 2012

LO SPREAD DI NUOVO A QUOTA 500. CERCASI CANTINA BUIA PER ENRICO LETTA



Ve lo ricordate Enrico Letta? L'uomo "Moderato" del PD che andò a Porta a Porta da Bruno Vespa lo scorso autunno chiedendo a gran voce le dimissioni di Berlusconi che da sole avrebbero IMMEDIATAMENTE comportato 100 punti di Spread in meno (che aveva superato quota 500). Il resto che sarebbe seguito sarebbe potuto essere solo meglio....
Non fu l'unico a dire questa cazzata Letta, alcuni si misero a rincorrerlo sparandola anche più grossa (Buttiglione arrivò a pronosticare una discesa di 200 punti!!), e comunque molti economisti misero la firma sotto questa menzogna.
Ovviamente a Letta, dopo mesi di governo tecnico e ben visto dall'Europa, con lo spread ormai sempre sopra quota 400 e quindi 5 punti in più rispetto ai bund tedeschi, è stato chiesto conto , con garbo per carità, del suo vaticinio. Sapete che ha risposto? Che con Berlusconi, quando lui aveva parlato, si era a quota 560, ora si era a 460, aveva avuto ragione .....
Ecco per chi votiamo! Nemmeno l'onestà di dire: vabbé ma era propaganda che pretendete da me?
Oppure, se essere così sinceri è troppo per un politico, che so.."ho sbagliato, ho confuso la speranza con la realtà".
Allora al sig. Letta ricordo che non solo oggi lo spread, dopo nove mesi di governo di super esperti, è a quota 500, e questo dop :
1) riforma previdenziale con abolizione delle pensioni di anzianità ed elevazione di quelle di vecchiaia
2) ripristino dell'IMU, che solo alla prima tornata hanno portato nelle casse sempre voraci dello Stato oltre 9 miliardi
3) aumenti (anche ripetuti) di Benzina, Tabacchi, Alcol
4) Prelievo fiscale al massimo storico
5) Riforma del Lavoro, che ha scontentato TUTTI, ma di cui magari la UE è contenta chissà.
6) Un accenno di tagli alla spesa.
7) Un Trilione di euro regalato da Draghi alla banche europee
8) Gli altri paesi dei PIGS piegati dal rigore e dall'austerità, che continuano a fare i compiti (oddio, la Grecia pare continui a barare appena può).
MA anche che, dopo tutto questo e qualche altra cosuccia (l'ammuina sulle liberalizzazioni, gli annunci sulle dismissioni di beni dello Stato) , noi abbiamo non solo lo spread a 500, come detto, ma anche il debito pubblico aumentato (123 %), l'economia in recessione (- 2%), disoccupazione giovanile  record.( l'aiuto ai giovani è l'obiettivo primo del governo tecnico...).
Io non credo che sia colpa di Monti, se non nella misura in cui le cose buone che accenna a fare poi se le rimangia in gran parte per cercare compromessi al ribasso, bensì di un problema più complesso che riguarda il modello del welfare europeo che non regge più ma dal quale slegarsi è tragicamente doloroso.
E poi, mica dipende da Monti lo scollamento clamoroso tra i tempi della società e quello dei mercati prestatori di denaro.  Quelli decidono in attimi, gli Stati decidono in MESI.
La Corte Costituzionale tedesca, per stabilire se sono legittimi i provvedimenti relativi alla costituzione del fondo ESM (uno di quelli "salva stati) e al Fiscal Compact, si è presa fino al 12 settembre!!!! E so' tedeschi!!!
Insomma, come conciliare il fatto che chi presta e/o investe i soldi (perché questo fanno i mercati) pretende risultati immediati, quando la politica, ma anche il risanamento possibile (sostenibile), richiedono mesi ed anni?
Questa è la domanda sig. Letta. Quando esce dalla buia cantina dove le auguro di essersi rintanato, magari ci dia una sua risposta.
Stavolta seria.

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