mercoledì 18 luglio 2012

"NIENTE SESSO, SIAMO ATLETI" ...PINOCCHIO ALLE OLIMPIADI


Come ve lo immaginate il Villaggio Olimpico? Un posto dove migliaia di giovani di ogni angolo del mondo s'incontrano, si parlano, si scambiano idee, pensieri, testimonianze dei rispettivi paesi, civiltà.
Un'occasione unica dove poter sognare, per qualche settimana, che il mondo possa essere pacificato, dove le diversità sono ricchezza di confronto e non muri di divisione.
Sarà questo? Si, anche.
Ma a quanto si legge dalle testimonianze di ex atleti olimpici, le Olimpiadi sono pure  quanto di più vicino alla riedizione moderna di quello che biblicamente pare fossero Sodoma e Gomorra.
Altro che Arcore e Bunga Bunga!!! Qui è l'inno del "che ci do' che ci ci do' " del simpatico comico romagnolo Andrea.
La nostra campionessa, la brava e inquieta Federica Pellegrini, ha subito smentito il suo giovanotto, Filippo Magnini, che aveva prudentemente dichiarato che lui, durante le gare, cercava di darsi una regolata. La nota mantide ci ha tenuto a dire che non se ne parlava nemmeno, che quella di Filippo era solo una battuta.
Caro Magnini, le cose sono due, o la vorace fanciulla l'accontenti tu, o mi sa che nella stanza della famosa azzurra, dopo le 22, vige il motto "chi c'è c'è".
Anche perché, come detto, in quei 20 giorni il testosterone gira a mille, e i sostituti non mancano di certo.
Resta la curiosità sull'incidenza di queste performance sessuali su quelle sportive.
A leggere il flash sotto riportato, parrebbe NESSUNA.
Buon divertimento


Quanto sesso all'Olimpiade . I racconti piccanti del Villaggio Olimpico

 10.500 atlelti rinchiusi per 19 giorni nel Villaggio Olimpico. I Giochi sono anche questo: un immenso raduno di ragazzi e ragazze di tutti i paesi. Apparentemente concentrati soltanto sulle gare. In realtà l'ambiente promiscuo e un certo ardore giovanile creano molte occasioni di incontro e risvegliano inevitabilmente pulsioni sessuali che non tutti sembrano in grado di dominare, stando ai racconti di chi ha partecipato alle precedenti edizioni dell'Olimpiade.
ORGE NOTTURNE - «Sesso all'Olimpiade? Spesso e volentieri», è la candida ammissione di Hope Solo, la star del calcio femminile, portiere della nazionale Usa. La 31enne atleta americana, finita di recente nelle maglie del'antidoping (episodio che le è costato un semplice richiamo), ha smentito categoricamente lo stile di vita ascetico dentro il Villaggio: «Macché, la gente impazzisce e si può fare tanto sesso di cui c'è una grande disponibilità. Ho visto persone fare sesso all'aperto. Sull'erba, tra gli edifici, la gente ci va giù di brutto». E rivela particolari piccanti dei Giochi di Pechino quando, insieme a tutta la squadra, si era presentata ubriaca a un'intervista televisiva, dopo la vittoria e dopo una notte di festeggiamenti a base di alcol e sesso: «Quando finimmo di festeggiare - racconta Solo -, ci togliemmo i vestiti da sera, indossammo di nuovo gli abiti sportivi e alle 7 di mattina, senza andare a dormire, ci presentammo al "Today show" ubriache.
«SESSO A TUTTE LE ORE» - Un altro atleta americano, il tiratore Josh Lakatos, conferma in un articolo del sito del quotidiano francese Le Figaro: «Sesso a tutte le ore del giorno e della notte». Nel 2000 a Sydney Lakatos trovò il modo di farsi ospitare da una ragazza per un'altra settimana dopo la fine della sua avventura sportiva che comportava l'obbligo di restituire le chiavi dell'alloggio. Che, però, diventò subito una specie di garçonniere. E gli italiani, come si comportano? Secondo la graziosa campionessa Usa di BMX, Jill Kintner, «gli Italiani sono particolarmente ospitali. Di notte lasciano sempre la porta aperta...».

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