A RIECCOLO!! Indro Montanelli lo scrisse di Fanfani, longevo capo democristiano, che come la Fenice era uso risorgere dalle sue ceneri. Andreotti era invece un'autentica Salamandra, capace di attraversare ogni genere di fuoco senza ustionarsi mai.
Viene in mente quel titolo di giornale all'annuncio, chissà quanto duraturo, di Berlusconi di ricandidarsi alle elezioni del 2013. La Ghisleri gli ha portato il risultato di una ricerca demoscopica di ben 1.300 pagine (???) dalla quale risulterebbe che il PDL senza di lui , comunque si chiamasse la formazione di centro destra, non andrebbe oltre il 10%. Con lui a lato di Alfano, con quest'ultimo candidato premier, si potrebbe conservare l'attuale percentuale, 18-20%. Col CAPO in sella non sarebbe impossibile sfiorare il 30%.
La brava e non brutta Ghisleri, alla domanda se ritenesse attendibile il suo lavoro ha risposto sobriamente "Io non do sòle" (fregature, in romano...) .
In realtà io non sarei sbalordito da un risultato del genere. Se il centro destra continua ad essere acefalo come lo è da novembre, se nomi nuovi non ne escono e Berlusconi si fa avanti, io non credo che, alle politiche, tutto l'elettorato di centro destra, che ultimamente se n'è stato a casa continuerà, ad astenersi, né che si farà sedurre da Grillo. Anche pensando di non vincere, l'idea di mandare in parlamento un'opposizione consistente che possa in qualche modo arginare una sinistra poco coesa e confusa (alla Prodi per intenderci) potrebbe comunque convincere almeno una buona parte dei delusi a mandar giù e a votare il vecchio leader. Non si tornerà al 38% del 2008, ma il 25% e anche qualcosa in più sì.
Del resto, leggevo oggi i politologi che divinavano sulle strategie future del Berlusca che spiegavano come , approfittando della coalizione Napolitano Europa Mercati, che guardano con nessun favore alla cd. foto di Vasto, Berlusconi , aiutato dall'UDC che fa tutto quello che dice il Presidente della Repubblica, potrebbe ottenere un sistema elettorale che limiti l'attuale, spropositato, premio di maggioranza (un tempo a contestarne l'entità era il PD, oggi non più..caducità delle cose umane...) al vincitore delle elezioni (cioè il partito che ottiene più voti) e a quel punto, anche arrivando buon secondo, avrebbe ottime carte da giocare per imporre a Bersani una rinnovata "Grosse Koalition", che prosegua il lavoro Montiano, magari sempre con Super Mario Presidente, ma con un governo stavolta politico e non più , o non solo, tecnico.
Insomma, visto che vincere non sembra si possa, un bel PAREGGIONE.
Ecco intanto i commenti registrati dopo il "lieto" annuncio
Ironia e felicità per
il ritorno del Cav. «Berlusconi in campo mi fa godere. Sto godendo molto di più
di un orgasmo, questo godimento dura di più, moltissimo». Non modera
l'entusiasmo l'ex ministro del Pdl, Giancarlo Galan, parlando dell'intenzione
di Berlusconi di ricandidarsi premier alle prossime elezioni politiche. «Chi
tra i nostri aveva già impostato la sua vita, la carriera e le speranze sul
fatto che non ci fosse più Berlusconi se l'è presa in quel posto. Spero che
molti di questi vengano lasciati a casa» ha aggiunto in una intervista a La
Zanzara su Radio 24.
UN LEADER GIOVANE -
«Berlusconi è quello che fa politica da meno tempo rispetto per esempio a
Casini che è in Parlamento dal 1983 - dice Galan - L'età non conta, lui è un
fuoriclasse e sembra più giovane di Alfano, che può fare il segretario del
partito. Nessuno prende i voti come lui». E questa volta farà scelte migliori,
dice Galan: «Si circonderà di più liberali e meno di ex missini o ex socialisti
statalisti. La rivoluzione liberale mica la puoi fare con Tremonti, Gasparri e
La Russa». «Sento lo spirito di allora, quando c'era Forza Italia. La Lega, gli
ex An, i missini e lo statalista Tremonti stavolta non ci fregheranno più e
faremo la rivoluzione liberale» ha concluso.
FORMIGONI :
«MASSACRERANNO LUI»- Anche il presidente della Regione Lombardia, Felice,
Roberto Formigoni, si dichiara felice per il ritorno di Berlusconi. Ma le
ragioni sono ben altre. «La sua ridiscesa in campo - ha detto - mi trova
personalmente felice così torneranno a dare addosso a lui e a massacrare lui,
invece che dare addosso e massacrare me».
FINI - Un giudizio
opposto arriva invece dagli ex alleati. E se il leader dell'Udc, Pier
Ferdinando Casini, si limita a un sostanziale «no comment» («Berlusconi è un
problema del Pdl, non mio»), il presidente della Camera ha ben altre parole per
salutare il ritorno del Cavaliere. «Gli italiani hanno compreso che non è più
tempo di promesse miracolistiche, di impegni disattesi dicendo che poi la
responsabilità è di qualcun altro e di palesi conflitti di interessi - dice
Gianfranco Fini - Se gli italiani lo hanno compreso, e io credo che lo abbiano
compreso, il risultato di un'eventuale candidatura del presidente Berlusconi
non sarà quello che Berlusconi spera».
CACCIARI: «LA SUA
STAGIONE È FINITA» - «Non penso che Berlusconi voglia davvero ricandidarsi;
credo abbia capito che ormai la sua stagione è finita». Massimo Cacciari,
filosofo, politico ed ex sindaco di Venezia commenta così l'intenzione dell'ex
premier di ricandidarsi alle politiche del 2013. «Mi pare siano tutti tentativi
di tenere in vita il Pdl, di impedire che si disfi prima della prossima tornata
elettorale, per riaccendere i fari sul partito e la persona che lo incarna. Ma
non credo che voglia davvero ricandidarsi» aggiunge.
PERSONAGGIO NEFASTO
- «Il possibile ritorno di Silvio Berlusconi in politica è un messaggio
culturale particolarmente nefasto per la nostra società»: è l'opinione di Nichi
Vendola, il leader di Sel. «Dobbiamo liberarci del berlusconismo e del suo modello
culturale e sociale che ha avvelenato il nostro Paese per un ventennio. La
destra è in crisi e per sollevarsi sa solo rimettere in campo il mago di tutti
i populisti» aggiunge.
Personalmente di una cosa sono sicuro: SANTORO, TRAVAGLIO, SABINA GUZZANTI, DANDINI, starano facendo i Peana. Senza di lui, erano alla canna del gas.
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