sabato 18 agosto 2012

LA FINLANDIA PREVEDE LA FINE DELL'EURO : MA NON LI CONOSCEVAMO SOLO PER LE RENNE ?



Io ora non vorrei essere cattivo, ma possibile che adesso deve contare pure quello che dice la Finlandia ?
Un paese che si disputava con la Norvegia se le renne di Babbo Natale fossero le sue o dei vicini...
Io non discuto che si tratti di popolo civilissimo e dignitosissimo, come in genere quelli del nord europa. E anche coraggioso, visto le eroiche resistenze opposte contro l'URSS da cui riuscì a rimanere indipendente.
Insomma , la storia di Davide e Golia a lieto fine (anche se avere un vicino di quella specie non è stato mai semplice. Un po' meglio ora). Però che una Nazione che ha una popolazione che equivale a Roma e provincia o poco più possa essere tra quelle che condizionano la sopravvivenza dell'EURO, beh, c'è evidentemente qualcosa che non va.
Anche i finlandesi reclamano che i loro conti sono in ordine, che loro fanno anche grandi sacrifici perché tali restino, con un debito pubblico inferiore alla fatidica quota del 60% rispetto al PIL (noi, ormai lo sanno anche i bambini, siamo ormai a quota 123 % di cui un buon 3% da accreditare TUTTO al buon governo Monti, ma anche Francia e Germania sono lontanucce dal traguardo, con i loro 89 e 82, e questo nonostante qualche "trucco" sui conti....) .
Dato atto di questo, la domanda è in quale misura mai Helsinky, coi suoi 171 milioni di dollari di PIL contribuisca al sostegno UE ( l'Italia, coi suoi quasi due miliardi di dollari di PIL è al terzo posto, dopo Germania e Francia) per lamentarsi tanto.
Ora, vanno bene i discorsi di principio, che non è giusto che le formiche paghino per le cicale, che i paesi del sud Europa devono cambiare vita....
Però, se lo dice la Germania, che PAGA e fior di milioni (adesso lasciamo perdere i vantaggi che ha dall'Euro debole, dagli aiuti ricevuti in passato per la riunificazione e ancora prima per la ricostruzione post bellica...cose vere ma che adesso tralasciamo) , è un conto, che lo dica la Finlandia , è un altro.
Non vorremmo essere irriverenti, ma veramente ci sarebbe da dire che anche le pulci hanno la tosse !
Ecco l'uscita del ministro degli esteri finlandese di ieri, comparsa sulla redazione on line del Corriere.


Crisi, Finlandia, il ministro degli Esteri: «Prepariamoci alla rottura della zona euro»




I leader europei devono prepararsi ad una possibile rottura della zona euro, come ha già fatto la Finlandia. Lo ha detto il ministro degli Esteri finlandese e veterano del partito social democratico, Erkki Tuomioja, in un'intervista pubblicata sul Daily Telegraph. «Dobbiamo prepararci alla possibilità di una rottura della zona euro», ha detto Tuomioja. «Ãˆ una cosa che nessuno sostiene in Finlandia, neanche il partito dei Veri finlandesi (destra nazionalista, ndr), per non parlare del governo. Ma dobbiamo essere pronti,» ha detto il ministro socialdemocratico al quotidiano.

LA GRECIA - Secondo il ministro, i leader finlandesi hanno pronto «un piano operativo per far fronte a ogni evenienza». «C'è un consenso sul fatto che una rottura della zona euro costerebbe di più nel breve e medio termine che continuare a gestire la crisi. Ma una rottura non significa la fine dell'Unione europea, potrebbe invece consentire alla Ue di funzionare meglio», ha aggiunto Tuomioja. L'intervento del ministro dipinge uno degli scenari più foschi per l'Eurozona: «Ma l'abbandono dell'euro è una soluzione auspicata da moltissimi dappertutto. È però evidente che una rottura dell'euro zona costerebbe di più che nel breve e nel medio peridoso piuttosto che gestire la crisi». Per quanto riguarda un'eventuale uscita dall'euro della Grecia, Tuomioja, sottolinea: «non possiamo costringere la Grecia ad uscire dall'area».


Solo un anno fa, era luglio, la Finlandia chiedeva in garanzia i beni della Grecia per dare nuovi prestiti ad Atene: il Partenone e le isole. Dodici mesi dopo, Helsinkiha fatto sentire la propria voce avvertendo che la situazione nell'eurozona è «molto pericolosa», dando così uno scossone ai mercati. «Tra Stati e popolazioni non ci si fida più come prima» aveva detto il primo ministro Jyrki Katainen.  Ha poi riconfermato l'europeismo (condizionato) dei finlandesi, pur spiegando al premier Mario Monti, in visita per convincere Helsinki a dare il via libera allo scudo anti-spread, che «la gestione della crisi da noi è resa particolarmente difficile da una situazione che viene percepita come ingiusta».


1 commento:

  1. IO sono arrivato al traguardo della vita ... mi ricordo fin da bambino le monete erano in oro ed argento - 100lire in oro ecc...20- 10- 5 argento. Il resto in nichel e rame.-

    Vi erano anche delle monete "internazionali" IL valore del cambio, quotidianamente - anche dopo lultima guerra- ridotte- scomparse nel empo ... due tipi di Marengo in oro. IL Paoli - la Sterlina ... e forse qualche altra moneta. Spendibili in tutti gli stati ...

    l'Euro; barcolla,???
    Fuori dall'Euro. NO.! resto nell'euro- ecc...
    Nell'attesa del compimento "naturale"dell'Euro.
    Non sarebbe sbagliato studiare una moneta che vada bene come quelle scomparse.!!!??? - al di fuori della valuta Europea Euro.???
    La mia è una Chimera.???

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