Bonucci e Pepe, come avevamo previsto, sono stati assolti, perchè invece il loro accusatore, Masiello, credibile NON è.
Perché eravamo sicuri dell'assoluzione dei due giocatori? Perché già la Procura di Bari aveva dichiarato che le dichiarazioni di Masiello, corrette in corso d'opera, aggiustate ogni volta che emergevano delle contraddizioni o peggio delle smentite, non potevano essere poste alla base di un'accusa di illecito sportivo.
Ora, se organi inquirenti della giustizia pernale si sono già espressi così, forse quel fucilatore di Palazzi avrebbe potuto adeguarsi. Invece no, ha tenuto il punto, salvo cercare di evitare la sconfitta dela sentenza offrendo continui patteggiamenti che i due giocatori ovviamente hanno sempre rifiutato.
Si sentivano "protetti" da una verifica già fatta e superiore.
E non sarebbero stati certo i pavidi burattini della disciplinare a mettersi contro il parere di una Procura della Repubblica (peraltro non certo nota per "buonismo").
Quindi è stato facile prevedere che i due nazionali se la sarebbero cavata al meglio e Palazzi scornato.
Conte non aveva questo vantaggio, Nessuna procura ordinaria ha finora valutato l'attendibilità di Carobbio e quindi la parola del pentito VALE.
Già altri osservatori hanno rilevato la contraddizione evidente. O Carobbio dice la verità, e allora Conte è reo di combine, NON di omessa denuncia. Oppure mente, e allora perché attribuira al trainer la colpa di omessa denuncia?
A parte questo, pare di capire che riscontri sulle dichiarazioni dei pentiti NON ve ne siano. Il fatto di essere rei confessi li renderebbe, solo per questo, credibili. Perché mai?
!984 Processo alla banda della Magliana. Mio padre era presidente di Corte d'Assise. Il pentitismo, che aveva consentito di battere il terrorismo, era diventato di gran moda. E anche in questo processo l'impianto accusatorio aveva come perno assoluto le parole di un ex della banda.Fulvio Lucioli
Mio padre mi parlava del processo (PM allora il procuratore Ionta, che poi ha fatto carriera) e mi spiegava la sua perplessità. Come credere ad uno che era stato chiuso per mesi in una aserma dei CC, e che nel corso del tempo modificava, correggendole, le dichiarazioni rilasciate in precedenza (proprio come Masiello...) ? Come condannare all'ergastolo persone contro le quali come unica prova delle accuse di omicidio si aveva quella di un uomo, oltretutto motivato da una legislazione premiale per la sua confessione?
Quelle dichiarazioni dovevano trovare dei RISCONTRI obiettivi, costituire materiale utile per gli inquirenti per trovare ELEMENTI di supporto, di avallo.
Accadde così che laddove altre prove, oltre le parole del giuda (il termine spregiativo è facile da comprendere. Quasi sempre i cd. "pentiti" sono persone che parlano per convenienza, non certo per un risveglio di coscienza) di turno, vennero a suffragare l'accusa, la Corte di mio padre condannò, in caso contrario no, assolvendo per "insufficienza di prove" (allora ancora esisteva questa formula).
In appello mio padre e i suoi giudici vennero in parte smentiti, fioccarono più condanne, che vennero però TUTTE revocate in Cassazione. Il Presidente Carnevale , poi crocefisso, stabilì un principio giurisprudenziale che , malgrado la persecuzione del suo autore, definito l'"ammazzasentenze", è rimasto : la parola di un pentito, DA SOLA, non può giustificare una condanna. L'attendibilità dello stesso va cercato in eleemnti e riscontri OBIETTIVI.
Per mio padre non fu solo una soddisfazione personale, ma il riconoscimento della sua corretta visione del DIRITTO.Processuale Penale.
Ecco, a me sembra che la Procura della FIGC ma anche la Disciplinare Sportiva, siano ferme ad una concezione inquisitoria che ignora questa corretto insegnamento giurisprudenziale.
Se nelle motivazioni leggeremo che Conte è condannato perché Carobbio è "verosimile", come temo, beh, avremo la conferma che quegli organi vanno CANCELLATI e rifondati di sana pianta.
Ma magari no, e la motivazione sarà più articolata, con riferimento anche ad altre prove.
Vedremo, in fondo si tratta di aspettae ancora pochi giorni.
Intanto il pool difensivo si varrà anche dell'apporto dell'Avv. Giulia Bongiorno, che quest'anno è reduce dal trionfo per l'assoluzione di Sollecito nel processo di Perugia in cui protagonista assoluta era la bella (e per questo "colpevole") Amanda Knox .
La Collega è più famosa che brava, mi dicono. Però con gente come quelli della (IN)Giustizia sportiva, il nome risonnte può avere il suo perché.
Cosa triste, ma così va il mondo.
caro il Sig. Conte ha patteggiato e quindi questo significa che ha in parte ammesso le accuse mossegli nei suoi confronti.Io se sono innocente non patteggierei mai e poi mai.
RispondiEliminaIgnorantone...il patteggiamento nella giustizia sportiva ha un significato diverso...non vuol dire ammettere la colpa...prima studia e poi parla...caprone
RispondiEliminaLEGGERTI E' SEMPRE PIACEVOLE E ISTRUTTIVO.
RispondiEliminaGRAZIE