Sulle prime pagine di tutti i giornali campeggia la vicenda del bambino "rapito" dalla polizia. Sono contento di vedere unanimità nel biasimo. I toni sono giustamente diversi, chi parla di vergogna, chiamando spregiativamente gli agenti "questurini", chi sottolinea di più il ruolo pessimo dei familiari materni, zia in primis, che certo nulla hanno fatto per tranquillizzare il bambino. Alla fine, sai che c'è un ordine e che questo deve essere eseguito, cerca di rasserenare tuo figlio, tuo nipote, non rendergli l'incubo più atroce di quello che già per lui è. Invece no, pare si sia preferito cavalcare il suo dramma per attirare di più l'attenzione.
Però qui il discorso si fa difficile, perché questo ragazzino paga prezzi orribili ( se crescerà equilibrato, e già così non pare, sara un miracolato ) ma il video scioccante getta luce su un problema, quello della guerra dei genitori separati, la contesa dei minori, le carenze e l'inefficienza assoluta e GRAVE del sistema giustizia anche in questa delicatissima materia. Insomma da un grave male, forse può nascere una diversa corrente di consapevolezza. Sicuramente, se ci sono poliziotti usi ad agire così, lo scalpore e quello che passeranno i colleghi li faranno desistere. E anche questa è una cosa buona.
Io sto dibattendo molto sulla rete su questo tema, che mi sta a cuore, per professione e convinzione.
Sono d'accordo su chi sostiene che alla fine questi improvvidi poliziotti siano gli ultimi anelli di una catena di colpevoli ben più lunga, che parte da genitori scellerati (la madre, il padre, entrambi ? attenzione alla banalizzazione. Le responsabilità individuali ci sono e anche i diversi gradi delle stesse) per passare a istituzioni giudiziarie fallaci e negligenti , a professionisti avidi e cinici.
Sono SETTE anni che dura la disputa di Cittadella . Vale a dire che
sono serviti SETTE anni per stabilire che il bambino è condizionato dalla madre
contro il padre ? (PAS o non PAS, il plagio è modalità antica ) In un paese
civile no, da noi sì. E il problema più grave è proprio questo : giudice negligenti e svogliati che
arrivano in udienza senza aver letto gli atti ( e lo dicono apertamente, a
tacitare gli avvocati. della serie "inutile che parlate che tanto de sta
cosa non so nulla e dovrò leggere le carte " Farlo prima no ?? ) , rinvii che
seguono i ritmi di qualsiasi altro processo : da sei mesi a otto. Avvocati che
fanno i corsi di mediazione familiare, che studiano e predicano che
"si cessa di essere coniugi ma non di essere genitori" e poi lucrano sui
conflitti. Consulenti tecnici che hanno perso l'occasione di mostrare che
psicologia e psichiatria possano avere un perché oggettivo, e non essere solo opinioni
più o meno suggestive e ben articolate (che cambiano di cliente in cliente...autentici marchettari ) . Curatori degli interessi del minore che pur nominati non si fanno vivi per mesi. Assistenti sociali, pochi,
spesso impreparati, e comunque anch'essi nella impossibilità materiale di
seguire con costanza e da vicino i casi.
Tutto questo sta dietro quei sette anni, e che favorisce la guerra di cui i minori sono le vittime innocenti.
Però ai convegni, ai congressi, ai tavoli di riforma, quegli stessi giudici svogliati, avvocati illuminati, consulenti psicologicamente attrezzati, dovreste sentire come si riempiono la
bocca con il "superiore interesse del diritto del minore". A sentirli
parlare i bambini sono SACRI (a mio avviso a volte anche esagerando......).
La realtà è ben diversa.
Se togliessimo l'acqua al mare dove nuotano questi genitori impazziti ? Come ? Noi avvocati rifiutando incarichi di genitori che ci chiedono di "distruggere l'altro" , i consulenti affermando la loro professionalità per cui sosterranno SOLO ciò di cui sono convinti , PRO VERITATE (come sempre scrivono...ma NON fanno) e i GIUDICI seguendo queste vicende ventre a terra, cercando di provvedere in poco tempo e facendo sentire la PRESENZA di un controllo PUBBLICO che tutela il minore.
VASTO PROGRAMMA eh ?
Eppure questo è, se no Cittadella è solo la punta dell'ICEBERG
Bello, ben scritto l'articolo comparso sui fatti di Padova oggi sulla Stampa a opera di Elena Lowenthal che propongo
Buona Lettura
“Padova, non si prende un bambino in quel modo”
I bambini non si portano via, strilla la voce strozzata poco
prima che nel video tutto si confonda: suoni, pezzi di persone, l’angolo di una
portiera, una gamba orizzontale. La sua, di voce, si sente due volte, è nitida
e ferma, dice: nonna. Per piacere. Non piange, ed è un brutto segno: quando un
bambino ha tanta paura, ha paura persino di piangere.
I bambini non si portano via, urla la donna mentre gli
agenti di polizia prelevano il nipote davanti a scuola e lo caricano in
macchina verso una destinazione ignota, in esecuzione di un’ordinanza del
tribunale dei minori che affida il bambino al padre. I bambini non si portano
via, eppure è capitato in un modo brutale. Forse era inevitabile che lo fosse,
ma fa male, ancora di più se un video ripete all’infinito quelle immagini.
La frase di circostanza in questi casi è «la giustizia farà
il suo corso»: il tribunale avrà deciso con piena cognizione di causa, mentre
il giudizio di chi si trova davanti agli occhi quel video non può prescindere
dal fatto che non conosciamo la vicenda, che la nostra distanza di osservatori
è incolmabile. Ma è altrettanto vero che i bambini non si portano via, men che
meno così. Il fatto che nella storia di questa poco compassionevole umanità sia
già successo infinite volte e tante altre ancora succederà, non toglie nulla
all’orrore della scena. Anzi. La giustizia farà il suo corso e deciderà per il
meglio per questo bambino, speriamo.
Ma i bambini non si possono trattare così:
non si prendono di peso per le gambe e si caricano sulla volante della polizia
fra le urla di tutti, meno che le sue. Bisogna riguardare il filmato per
accorgersi di lui, scartando le grida, gli scambi di esclamazioni, i gesti
concitati: è spaventato da morire, gli manca il fiato. Succede lo stesso,
cercando il bambino nel fastello di suoni e immagini. Manca il fiato perché
siamo, purtroppo, abituati a sapere di bambini vessati per cattiveria,
seviziati per follia di perversione, marchiati da un accanimento adulto e fine
a se stesso, malmenati per castighi sproporzionati.
Ma come si fa a scendere a patti con la scena di un bambino
trattato così per comando di giustizia? E’ inaccettabile. Si dirà che è facile
fare obiezione di coscienza al riparo della rete che ha diffuso il video,
comodamente seduti dietro lo schermo del nostro computer. E’ vero. Indignarsi
lava la coscienza, fa sentire morali, coinvolti. Ma in un caso come questo c’è
qualcosa di più. Anzi di meno. La giustizia è inflessibile, a volte spietata:
ma non può permettersi una cosa del genere. Una vecchia leggenda ebraica dice
che il Signore aveva provato a far reggere il mondo da una giustizia ferrea,
perfetta. Però il mondo non stava in piedi, e il Signore dovette aggiungervi una
misura di eccezione alla regola, che Egli chiamò bontà gratuita, invitandoci ad
usarla, di tanto in tanto. A volte costa molto cara, questa pietà trasgressiva
che confligge con la legge. Ma alla fine ripaga sempre.
PERFINO GLI ANIMALI SONO LIBERI DI ANDARE APPRESSO A CHI GLI VUOLE BENE ... E NON PER ARTICOLI DI LEGGE.!!!
RispondiEliminaEPPURE "FILM" DI QUESTA SPECE - ANCHE DI BAMBINI- CE NE SONO STATI TANTI; BASTAVA COPIARE .!!!
TALETE
RispondiEliminacondivido ogni singola parola. Articoli che fanno pensare!
ANNA RITA DIONISI
RispondiEliminaottimo spunto di riflessione... Grazie Stefano!
OK VIRGILIO
RispondiEliminasta diventando 1 affare di stato,il governo nn ha più niente a cui pensare,1 bambino bloccherà la nazione
Magari fosse vero che il paese si bloccasse....sai quante decine di migliaia di bambini si salverebbero ? Lo Stato sarebbe costretto a riformare la Giustizia dei minori, e certi genitori verrebbero fermati per tempo. Invece non andrà così. Sereno che la settimana prossima si riprende a parlare di calcio.....
RispondiEliminaGIUDITTA MERISI
RispondiEliminaun grande applauso a entrambi i saggi commentatori del fatto qui commentato.
MANUEL SARNO
RispondiEliminaIo diffido dei dispensatori di sforzi immaginativi da convegno: di solito sono soggetti del tutto avulsi dalla realtà o personaggi in cerca di autore. Talvolta entrambe le cose...poi non ci si deve meravigliare più di nulla
ALESSANDRA STEFàNO
RispondiEliminaStefano, le tue analisi sono sempre lucide, condivisibili e tristemente spietate, nel senso che mettono in evidenza delle carenze che riguardano un sistema piuttosto che professionisti ma chi ci va di mezzo non sono mai quelli che - magari sbagliando non fossealtro che per il ritardo nelle decisioni cheequivale a denegata giustizia - decidono della vita altrui, ma le c.d. Vittime innocenti. La vicenda che tratti è di una drammaticità spero almeno rara nel suo genere. Apprezzo il tuo invito, ma temo che la classe forense non sia in grado di rispondere come si dovrebbe. Credo non si possa più rinviare l'istituzione dell'avvocato del minore e l'adozione di 'corsie preferenziali' per una maggior sollecitudine delle decisioni. Ovviamente non sarebbero una soluzione ma, forse, almeno inizio...
iO sono vicino ai 90 anni... avrei tanto da raccontare della "bestialità" degli uomini (e donne) ma una cosa mi amareggia dover riconoscere in altri tempi di Governo Totalitario (sparivano circa 3mila bambini all'anno) Da oggi i bambini Non spariranno più- E cosi fù.!!! I bambini tutti a scuola e guai a chi li toccava ... fece scuole sane .tecnicamente . per quei tempi ... anche per i bambini di campagna.
RispondiEliminaritroovi per bambini -- colonie al nmare ed in montagna . I Bambini sicuri e tutti ritornavano a casa .
Gli interessi delle persone balorde travestiti da italiani corrosero quello che di buomo cera . Povera Italia , Ora democraticamente è stato corroso tutto.; Vinto il premio Hoscar. : Il Nobel dei Piragna...!!! Wiwa la repubblica democratica Italiana ed i suoi Reali successori.!!!