Due milioni e mezzo di persone avrebbero votato fino alle 17 alle primarie del PD. Mi sembra un gran successo di cui quel partito deve ringraziare assolutamente Renzi. E' lui, con la sua sfida VERA, ad aver acceso la passione in un partito dove le polemiche interne , il gabinetto della segreteria, coi soliti noti a indicare o cercare di provocare, coi loro interventi e le continue correzioni di rotta suggerite a Bersani., avevano creato un grigiore infinito. E sì alla foto di Vasto, e no, bisogna strapparla. SI all'alleanza con Casini e col centro moderato, No, alleanza solo a sinistra. Sì all'agenda Monti, strappare l'agenda Monti. Questo era. Renzi ha rotto tutto questo intanto ponendo il problema del rinnovamento, la famosa Rottamazione. Nel Parlamento italiano ci sono persone che siedono alla Camera o al Senato da 20 e anche 30 anni, è ora che si riposino. Ovviamente l'obiezione è trasversale, però lui guardava in casa sua, ai vari D'Alema, Veltroni, Bindi, Marino, Finocchiaro, Turco....E un primo risultato lo ha ottenuto : i primi due, eterni ex amici poi sempre rivali, hanno dichiarato entrambi che non si ricandideranno. Così costringendo anche gli altri a seguirne l'esempio. L'unica che ha ribadito che chiederà l'ennesima proroga allo Statuto è la Bindi, che solo per non vederla più in TV sarebbe da votare Renzi e trascinare al gazebo nonni e nipoti maggiorenni.
Se poi uno avesse qualche minimo dubbio, ecco che a farlo svanire arriva la bocciatura del sindaco di Firenze da parte della Camusso che a Lucia Annunziata dichiara che la "vittoria di Renzi sarebbe un problema". Sarebbe bello procurarglielo.
Invece non andrà così. Renzi non poteva vincere e non vincerà. Confido che Matteo costringa Bersani al ballottaggio , confermando con questo di essere il leader di una componente importante di elettori moderni e non desiderosi dell'usato sicuro promesso dal segretario ma soprattutto distanti dalle posizioni più vetero comuniste del capo della CGIL o di gente come Fassina, Orsini, Landini e compagnia cantando. Ancorché questo accada, se i sondaggi saranno confermati, l'elettorato favorevole al ticket Bersani-Vendola rappresenterebbe il 60% del centro sinistra, una maggioranza chiara, ancorché non bulgara. Comunque , con un'affluenza del genere, con tutte le scomodità e gli orpelli volutamente creati dagli organizzatori delle primarie per favorire il segretario - ci si registra in un posto, si va a votare in un altro, file anche di ore, i "giuramenti di Pontida" di adesione al manifesto del centro sinistra, il certificato negato a volte illegittimamente - il PD avrà l'ennesima iniezione di visibilità mediatica, di propaganda e di sangue vitale e pulsante che manco nei grillini arrabbiati e protestatari. Renzi ha favorito , anzi determinato tutto questo. Ne avrà un riconoscimento una volta battuto ? Rumors della segreteria dicono di sì : non si potrà non tenere conto di uno che, fuori dall'apparato centrale del partito prende oltre 700.000 voti e costringe il segretario al ballottaggio. Sarà sufficiente questo al Gian Burrasca toscano ? Lo vedremo presto. Se , come promesso, battuto non si candiderà né al Parlamento né a qualche poltrona ministeriale, non credo che Renzi si ripresenterà nemmeno come sindaco di Firenze e immaginerà ALTRO. Cosa, lo vedremo.
Riporto il flash di cronaca del Corriere on line che è andato per i gazebo raccogliendo piccoli aneddoti.
Come previsto, Renzi ha attirato al voto gente non di sinistra, che tranquillamente e apertamente lo dichiara affermando di non voler inquinare il voto, ma che proprio ha scelto Renzi. Quello che da sempre va dicendo il mariolo toscano : con lui il centro sinistra prende voti anche nell'elettorato liberale e moderato.
Senza, no. Anche io me lo auguro e lo penso.
Buona Lettura
PRIMARIE CENTRO SINISTRA
«Chi, io di centro sinistra? Ma per piacere… Ho sempre
votato Berlusconi. Solo che mi piace Renzi e mi sono iscritto per votare».
Giuseppe P., 69 anni, confessa di essersi alzato di buon mattino per dare una
spinta al suo nuovo «cavallo politico».
VOTARE GRATIS-Giuseppe ha votato a Venetico Marina, un
piccolo paese sulla fascia tirrenica del Messinese, in Sicilia. Però per
mettere in atto il suo diabolico piano ha dovuto pagare due euro. «Ma quando
mai, nenti ci desi», ribatte ridendo. Come? «Io avevo 20 euro, loro non avevano
resto. Così ho votato gratis!». Riassumendo: Giuseppe ha sempre votato
Berlusconi, non ha mai votato Pd, nessuna autentica adesione ai valori del
centro sinistra, vota Renzi, e non dà alcun aiuto economico per ripagare la macchina
organizzativa. E’ lui, l’infiltrato perfetto.
Seicento chilometri più a Nord. Gazebo di piazza del
Popolo a Roma. «C’è qualche infiltrato del centro destra?». Nessuno risponde.
Poi si avvicina un giovane e svela: «o sarei un grillino». Difficile credere a
un «attivista del Movimento 5 Stelle> che si autodefinisce «grillino». «No,
no, dovete credermi. Sono in coda per frenare Renzi». Chi vota un grillino? «Ma
la Puppato, ovvio». E a malincuore paga i due euro. A due passi una bella
signora di mezza età- «Non ho ancora deciso tra Renzi e Bersani». Le facciamo
notare che mancano tre passi all’urna. «Sì, lo so. Quando avrò la penna in
mano, ci penserà lo Spirito Santo. La verità è che non mi convince nessuno». E
vota alla maniera di Indro Montanelli, turandosi il naso. Poco più in là si
sentono delle urla. E’ il signor Giorgio, 75 anni. Litiga con il presidente di
seggio. «Sono un bersaniano di ferro arrabbiato». Perché? «Mi hanno fatto
firmare, poi mi hanno fatto pagare. Ecco i due euro, gli ho detto. Ora posso
votare? E invece no, devo andare a vicolo degli Amatriciani. Sapete che vi
dico? Che me ne torno a casa e non voto vi dico!».
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