lunedì 26 novembre 2012

JUVE: TRE INDIZI FANNO UNA PROVA. QUI NE ABBIAMO QUATTRO



Se avessimo il DNA di Zeman, o di Moratti o di quelli che ancora dicono che col gol di Muntari il Milan avrebbe vinto lo scorso anno il campionato (strameritato invece dalla Juventus ), staremmo qui a parlare   del rigore che ieri, di fatto, ha dato la vittoria ai rossoneri decretando la seconda sconfitta in questo torneo dei campioni d'Italia. Oltretutto potremmo polemizzare dicendo che se sbagliare è lecito, sbagliare ripensandoci lo è un po' meno. Polemiche favorite da considerazioni come il fatto che il Milan non ha avuto altre clamorose azioni da gol e una brutta Juve ha pur sempre costretto i diavoli nella propria metà campo per buona parte della gara. Insomma, pur giocando male la Signora poteva anche uscire imbattuta senza l'errore di Rizzitelli. Serve ? No, assolutamente. Sarebbe giusto ? Nemmeno, perché la Juventus a sua volta in questo girone di andata ha goduto di qualche svista, come un po' tutte le squadre. Io non so se gli errori a fine stagione si compensino. Si tratta di un vecchio luogo comune che stride un po' con una realtà evidente, e cioè che , più spesso, in dubio pro Rex. Nel dubbio più facile che la decisione favorisca il più forte (il "re"). La chiamavano sudditanza psicologica, poi venne Calciopoli e tutti furono convinti di aver estirpato il MALE, il Grande Vecchio, la Cupola che governava il calcio italiano. Sono passati oltre sei anni da allora e ancora sento i soliti noti, tra dirigenti, allenatori e tifosi, dire le stesse cose di prima. Alcuni con un po' di imbarazzo, un po' memori delle sentenze scritte e proclamate. Altri invece con la faccia di tolla di sempre.
Leggevo l'altro giorno che gli italiani pretendono la VERITA', a patto che sia la LORO. Sottoscrivo senza esitazione.
Siccome non abbiamo il DNA dei personaggi sopra citati , diciamo che siamo contrari alle partite vivisezionate secondo gli episodi, e se uno vuole bene alla propria squadra, oltre ad essere un minimo sportivo, la gare le deve vedere nell'insieme. Così facendo, troviamo confermato quanto onestamente il solito Buffon, ma anche Alessio hanno dichiarato nel post partita : la Juve peggiore del campionato. Purtroppo non sono parole inedite. Si sono sentite anche dopo il match con l'Inter. E certo la squadra non brillò con la Fiorentina, dove finì 0-0 ma con i viola migliori delle zebre.
Ora miei amici di colori, in Penale si è soliti dire che tre indizi fanno una prova e qui ne abbiamo quasi quattro. Alle tre partite citate, concluse con due sconfitte e un pareggio, dobbiamo secondo me aggiungere anche quella (sfortunata) con la Lazio, dove, pur dominando, non siamo andati oltre lo 0-0.
Dunque, facciamo un rapido calcolo, in 4 partite con squadre di "prima fascia" abbiamo rimediato due punti, segnando UN solo gol . Lo scorso anno con queste squadre non avevamo mai perso e anzi più spesso vinto.
La caratteristica anzi della imperiosa Juve di Conte era stata proprio la forza mostrata con le squadre maggiori del campionato, complicandosi semmai la vita con troppi pareggi con formazioni di seconda e anche terza fascia.
Quest'anno sta accadendo il contrario : la Juve vince sempre con le piccole ma con le grandi ha vinto solo con Roma e Napoli. Tenuto conto che la prima si era suicidata, come non è insolita fare anche con squadre meno blasonate, di veramente convincente resta solo il match con gli azzurri di Mazzarri. Su sei confronti un po' poco. Soprattutto, quando le situazioni si ripetono, è utile rifletterci su bene, senza attaccarsi agli alibi, agli "episodi" appunto e cercare di individuare le cause per adottare le possibili soluzioni.
All'inizio di questo campionato scrivemmo ( http://ultimocamerlengo.blogspot.it/2012/09/e-anche-questanno-alla-juve-niente-top.html ) che eravamo dati per favoriti, il che era il riprovare una bella sensazione (scaramanzie doverose a parte ) , ma che qualche perplessità l'avevamo.
In sintesi erano :
1) molti giocatori lo scorso anno ebbero un rendimento straordinario, per tutta o buona parte della stagione. Parlo di Pirlo, eccezionale, ma anche della difesa, con Bonucci ad un certo punto allineato con i più valenti compagni, di Vidal, di Marchisio, di Lichtensteiner e Pepe (dove sono quest'anno ? ). Pirlo è un fuoriclasse, si sa, e quindi si poteva contare in un altro anno alla grande, MA con il problema del maggior numero di gare (Champions) si poteva temere un rendimento meno superlativo. Gli altri, bisognava vedere se era stata vera gloria, o l'annata particolare ed euforica di buoni giocatori per una stagione leoni.
2) La Champions. Si sa che l'impegno infrasettimanale, in una competizione tra l'altro prestigiosa e ambitissima anche per i risvolti economici del procedere in essa (sponsor, premi Uefa, valorizzazione del proprio marchio e dell'organico) , assorbe preziose energie fisiche e anche nervose. Sta accadendo puntualmente. La Juve rullo compressore che si vide quasi sempre lo scorso campionato, quest'anno latita. Gli schemi sono gli stessi ma la loro applicazione non è più la stessa, come si vede dal fatto che sono molti di più, rispetto al passato, i palloni che superano il pressing portato dai bianconeri nelle 3/4 avversaria, il che finisce immancabilmente per mettere in difficoltà il reparto arretrato che si trova diverse volte ad affrontare attaccanti in parità numerica (che non è mai una bella situazione per una difesa, specie poi se gli avversari sono di qualità ). La difesa alta è una bella cosa ma richiede applicazione attenta e pressing vero, se no per i contropiede avversari è una pacchia (Roma docet).
3) La mancanza del famoso Top Player, che poi nella Juve altro non è che un attaccante che la butti dentro senza tante storie. Che manca. Quagliarella è il miglior realizzatore con 6 gol, dietro a El Sharawi (20 anni, 10 gol) , Cavani , Osvaldo, Lamela, Milito Klose . Vucinic, fondamentale per Conte, ne ha fatti due, e lo scorso anno non arrivò alla doppia cifra. Non è una novità per lo slavo, che non ha mai avuto una confidenza  clamorosa con la porta, e che è più apprezzato per le sue qualità tecniche che, nelle giornate buone, creano superiorità numerica (sa saltare l'uomo) e giocate vincenti (assist decisivi). Andrebbe benissimo, accanto ad un giocatore che però segni anche quelli che non fa lui. E invece nella Juve questo non c'è. Oltretutto Quagliarella, che come detto è quello che ha segnato di più e secondo me non a caso (è il più forte del lotto), non è precisamente tra i favoriti dell'allenatore che lo scorso anno gli preferiva Matri, o anche Borriello (che forse quest'anno era meglio tenere piuttosto del pennellone danese che non entra mai o quasi) e questa stagione Giovinco. Il quale a mio avviso si sbatte non poco, fa anche belle giocate (quindi non capisco i fischi) ma anche lui non è una punta "spietata". Ora, è vero che la Juventus resta la squadra che ha segnato finora più gol, però in questo pesa il set col  Pescara ( era Trap che preferiva sei 1-0 che un 6.0 ? Sparagnino , è vero, però tra i due estremi facile scegliere il primo no ? ) e comunque , lo abbiamo visto, in quattro sfide importanti ne ha fatto uno solo (pure irregolare...meno male che abbiamo perso se no chi lo sentiva Moratti ??? ). Già lo scorso anno questa cosa si era vista : la Juve concretizzava poco rispetto alla mole di gioco creato. Oggi questo problema tende ad accentuarsi in determinate partite, visto che la squadra non riesce nemmeno più a dominare i match come faceva nel passato. In questi casi, uno che se gli dai due palloni di cui uno sporco, magari un gol te lo fa, sarebbe determinante. Alla Juve lo sanno benissimo e sospetto fortemente che dei cinque attaccanti, ben quattro a gennaio saranno disponibili per arrivare a una punta più incisiva. Il più probabile sulla soglia di uscita temo sia proprio Quagliarella, che a me piace, ma come detto, meno al Mister. E poi è quello che sicuramente ha più mercato.
Queste cose le scrissi in estate, e purtroppo si stanno confermando. Quello che non immaginavo, sono le molte false partenze nelle singole partite. Spesso, nel primo tempo, la Juve gioca a tre cilindri, forse sperando di trovare comunque il gol che metta la partita in discesa senza sudare troppo, senza ogni volta dover mettere ettolitri di sudore sul campo. Comprensibile. Ma NON avviene. E così poi ci si ritrova con l'affanno di segnare avendo 45 e non più 90 minuti a disposizione. Senza contare che il gioco di Conte, a tre cilindri, NON funziona.
Ecco, io credo che queste sono le cose sulle quali riflettere piuttosto che stare lì a gridare "Rizzoli cornuto".
Magari lo è pure, ce ne sono tanti ormai...però, parafrasando De Gregori,  non è da "questi particolari che si giudica un arbitro" e, aggiungerei, nemmeno una squadra.
La Juve deve ritrovare brillantezza , protagonisti (specie sulla destra, dove si alternano in tanti senza trovare la spinta dell'anno dello scudetto) e CONTINUITA'.
Tra 15 giorni ritroverà il suo conducator in panchina. Sarà un bene, ma non sarà, da solo, sufficiente per confermarsi Campioni.




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