venerdì 23 novembre 2012

"CARA STASERA CUCINO IO...." E L'ORRORE FINISCE IN TAVOLA

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Potrebbe essere lo spunto per un film dei fratelli Cohen,  che amano l'horror in chiave comica. Magari anche un po' Tarantino, ma più i primi. In effetti la storia è orribile , l'omicidio di una donna....però nella sua allucinazione una macabra vena comica la cosa ce l'ha : i pezzi di lei in pentola, a cuocere. E' successo in California, il sospettato ovviamente è il marito, che nega e mentre la polizia scopriva il raccapricciante delitto, stava tranquillamente a prendersi una birra al pub. La coppia era anziana, 73 anni lei , quasi 70 lui...ed era "strana". Ora che ci penso, anche in Italia ci fu un film dove si raccontava dell'amore morboso di una coppia, Castellitto e la bella Francesca Dellera che finiva con lui che, per eternare il suo possesso dell'amata, finiva per mangiarsela, conservando i suoi pezzi nel frigo. Era un film di Ferreri (La Carne ) ,  mica Dario Argento !
Insomma la notizia , (riportata da Federica Seneghini sul Corriere on line) confesso, mi ha incuriosito e un sorriso, lo ammetto, me l'ha strappato, forse perché appunto, mi è sembrata così inverosimile...
Chissà a voi che effetto fa...



 Fatta a pezzi e messa in pentola

La casetta della famiglia Hengl a Oceanside

 Le pentole sul fuoco e i fornelli accesi. L'atmosfera calda e accogliente di una casa (qualunque) della California che si prepara a mettersi a tavola, in un giorno come tanti. Ma l'agente della polizia di San Diego che venerdì scorso ha sbirciato attraverso le finestre del bungalow della famiglia Hengl ha scoperto, ben presto, che sul fuoco non stava cuocendo un tacchino per il giorno del Ringraziamento, ma resti umani.
RESTI UMANI E LAME - Non ci è voluto molto tempo per identificare la vittima: Anna Faris, 73 anni, la padrona di casa. Il corpo in cottura, la testa in freezer, accuratamente riposta in un sacchetto di plastica. «Ma abbiamo trovato resti umani sparsi per tutta la casa», ha detto il vice procuratore distrettuale Khaterine Flaherty. Sulla scena del delitto non mancavano attrezzi degni di un Hannibal Lecter d'altri tempi: un tritacarne, un coltello per disossare e lame di vario tipo. In bagno, un tagliere e una sega. Tutto pronto per un banchetto, sembrerebbe.

ODORE - Che qualcosa non andasse per il verso giusto in quella casetta di appena due stanze di Oceanside i vicini l'avevano capito dall'odore: forte, troppo forte. Così intenso da sentirsi fin dalla strada. «Quando qualcuno ha piazzato un ventilatore su una finestra di casa Hengl, la puzza si è fatta letteralmente insopportabile», ha dichiarato Erick Chavez, un vicino di casa, al quotidiano locale «U-T San Diego». Il tanfo si è sentito per oltre 10 giorni. «Circa due settimane fa qualcuno ha sentito anche il rumore di una sega elettrica provenire dalla stanza da letto dei due anziani coniugi», ha riferito qualcun'altro. Alla fine la decisione è stata unanime: chiamare la polizia.

UNA COPPIA «STRANA» - Ora il primo indiziato dell’omicidio è il marito della vittima, il 68enne Frederick Hengl. Un volto noto nel quartiere: spesso andava in giro vestito da donna. Anche la moglie non passava inosservata: passeggiava con i pantaloni abbassati fino alle caviglie, un coltellaccio da macellaio in mano, farneticando cose tipo: «Dio vi colpirà». La polizia l'ha trovata a pezzi nella sua casa, mentre il marito se ne stava in un bar del quartiere a sorseggiare una birra tranquillamente. Ora è accusato di omicidio di primo grado, crudeltà premeditata e accanimento contro la donna e i suoi resti. Rischia 25 anni di carcere, ma nega ogni accusa. In attesa di ulteriori accertamenti, il signor Hengl resta in carcere (con una cauzione di oltre 5 milioni di dollari). «È abbattuto e sotto choc», dice il suo legale

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