UN TEMPO AL PD LA PENSAVANO COSì |
Visto lo scherzetto di Rutelli, e la quota del 42,5% per far scattare il premio di maggioranza, il PD ha fatto scattare gli alti lai dei suoi organi di stampa. Ohi, ci fosse un giornalista o sedicente tale che gli domandi se loro ritengono politicamente e democraticamente accettabile lo scenario per il quale con un quarto o un quinto dell'elettorato una coalizione si porti via il 55% dei seggi !?!?!?
Si riempiono la bocca con la parola "Governabilità" . loro che bocciarono come Legge Truffa un premio che scattava al 50,1% dei voti !!! (che infatti la DC non raggiunse, essendo così alto), e che per 7 anni hanno distrutto gli zebedei con la legge Porcata, e che adesso, sottobanco, difendono in tutti i modi, bocciando qualsiasi proposta che non tenga conto che LORO devono vincere e avere la MAGGIORANZA. Siccome questa sicurezza gliela dà SOLO il Porcellum, ecco bello che spiegata la "flanella" del PD.
Così oggi Stefano Menichini, che scrive su EUROPA, quotidiano progressista liberal dei democratici, alza il suo lamento.
Riporto il suo articolo e poi il mio commento
Buona Lettura
“Il premio di minoranza” di Stefano Menichini da Europa del
7 novembre 2012
Montano la rabbia e la frustrazione nel Pd mentre si
materializza lo spettro di un altro 2005, un altro accordo su una legge
elettorale fatta su misura per danneggiare il centrosinistra.
Ci sono motivi politici e tecnici per respingere la
soluzione votata ieri in senato. Sul versante tecnico, Roberto D’Alimonte
segnala l’eccesso della soglia del 42,5 per cento per il premio di maggioranza.
Sul piano politico torna il dubbio, molto presente nel Pd,
sull’affidabilità di Casini. Il tema è noto: l’Udc è più che disposta a
sostenere un governo coi democratici; a patto però di limitarne la forza e di
tenere aperta la porta a ogni interlocuzione a destra (Berlusconi escluso). La
reiterata citazione di un Monti bis è solo la metafora di un disegno che
colloca comunque Casini al centro di ogni quadro politico.
Nel tornare a far blocco con Pdl e Lega, l’Udc sa di
provocare pesantemente Bersani. È il preavviso di quanto sarà aspra la strada
per palazzo Chigi. Purtroppo però per il Pd è anche lo scotto da pagare a una
dimensione elettorale e a una politica delle alleanze entrambe insufficienti a
ottenere ciò che si rivendica come un diritto: il governo, un governo
pienamente politico non delegato a figure tecniche né frutto di coalizioni
innaturali.
È comunque insopportabile che le regole del gioco siano
definite da partiti che tuttora possono fare maggioranza in parlamento, ma nel
paese valgono tutti insieme il 20 per cento: praticamente stanno assegnandosi
un premio di minoranza. Nessuno a cominciare dal capo dello stato, severo ed
esigente in materia di riforma elettorale, può trascurare questo aspetto.
Napolitano giocherà un ruolo decisivo nei passaggi di questa
vicenda, tutt’altro che chiusa. Lui per primo sa che con la logica di
esclusione praticata ieri si fila diritti verso le urne a cavallo del
Porcellum.
Premesso che apprezzo
Stefano Menichini, che ho scoperto tramite Quinto Stato, il bel Blog di Giovanni Taurasi, qualche obiezione :
1) UDC, Lega e PDL rappresentano, secondo i sondaggi , oltre
il 25% dei voti, e non il 20. Posso essere d’accordo che sono comunque pochi ma
non è che il 30% scarso del PD rappresenti una maggioranza chissà quale (senza
contare che oggi nelle intenzioni di voto il PD si avvale dell’effetto primarie
: quanti “renziani” voteranno PD con Bersani candidato ? Io e tanti come me no
per esempio.
2) Il 42,5% è considerato un tetto troppo alto. A parte che
è un risultato raggiungibile con una coalizione, e quindi la foto di Vasto lo
sfiora…col 38 – 39 % circa ( PDL + LEGA raggiunsero nel 2008 il 48% dei voti e
con una affluenza del 78% che oggi è un MIRAGGIO ! Allora ? ). Ed escludiamo
che la sinistra considerò Legge TRUFFA quella per la quale il premio di maggioranza
scattava al 50,1% !!! Qual’è per il PD una quota minima accettabile ? il 40% ?
O addirittura MENO ?? Consideriamo oltretutto che oggi, con un 35% di
dichiarato astensionismo e di un 20% e passa ancora di indecisi che alla fine
potrebbero NON votare, il 40% dei voti corrisponderebbero al 20%
dell’elettorato. Che ne pensa Menichini di un simile risultato , da un punto di
vista POLITICO, DEMOCRATICO, e non meramente regolamentare ( se le legge
elettorale rimane questa, così è ) ?
3) La Corte Costituzionale, che pure piace tanto alla
sinistra perché maggiormente composta da giudici scelti tra le proprie fila
(anche questa è anomalia da correggere) , ha esortato da tempo a correggere la
legge attuale proprio per questo problema di possibile deficit rappresentativo.
La Governabilità è un VALORE, e io sono pienamente d’accordo, per cui, a
differenza di quello che certa sinistra sosteneva ai tempi – anche recenti – un
premio di maggioranza è utile. Ma non IN OGNI CASO. “Guai ai Vinti” risale a
Brenno, non è un buon precedente.
4) Potrebbe essere un buon sistema, per ovviare alla
frammentazione elettorale, il doppio turno, come avviene nei Comuni. Mi sembra
un buon compromesso . Ma un accordo su questo non si raggiunge perché , se non
ho capito male, il centro destra acconsentirebbe a questa soluzione SOLO a
fronte di un sistema presidenziale alla Francese, e la Sinistra (che pure
Hollande lo sbandiera tanto) non lo vuole. In questo ovviamente può contare
sull’UDC, che è buona quando guarda al PD e cattiva se fa il contrario…
5) Infine Menichini prevede che , di questo passo, con veti
reciproci, una legge elettorale nuova non la si farà e si voterà col Porcellum.
Beh? Non è contento ? E’ quello che il PD vuole, OGGI, dopo aver demonizzato la
PORCATA per 7 anni 7. Ma l’ipocrisia in politica è la regola no ? Certo, se i
sondaggi cambiassero, se la discesa in campo di un leader di centro destra che
sdoganasse i voti dei moderati-liberali oggi fuggiti dal PDL e rifugiati
nell’astensione, o nei Grillini, portasse ad un mutamento delle proiezioni
delle intenzioni di voto, sono CERTISSIMO che il Porcellum tornerebbe ad essere
il sistema INACCETTABILE che per la sinistra è stato fin dall’origine.
QUESTI INVECE SOGNANO IL PROPORZIONALE PURO SENZA SBARRAMENTI |
QUINTO STATO
RispondiEliminaIl PD NON VUOLE il Porcellum, ma certamente non è disposto a votare modifiche che rendano un superPorcellum. Da sempre il Pd chiede due cose semplici ed utili al Pasese: 1) garantire governabilità e alleanze chiare epr gli elettori 2) quando si conoscono i risultati deve essere chiaro chi ha vinto… per evitare la palude dell’indistinto.
Perdonami Giovanni ma questa è una risposta da TG. Che non entra nel merito di nessuna delle obiezioni fatte. Anche a me sta bene un sistema che designi subito il vincitore e che favorisca la governabilità . Ma in concreto ? In Inghilterra, dove pure c’è l’uninominale maggioritario, alla fine senza i liberali non si poteva governare, quindi o accordo con loro o nuove elezioni. Hanno trovato l’accordo. In Grecia idem, dove il premio di maggioranza c’è ma non tale da sconvolgere il voto popolare. Insomma NON basta vincere, è necessario anche un consenso adeguato. E se NON lo si raggiunge col voto, Giovanni, allora o si fanno alleanze, compromessi governativi – come è SEMPRE avvenuto nella non rimpianta Prima Repubblica . a cui invece sono affezionati i piccoli partiti – oppure si rivota. Il “sistemare” la mancanza di consenso con un artificio regolamentare non è una cosa buona per la democrazia e SU QUESTO vorrei una tua riflessione. Perché tra l’altro impedisce alle forze politiche di capire se sono sulla strada giusta o no. Se il PD, nonostante la crisi totale del centrodestra, la recessione economica esplosa sotto Berlusconi e proseguita con Monti, non arriva al 30% (non ti affezionare agli ultimi sondaggi : sono, secondo gli stessi sondaggisti, effetto delle primarie e di Renzi, Vedremo se DOPO, Renzi battuto, resteranno gli stessi ), forse che qualche domanda se la deve porre per provare a CAPIRE ed allargare il consenso elettorale ? E se avesse ragione Renzi che un PD meno rivolto a sinistra potrebbe da solo arrivare al 40% dei voti ? Prova a pensarci. Quinto Stato è Blog troppo intelligente per limitarsi a commenti buoni per Alessandra Moretti nei due minuti del TG della sera.
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