Dunque, mettiamo i soliti nomi inventati. Lui lo chiameremo Andrea, e lei Maria.
Si conoscono da giovani, e dopo qualche anno di fidanzamento , si sposano. Dopo 15 anni di matrimonio uno dei due si stanca.
Fin qui siamo nella piena banalità. Statisticamente, la crisi si realizza secondo la tempistica della coppia italiana media : superati da poco i quaranta, e i 14 anni di matrimonio.
Altrettanto consueto è che a stancarsi sia uno dei due, il che non si capisce bene visto che l'arco temporale è lo stesso....Però c'è sempre qualcuno che fa l'errore di investire TROPPO nell'altro per cui, se anche le cose si fanno grigie, il lasciarsi non è MAI un'opzione percorribile. E non sempre questo accade per Amore, per buoni sentimenti, ma per scarsa o nulla autonomia, emotiva quando non anche economica.
Fin qui comunque siamo nell'ambito delle cose che accadono, e anche spesso ( le separazioni in Italia riguardano ormai quasi una coppia su tre , che è sempre meno del Nord Europa e gli USA dove da tempo si è superato il 50% ) . E' triste, c'è sempre chi ci soffre, e tanto. Però così è, nel civile occidente.
Il problema è nel MODO. Sì perché se è vero , come diceva il saggio Tom Cruise in un film nemmeno famoso, che "le storie finiscono male se no non finirebbero" , è anche vero che non si dovrebbero varcare certi limiti. Invece, nella storia di Andrea e Maria, questo non avviene.
Inizialmente lui nemmeno è così certo sul da farsi. Avverte questa sua crescente insofferenza, e per distrarsi scopre Internet, e FB. Il Social Network ha vari usi e tra questi non è infrequente quello di destinarlo a propiziare nuove conoscenze ma anche nuovi incontri. All'inizio Andrea si limita a giocare, chiede amicizie a destra e manca, propiziate dalle foto, quando ci sono. Scopre di avere un vero talento per il flirt via web e mette su una ranch di almeno una decina di "amiche" lusingate dal suo interesse. Maria capisce qualcosa ma non dà peso...un po' di distrazione virtuale....gigioneggiare su FB...in fondo non sono peccati mortali.
Avrebbe ragione, se non fossero sintomi del disamoramento che invece si rivelerà conclamato.
Andrea passa dalla chat alle uscite, e dopo 20 anni (tra fidanzamento e matrimonio ) scopre che è FACILE.
Non credo di dover spiegare cosa. La novità lo euforizza. Scopre che è vero che la vita ricomincia a 40 anni, e che fuori di casa c'è un esercito di donne separate, ma anche mai sposate, che novelle Diogene, cercano disperate con la lampada l'UOMO (magari il filosofo del cinismo aveva altri motivi alla base della sua ricerca ma non sottilizziamo ). Maria vede che le cose stanno prendendo una brutta piega ma spera che il tornato giovanotto si sfoghi un po' ma non rinunci ad una compagna in fondo così liberale e comprensiva.
I fatti sembrerebbero darle ragione. Andrea rivendica spazi di libertà sempre maggiori ma non parla mai di separarsi, anzi, anche lui forse è convinto che questa cosa è una vacanza, che vuole godersi il più che può, ma non rinuncerà a Maria, a patto che lei sia brava e paziente.
Questo però , se potrebbe essere gestito nel dubbio-speranza che i flirt siano superficiali , diventa difficile da portare avanti quando si ha la certezza del tradimento.
Perdonare si può (quante volte !!! ) , ma a condizione che le cose si normalizzino, magari su nuove basi, correggendo errori che col tempo, la pigrizia, il dare le cose per scontate, vengono spesso commessi.
La realtà è diversa : Andrea non lo sa, ma dentro di lui il Rubicone è varcato.
Se ne accorge quando , passando di fiore in fiore, finisce su una corolla diversa, che lo cattura....
Anche qui, direte, nulla di nuovo : crisi, disamoramento, nuovo amore.
Cosa c'è che non va , a parte il dispiacere per chi resta dietro ? Il fatto che non ci sia DISPIACERE.
ANDREA è preso e felice dalla sua nuova storia e pretende che tutto il suo entourage lo sia : gli è capitato una cosa meravigliosa ! Riinnamorarsi a 40 anni....Ok, ma possibile che non dico un senso di colpa ( di cosa ? la vita è così, la vogliamo così, quindi niente moralismi su questo ) ma un qualche DISPIACERE, un pensiero dolente per chi soffre come un cane perché non gli è successa sta cosa miracolosa (??) che è toccata a te ?
Possibile che VENTI ANNI, non venti settimane o venti mesi, ANNI, passati insieme siano cancellati così ?
Fino a dove arriva l'Egoismo umano ??? Oh, tutto questo Andrea se lo vive "in costanza di matrimonio". I due non si sono separati. Finalmente lui le ha detto che questa ormai è la situazione , ma oltre non va. Tanto, che gli importa ? Fa quello che vuole. Invece non è esattamente così. La LEGGE questa cosa NON l'ammette. Non puoi mancare di rispetto alla persona che è ancora tua moglie, comportandoti come se la separazione fosse già avvenuta (e qualche giudice afferma che anche DOPO, quantomeno la discrezione è dovuta ) , e al di là dell'addebito, sono ormai diverse le condanne dei coniugi che con condotte esattamente identiche a quelle di Andrea recano mortificazione al coniuge, provocando sofferenza psichica e morale che se sfocia in malattia, danno alla salute, va risarcita.
E trovo GIUSTO che sia così.
E qui non ci sono alibi di comportamenti chissà quali...Maria è stata compagna ordinaria, senza eccellenze ma senza torti. Il disamoramento può capitare sempre, anche semplicemente per il tempo che passa (anzi, spesso è la prima causa ) , e non c'è rimedio. Non c'è bisogno di discolparsi dando colpe all'altro/a.
Insomma, avete capito il mio punto di vista : Andrea non è responsabile di non amare più Maria,. ma della condotta successiva a quando lo capisce.
Ma poi, che persona è quella in grado di ignorare completamente il dolore di qualcuno che hai scelto di avere accanto per 20 anni ?? Possibile che con l'amore sia sparito di colpo anche l'affetto, e con esso il cordoglio per lo stare male dell'altro ?
Parliamoci chiaro, per Maria cambierebbe assai poco, anzi forse nulla. Per lei il dramma è che Andrea non voglia stare più con lei. Ed è inutile, anche se inevitabile, il tormentarsi con i perché e i "dove ho sbagliato ?".
Però questo "non voltarsi indietro" , vivere il proprio esaltato presente come se null'altro conti e sia contato...questo non è bello da vedere.
Se mi fosse chiesto di difendere Andrea, osserverei se questo egoismo così tracimante ha riverberi nelle condizioni della separazione. Non è detto che le due cose vadano insieme. Però, se così fosse, io non accetterei quella difesa.
A 50 anni finalmente me lo posso permettere di dire "no, non intendo assisterla" (già capitato, ed è una soddisfazione che manco Mastercard! )
Magari leggendo queste righe Andrea si fermerà un momento, troverà, nella sua corsa folle di questa nuova vita, il tempo per riflettere un attimo, e cambiare rotta.
Che NON è tornare con Maria, perché non sarebbe giusto. Non è che l'infelicità in due migliori quella di uno (anche se quest'ultimo lo pensa, eccome !!) . Ma quella di procedere per la propria strada, facendo ciò che si è deciso di fare, mettendo ORDINE. Da questo punto, Maria avrà toccato il fondo del suo calvario e, anche se non se ne accorgerà, inizierà lentissimamente a risalire (succede quasi sempre, quando si finisce di sperare inutilmente) . E Andrea magari si accorgerà che si può continuare a voler bene, anche se non si ama più.
E questo voler bene porterà ad evitare tutta una serie di leggerezze e mortificazioni che in questo tempo potevano essere evitate.
Sbagliare capita. Correggersi si può.
L'amore può finire, ma il rispetto è dovuto anche dopo.
RispondiEliminaE' il parere migliore che abbia letto sul tema.
Bravo! Scritto benissimo. UNCLE
RispondiEliminaALESSANDRO
RispondiEliminaComplimenti avvocato: il tuo pezzo migliore !
XANDER SACCHETTI
RispondiEliminaHa torto lui a prescindere, non solo dal punto di vista legale. Certe cose andrebbero dette prima, non dopo.
GIUDITTA
RispondiEliminaXander quando trovi uno/a che "le cose le dice prima di farle" mi telefoni eh... il problema è il coraggio della separazione, arrivati a un certo punto... anche a tutela della parte lesa... DIGNITA' diciamo va... un minimo di dignità per se stessi e perchi sta male davvero...
MONICA
RispondiEliminaa cosa peggiore che capita quasi sempre e' che manca il coraggio di prendere una decisione e questo riduce a brandelli anche l'affetto che potrebbe restare perche' per vigliaccheria non si hanno esitazioni nel calpestare la dignita' propria e dell'altra persona....
GIUDITTA
RispondiEliminaa prescindere dal fatto che Andrea non lo abbia detto prima... quello capita purtroppo. Dunque il torto GRAVE deriva dal COME Andrea si comporta DOPO con Maria... credo che il Camerlengo sia stato assolutamente esaustivo nel descrivere una situazione non anomala, ma a dir poco molto MAL GESTITA umanamente, assai poco rispettosa di quel povero altro che bene o male da 20 anni crede (ha fatto molto male a crederci) in una persona... capisco l'euforia per la nuova ennesima corolla ma a maggior ragione, se di avventura non si tratta questa volta, meglio chiudere in modo chiaro... almeno ora...
GIUSEPPE
RispondiEliminaNon conosco i personaggi della tua storia, ma essendo stato criticato per comportamenti simili mi sento di risponderti .... Vero,il comportamento di Andrea e' assolutamente condannabile, quasi nauseante anche per chi non ha mai letto una favola o visto un film d'amore;
più riprovevole anche di Alfie( nel suo famoso monologo, in quanto lui single )..
Però, credo ancor di più che vadano considerati altri aspetti, senza voler giustificare il personaggio.
Spesso il vissuto ti porta ad avere rimorsi anche quando non dovresti averne, a pentirti anche di ciò che non hai fatto, ritieni giusto vivere la tua vita per la felicità altrui e non per la tua ; arriva pero' un momento, sicuramente SCELLERATO, dove vedi un mondo diverso e del quale devi farne assolutamente parte, e' il tuo, non puoi evitarlo. Un mondo che inizia a girare sull' "IO" .
In questo mondo non ti preoccupi di quelle persone che stanno soffrendo, anche se sai che sarai definito cinico, bastardo, egoista, stronzo o marcio, l 'unica cosa che vedi e' l'io, il resto e' solo un contorno e come tale le tratti.
Non è più una tua preoccupazione , sai di aver dato già tanto. Riesci ad essere consapevole del tuo cinismo ed inconsapevole della sofferenza che crei o forse un inerte consapevole.
Avendo aderito entrambi alle parole di Edipo "la vita e mia e ne sono responsabile", non mi sento di criticare Andrea, i tempi e i modi non credo che moralmente e materialmente avrebbero alleviato le sofferenze di Maria. Inoltre penso che fb sia un mezzo, per quello che uno posta, di soggettiva interpretazione. Sicuramente da evitare in situazioni delicate, come prossime separazioni, ma la stessa cosa vale per i portieri, gli amici, i parenti ecc.. equivale quasi a non vivere, quindi che senso ha una separazione o un cambiamento se non vivi; oppure credi che la definizione legale della situazione , porterà Maria a non soffrire se Andrea dovesse incontrare una donna e fare un figlio, oppure dira'...ma si in fondo si e' comportato bene, mi ha rispettato non mi ha offeso, non ha leso la mia persona; no , non credo, credo piuttosto che a quel punto sarà doppiamente condannabile. In più da cattolico praticante ( o almeno mi ritenevo tale) credo che l'offesa più grande sia nel mancato rispetto di un atto indissolubile, o tale doveva essere, nei confronti di un altro.
Giuditta...... Pensi veramente che Andrea rispetterà quell'ennesima ed euforica COROLLA?Per quello che ho letto di lui, non penso.
Sante le parole rivolte a simil uomini......"tu nn sai cos'e' l'amore sei solo un piccolo uomo egoista ke raccogliera' quello ke ha seminato "...
Credo sempre più nella frase di Oscar wilde Quando si è innamorati, si comincia sempre con l'ingannare se stessi e si finisce sempre con l'ingannare gli altri. Questo è ciò che il mondo chiama una 'storia d'amore'.
Ciao ste .... Ciao cognato
La difesa di Andrea , ben scritta (oltretutto senza polemica e con apprezzabile garbo, cosa che non sempre avviene, anche su FB ) , da Giuseppe, ricorda un passo, da me già citato, di un bel libro di Scott. Turow. E' un dialogo, pensa Giuseppe, tra due cognati ! Il primo rimprovera pacatamente, senza toni aspri, una serie di comportamenti del secondo, svoltisi lungo una vita. e dove l'egoismo, l'assoluto centro su di sé, sono i sentimenti caratterizzanti. L' "accusato" ascolta in silenzio. I due passeggiano affiancati in un bosco, e il cognato, nell'ascoltare la reprimenda (ripeto, pacata nei toni ancorché non nei contenuti ) assente ogni tanto con la testa, a dire "sì, è tutto vero". Alla fine, quando l'altro ha smesso di parlare, gli domanda, anche lui quasi sottovoce : "Sai perché un cane si lecca le palle ?" L'altro, sorpreso da una simile domanda, gli risponde ovviamente di no. E lui "Perché lo può fare".
EliminaAndrea sembra dire questo : "avete tutti ragione, mi sono e mi sto comportando male, ma in questo momento questo mi sento di fare e siccome POSSO, lo faccio". E' una scelta, ed è la sua vita, Andrea ne è responsabile. Pero gli altri giudicano. Inutile illudersi su questo. SEMPRE. E oggi la condanna è del "pubblico", anche quello familiare, domani potrà essere quella della LEGGE. Anche in quel caso, Andrea dovrà mostrarsi responsabile.
Giuseppe è cultore, come me, di frasi "emozionanti", o che comunque trova significative . Ebbene ce n'è una che è molto semplice, che infatti fa parte del cuore del popolo. Ci sono situazioni in cui non ci sarà probabilmente un lieto fine, perché i cerchi non si quadrano. L'ho scritto : Maria non starebbe meglio se Andrea fosse stato (fosse) più rispettoso e più affettuoso. Anzi, forse starebbe anche peggio. Ma il punto non è questo (anche perché Andrea segue il suo egoismo non certo dicendo a se stesso : faccio il "bastardo" perché così per Maria sarà meglio ) . E si traduce in questo motto : FA CIO' CHE DEVI, ACCADA CHE PUO' "
Last but not least : Andrea, si legge bene nella Storia, NON inizia a comportarsi male quando s'innamora. Lo fa da PRIMA . Quindi anche per gli appassionati del romanticismo a tutti i costi (io evidentemente NON ne faccio parte ) , questo alibi NON regge. L'egoismo aveva tracimato al momento del disamoramento, senza bisogna dell'avvento del nuovo AMMORE. Che oltretutto, personalmente, ma è solo mio cinismo personale, a 20 anni è bello, a 30 è ottimo dopo i 40 e passa, in questi termini adolescenziali, fa ridere.
GIUSEPPE
RispondiEliminanon so la situazione economica di Andrea, posso però dirti che nel mio caso, mai e poi mai dopo un rapporto matrimoniale, di qualsiasi durata esso sia, permetterei che la mia ex moglie avesse delle difficoltà economiche. Sicuramente tutto questo è dovuto anche al fatto di potermelo permettere.....ecco perchè, come ben sai, il mio comportamento è stato molto simile a quello di Andrea...onestamente non mi preoccupa una causa con addebito, anche se non lo fosse la riterrei tale ...
MARIA RITA
RispondiEliminaConcordo, certe cose si fanno prima e lo dico non per giudicare (ognuno della propria vita privata fa ciò che vuole) ma perchè l'ho fatto e per ben due volte nella mia vita e non lo dico con orgoglio visti i problemi che comunque ho creato e continuo ancora a creare alle persone a me più care (le mie figlie) ma credo come dice Giuditta che si tratti di dignità ed anche di un pizzico di onestà intellettuale verso se stessi
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RispondiEliminaMARIA
RispondiEliminaStoria triste quanto ordinaria , anche nelle modalità e nella sofferenza . Purtroppo sono sempre più diffusi epiloghi di questo tipo , causati da una leggerezza sfrenata, tutta concentrata su se stessi e sul proprio benessere , a tutti i costi, io credo, che però porta al totale disprezzo dei sentimenti e della condizione dell'altro, calpestandone senza alcun rispetto la dignità
ALDO ZUECH
RispondiElimina... tutti tutti i giorni non riesco a leggerti, qualche impegno o inciampo dell'età, ma quanto ti leggo volentieri!!!
Non lo dire a nessuno!
SILVIA
RispondiElimina"Gentile Avvocato,leggo senza stanchezza la Sua e la Vostra Critica quotidiana, puntuale,reale, rivolta spesso a ogni schieramento,che condivido.
Non penso di essere sola oggi , stanca di non trovare "ancore mentali",nel desiderare anche Vostre proposte di valori etici attuali e proposte di filosofie di pensiero che ci diano la possibilità di ricominciare, e di mantenere il compito del battersi per la sopravvivenza della specie umana. Grazie Silvia "
RAFFAELLA
RispondiEliminaBello... Piu' di sempre!!! Ma il cinico Camerlengo dov'e' finito?!? Che avesse in fondo in fondo un'anima?!?