martedì 1 gennaio 2013

ITALIANI NON C'è UNA LIRA : CAPODANNO A CASA PER 18 MILIONI



Mentana potrà anche essere poco simpatico, a me per esempio, con la sua aria da maestrino sapientone, però bisogna ammettere che è un bravo giornalista, un osservatore attento della società e dice spesso cose condivisibili ancorché a volte indigeste.
In questo caso, si è limitato a dire che 18 milioni di italiani davanti alla tv la sera di Capodanno sono la prova provata che gli italiani, per la stragrande maggioranza, i soldi li hanno FINITI !!
E quindi se ne stanno a casa.
Personalmente, se si riesce a mettere su una compagnia discreta di familiari e amici cari con cui salutare il nuovo anno, mi sembra la dimensione ottimale, ma io ho 50 anni...capisco bene che per i giovani sia diverso. Ma i soldi sono finiti anche per loro ( o per il loro genitori....) per cui meglio il cenone e il brindisi a casa...e poi semmai a ballare nelle piazze, che sono GRATIS.
Ecco il servizio di cronaca del Corriere on line con i significativi dati auditel





A MEZZANOTTE RAIUNO HA SUPERATO IL 62% DI SHARE

A Capodanno tutti davanti 

alla televisione
Mentana: «Segno della crisi, più 

dei dati Istat»

Quasi diciotto milioni di italiani hanno

 seguito il prime time delle reti televisive 

nazionali: record degli ultimi quindici anni

MILANO - Quasi diciotto milioni: tanti sono gli italiani che la sera del 31 dicembre guardavano la televisione. Sarà per interesse, sarà per brindare all'ora giusta, fatto sta che tanti connazionali hanno festeggiato l'ultimo dell'anno a casa. Ed è un record: negli ultimi 15 anni non era mai successo che tante persone trascorressero la serata dell'ultimo dell'anno davanti alla tv.
MENTANA - Un segno della crisi? La risposta è affermativa secondo Enrico Mentana, direttore del Tg La7, che ha twittato: «Non dovrei dirlo io, ma che il 31 dicembre in tv abbia avuto il massimo ascolto degli ultimi 15 anni racconta la crisi più di un dato Istat». Il riferimento è proprio ai quasi 18 milioni di telespettatori (per la precisione 17.936.000, dato Auditel) che hanno seguito tutta la fascia del prime time (20.30-22.30) dell'intera offerta televisiva nazionale: un record, come scritto sempre su Twitter da Marcello Ciannamea, direttore palinsesto Rai («Platea televisiva record in fascia prime time: 17.936.000 spettatori. La più alta degli ultimi 15 anni!!!»).
I NUMERI - Grande successo per il programma di Raiuno "L'anno che verrà" diretto da Carlo Conti, che a mezzanotte ha totalizzato 11 milioni 262mila telespettatori, pari al 62.37% di share. Buona anche la media: 6 milioni 475mila telespettatori (37.35%) nella prima parte e 4 milioni 233mila (41.86%) nella seconda. Il messaggio di fine anno del presidente Napolitano ha sfiorato i 10 milioni di spettatori.
TUTTI A CASA - Un dato, quello del Capodanno della crisi, confermato anche da un'analisi di Coldiretti-Swg, secondo cui oltre sette italiani su dieci (il 71%) hanno trascorso a casa la sera del 31, divisi tra chi ha preferito organizzare una festa nella propria abitazione (40%) e chi è stato invitato da amici o parenti (31%). Gli italiani hanno speso per la tavola quasi 2 miliardi di euro, il 3% in meno rispetto allo scorso anno. Sono stati stappati 80 milioni di bottiglie di spumante, per una spesa complessiva di 600 milioni di euro e sono stati consumati 6 milioni di chili di cotechini e zamponi, con un aumento dell'8 per cento rispetto all'anno scorso, serviti assieme a 10 milioni di chili di lenticchie. Addirittura cento milioni - spiega la Coldiretti - i chili di panettoni e pandori consumati nelle feste di fine anno.
MADE IN ITALY - Secondo la Cia-Confederazione italiana agricoltori, la crisi ha portato cambiamenti anche sulla tavola: al bando le mode "esterofile" come caviale e foie gras, si riaffermano i piatti della tradizione, dal cotechino alla polenta, dai carciofi allo spumante. Gli italiani hanno festeggiato l'arrivo del nuovo anno con un menu "made in Italy", con prodotti locali. La spesa destinata al cenone è stata tra i 20 e 25 euro a persona.

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