lunedì 14 gennaio 2013

LA PROCURA IMPUGNA LA SENTENZA DI RIGNANO : PROVACI ANCORA SAM


Avevo sperato che dopo gli schiaffoni presi sia durante il processo, con le severe motivazioni dei provvedimenti di diniego delle misure cautelari richieste contro gli imputati, pronunciate dal  Tribunale del Riesame, e poi dalla Corte di Cassazione, che poi in sede di Sentenza di assoluzione, quelli della Procura di Tivoli si rassegnassero e non proponessero appello avverso quest'ultima. Vana speranza. Ancorché i pozzi delle prove siano ormai irrimediabilmente inquinati e quindi nessuna Corte seria potrà superare quanto meno il principio del ragionevole dubbio, i PM mostrano che l'ostinazione è caratteristica irrinunciabile di chi vuole rappresentare l'accusa in Italia.
Sul processo di Rignano Flaminio, dei bambini della scuola d'asilo Olga Rovere, "abusati ", secondo la Procura di Tivoli, dalle loro insegnanti e altri complici, abbiamo abbondantemente scritto :
http://ultimocamerlengo.blogspot.it/2012/05/rignano-tutti-assolti-i-forcaioli.html
Abbiamo anche pubblicato per esteso la sentenza della Cassazione sopra citata, che chi vuole può leggere integralmente qui :  http://ultimocamerlengo.blogspot.it/2012/05/rignano-flaminio-la-sentenza-della.html.
Curiosamente, nell'articolo che segue, il Corriere della Sera dà spazio alle argomentazioni che spingono l'Accusa a impugnare, ma NULLA riporta delle ragioni dell'assoluzione. Non ho memoria, ma potranno essermi sfuggiti, di articoli usciti riportando le motivazioni della sentenza in questione. Però sarebbe stato interessante, e forse anche equilibrato a livello informativo, farne almeno un sunto oggi che si riproponeva l'argomento.
Io a suo tempo espressi (http://ultimocamerlengo.blogspot.it/2012/05/rignano-flaminio-ecco-perche-la-procura.html ) una convinzione e cioè che al Tribunale di Tivoli in fondo non toccava un compito troppo gravoso nel dover motivare la loro decisione, per quanto inerente ad un processo indubbiamente delicato e mediaticamente clamoroso. Bastava fare un buon copia incolla dei principi giuridici espressi nel caso di specie dal Tribunale del Riesame e dalla Cassazione.
A chi mi chiese se ero così convinto che a sbagliare fosse l'Accusa e non i Giudici , risposi, e rispondo, che sono certo che la Procura e i suoi consulenti abbiano fatto MALE il loro lavoro. E questo ha pregiudicato, ritengo per sempre, l'accertamento di una verità diversa da quella dichiarata dal Tribunale di Tivoli.
Se sono stati capaci di perdere "In casa", non credo proprio che ribalteranno il risultato a Roma.
Questo l'articolo con la notizia





TIVOLI

Abusi alla Olga Rovere, appello della procura

Ricorso contro l'assoluzione dei 

presunti pedofili di Rignano 

Flaminio. 

«Le lesioni sui bimbi non 

hanno altra spiegazione»

Le maestre accusate di abusi sessuali assolte in primo grado (Ansa) Le maestre accusate di abusi sessuali assolte in primo grado (Ansa)
ROMA - Sono davvero avvenuti abusi sessuali nella scuola materna Olga Rovere di Rignano Flaminio e non c’è stata alcuna suggestione tra bambini e genitori. Ne è convinto il capo della procura di Tivoli, Luigi De Ficchy, che ha presentato appello contro la sentenza con la quale il tribunale, il 28 maggio scorso, ha assolto con formula piena, «perché il fatto non sussiste», le maestre Silvana Magalotti, Marisa Pucci, Patrizia Del Meglio, il marito di quest’ultima Gianfranco Scancarello, e la bidella Cristina Lunerti. Nell’atto di circa 200 pagine il magistrato afferma che almeno 15 piccoli allievi della scuola in provincia di Roma hanno subito violenze nell’anno scolastico 2005-2006.
«RIVALUTARE LE PROVE» - Nel ricorso, la procura spiega di non comprendere le ragioni per cui il collegio giudicante abbia svilito tutta la mole di elementi emersi dall’incidente probatorio: le dichiarazioni dei minori, corroborate da quelle dei loro genitori, l’analisi dei consulenti di parte civile e del pm e degli esperti di ufficio del gip. Da qui una richiesta di «rivalutazione» della prova dichiarativa. Non solo, secondo la procura il tribunale non ha tenuto conto di tutti i riscontri alle accuse nel loro contesto, ma li ha presi singolarmente, smontandoli e depotenziandoli. E i luoghi dove sono avvenuti gli abusi sono stati riconosciuti dai bimbi.
I genitori dei bambini della Olga Rovere dopo la sentenza di primo grado (Ansa)I genitori dei bambini della Olga Rovere dopo la sentenza di primo grado (Ansa)
«NESSUNA SUGGESTIONE» - Le descrizioni delle abitazioni, delle automobili e delle caratteristiche fisiche (tra cui il tatuaggio della bidella) degli indagati, per De Ficchy non possono essere frutto di immaginazione. Così come non è suggestione il ritrovamento dall’analisi dei capelli di due bambine, emergono tracce di benzodiazepine. Per la procura di Tivoli era possibile uscire dalla Olga Rovere senza essere visti passando dalla palestra: in quella scuola regnava il caos, solo la porta di ingresso era a vetri e non anche le pareti, le maestre erano solite non firmare, i registri erano tenuti malamente. Le lesioni riscontrate sui bambini possono essere spiegate solo con abusi subiti e non con l’ipotesi alternativa considerata dai giudici di primo grado, ossia di toccamenti tra loro mentre erano in giardino a giocare. Un’ipotesi che per De Ficchy è basata sul nulla e che comunque riguarderebbe solo due bambini.

3 commenti:

  1. MASSIMILIANO MELIS

    ARRENDERSI, MAI EH?

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  2. RENATA SERCI

    Perseverare nell'errore è atto ignobile e rivela la tracotanza degli impunibili. Dio salvi i bambini da chi li vuole tutelare!

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  3. Io da Giovanetto, rimasi senza Padre, e ne, Madre.
    Difficile crescere in un mondo di falsi corrotti truffatori bari traditori ... ...
    Una "Morale" trascinata ai bambini ... Questa è una Italia da Buttare.!

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