giovedì 16 maggio 2013

LO DICE LA GIUSTIZIA : DA OGGI I TERREMOTI NON SONO PIU' IMPREVEDIBILI.


Siccome parlo sempre male dei giudici, nel leggere la notizia della seconda sentenza di condanna per i fatti dell'Aquila, con un altro magistrato che sfida l'autorità scientifica imponendo la sua, sicuramente più cogente, stavolta lascio la parola ai lettori del Corriere della Sera che si sono levati , pare come un sol uomo, contro l'ennesima muscolarismo del soggetto di turno toga dotato. Non siamo parlando di Libero, o del Giornale, che notoriamente non hanno grande simpatia per gli uomini in nero (specie se sotto sono in "rosso"...) , ma del più autorevole quotidiano nazionale. Con questo non voglio dire che condivido interamente quello che hanno scritto, mi limito solo a constatare come, a mia memoria, non c'è stato mai, nell'Italia Repubblicana almeno, un periodo di così basso credito nei confronti dei magistrati come di questi tempi.
Sta a vedere che i veri perseguitati sono loro ? Come nei pianti ricorrenti che si levano al e dal CSM si fa ormai quotidianamente intendere ?
Mala Tempora...povere toghe....
Intanto comunque da oggi sappiamo che i terremoti non sono più imprevedibili, come pure stoltamente la comunità scientifica internazionale continua a ripetere (si sa, è bieca solidarietà per i colleghi ), e che quello in questione era un fenomeno di ritorno, qualcosa che, se non ho capito male, torna ogni 325 anni partendo dall'anno mille (sicuramente HO capito male ).
Un'ultima cosa. Io ho dei carisismi amici su FB che hanno avuto dei lutti e/o vissuto in prima persona, a diverso titolo, il dramma aquilano e desidero ricordare loro che non c'è da parte mia nessun desiderio di sminuire la tragicità di quanto accaduto. La mia polemica e coi magistrati, non certo con loro. 
Ecco l'articolo e di seguito i commenti tranchant dei lettori



L'Aquila, il terremoto «non era imprevedibile»
Ecco la sentenza che condanna i tecnici

Il giudice si esprime: sentenza conforme a quella che condannò Barberi, Boschi e la commissione Grandi Rischi

Le macerie della Casa dello Studente all'Aquila, devastata dal sisma del 6 aprile 2009 (Ansa)Le macerie della Casa dello Studente all'Aquila, devastata dal sisma del 6 aprile 2009 (Ansa)
Il terremoto dell'Aquila che ha portato al crollo tra gli altri della Casa dello studente (otto vittime) «non era affatto imprevedibile». Lo sottolinea il giudice del tribunale dell'Aquila Giuseppe Grieco nelle motivazioni sulla sentenza di condanna di 4 imputati e assoluzione di altrettanti, depositate giovedì. Si tratta di Bernardino Pace, Pietro Centofanti e Tancredi Rossicone, condannati a quattro anni, e di Pietro Sebastiani (due anni e mezzo). «TERREMOTO POTEVA ESSERE PREVISTO» - Le motivazioni paiono quindi le stesse che hanno portato, in gennaio, alla sentenza di condanna degli esperti della commissione Grandi rischi (giudice Marco Billi). Sulla scorta delle indicazioni tecniche, infatti, per Grieco il terremoto poteva essere previsto «essendosi verificato in quello che viene definito periodo di ritorno, vale a dire nel lasso temporale di ripetizione di eventi previsto per l'area aquilana». Periodo che, scrive citando il consulente Luis Decanini, «è stato indicato in circa 325 anni dall'anno 1000».

alcuni sopravvissuti davanti alla Casa dello Studente (Ansa/Di Meo)alcuni sopravvissuti davanti alla Casa dello Studente (Ansa/Di Meo)
SISMA NON ECCEZIONALE - Inoltre, «si è trattato di un sisma certamente non eccezionale per il territorio aquilano e assolutamente in linea con la sismicità storica dell'area». I membri della commissione Grandi Rischi (Franco Barberi, Enzo Boschi, Mauro Dolce, Bernardo De Bernardinis, Giulio Selvaggi, Claudio Eva e Gianmichele Calvi) furono condannati lo scorso ottobre. Nella sentenza che condannò la Grandi rischi si leggeva che ci fu negligenza umana nel dare false rassicurazioni alla popolazione che in tal modo non adottò le tradizionali precauzioni tra cui uscire di casa dopo una forte scossa. Gli imputati furono condannati a sei anni per omicidio colposo, disastro colposo e lesioni colpose. CIALIENTE: GIUSTO. BOSCHI: IMPOSSIBILE - «Se la giustizia ha stabilito che ci sono delle colpe da parte dei tecnici è giusto che paghino», è stato il commento del sindaco dell'Aquila, Massimo Cialente, riportato dall'agenzia Adnkronos. Il primo cittadino della città colpita dal terremoto del 6 aprile 2009 ha anche aggiunto che «in Italia tutte le persone che sono chiamate a compiere attività di controllo e di ispezione le fanno con un lassismo assoluto». Il sismologo Enzo Boschi ha invece ribadito che «i terremoti finora non li ha mai previsti nessuno. Allo stato attuale delle conoscenze - ha aggiunto - non si riesce a prevedere i terremoti. Quello che è possibile fare, e che i Paesi avanzati fanno, è rendere più sicuri gli edifici in modo da ridurre al massimo in danni».
 
 
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oibò ,povera giustizia itaiana
16.05|19:57 wing125
e povera politica ; tanto sono un tutt'uno, ormai. mai sentito una coppia di sentenze più strampalata, campata per aria, assurda . ma negli ultimi decenni dove li hanno pescati i magistrati . mah...

Qualcuno lo fermi.
16.05|19:57 LuckyLuke
Ci stanno prendendo per i fondelli da tutto il mondo. E il CSM, sempre pronto a difendere i suoi adepti, non sente il bisogno di difendere gli italiani da questo incapace?

Si può avere una signora Giustizia in salute?
16.05|19:40 mariogr
Un terremoto ha capovolto la frase “era prevedibile” in “non era affatto imprevedibile”, ma il giudice se n'è accorto? E poi perché non ha condannato tutti quei poveri scienziati americani e giapponesi (che qualcosa dovrebbero intendersi di terremoti) che hanno avuto l'impudenza di criticare l'assunto di uno dei giudici italiani, che tutti sappiamo essere onnipotenti e onniscienti e, quindi, non possono sbagliare mai? E, comunque, solo un altro giudice italiano (altrettanto infallibile e onnipotente) può permetterselo. Ma il Paese non abbiamo bisogno di giudici onniscienti ed onnipotenti, ma solo servitori della signora Giustizia in salute, che, invece, hanno ridotto in una sala di rianimazione.
 
16.05|19:36 Francesca66
Non si può difendere l'indifendibile! Nel 2000 non c'era la normativa antisismica che c'è oggi! Si documenti! Nel 30% del territorio Italiano tirerà un forte terremoto nei prossimi 100/200 anni cosa facciamo? Evacuiamo mezza Italia per 200 anni o cerchiamo, da ora in poi, di fare case anti sismiche nei territori più sensibili?

Significativo
16.05|19:31 Giancarlo57
Esempio eclatante di come i nostri giudici sappiano ben giudicare...! Mi vergogno io per loro, ci fanno prendere per le terga da tutto il mondo!
 

14 commenti:

  1. Però i cari esperti lo prendevano lo stipendio.. E adesso vengono a dire che i terremoti nn si possono prevedere? Allora quale sarebbe dovuto essere il loro compito? Visto come è andata l'hanno svolto cmq male! Vogliono gli onori e soldi senza gli oneri? E ora di finirla! Io sto con i giudici!

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  2. Gentile lettore....forse non ci ha riflettuto, ma lei è un effetto del problema, quando scrive, "io sto con i giudici". Qui non è, non dovrebbe essere un problema di tifo (che la vedrebbe in minoranza peraltro, ma ovviamente non è questo rilevante ) , ma di affidabilità, che i giudici evidentemente hanno perso, se lei si ritrova a scrivere una cosa come questa.
    I giudici possono sbagliare, è umanissimo. Però il loro compito è molto più delicato di quello che tocca alla stragrande maggioranza delle persone. Questo dovrebbe comportare serenità e PRUDENZA. Sempre e specialmente in determinati campi, come quello inerente la libertà delle persone e la tutela dei minori. Viceversa, da diversi lustri a questa parte, questi elementi sono iniziati a venir meno, a fronte di un maggior coinvolgimento dei magistrati nelle cose della politica, con evidenti intenti di influenzare ( in qualche caso "determinare" ) le scelte di un potere che è indipendente e autonomo come il loro : quello legislativo. Di qui, la crescente sfiducia e perdita di legittimità. E non pensi subito a Berlusconi, questo fenomeno è antecedente, risale alla lotta al terrorismo, alla giurisprudenza giuslavoristica, al pentitismo (con l'atrocità Tortora) fino ad arrivare al manettarismo sconsiderato della stagione di Mani Pulite.
    L'Italia dei Valori, e il suo capo, Di Pietro, hanno fondato il loro successo sul moralismo, e di questo sono morti, visto gli scandali che hanno toccato leader e sottoposti. Tornando alla delicatissima questione dell'Aquila, lei scrive : che lo prendono a fare gli esperti lo stipendio ? Le rispondo : cosa c'entra la responsabilità penale se uno commette un errore di valutazione ? I giudici ne fanno di continuo, di errori di valutazione, e loro non rispondono CIVILMENTE dei loro errori, figuriamoci penalmente. Smetta la maglietta da ultrà, e vedrà che "sto con i giudici" è l'immagine specchiata di chi grida "abbasso i magistrati". Due immagini opposte dello stesso errore.

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  3. MARCO COPPOLA

    A parte il titolo ad effetto, l'articolo mi sembra di scarso spessore, e la sentenza, invece, assai ragionevole: se non è possibile prevedere QUANDO si verificherà un terremoto, c'è ampia evidenza del fatto che si può prevedere il fatto che in una certa zona PRIMA O POI un evento sismico di una certa gravità avrà luogo. Questa previsione si basa sui dati storici e permette di definire una zona "a rischi sismico". Siccome un edificio dovrebbe resistere a un terremoto di una determinata forza non soltanto in una data specifica, ma in qualsiasi momento esso si produca, la prevedibilità in oggetto non è quella del QUANDO ma quella del SE. E il non aver tenuto conto di questo fattore mi sembra una base assolutamente ragionevole per valutare una colpa.

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    1. Gentile Marco...non so a quale parte del post si riferisce...se quella del Corriere o l'introduzione. Io mi sono occupato della seconda, e , in questa occasione, mi sono limitato a ricordare due fatti, che non sono opinioni : 1) la comunità scientifica internazionale contesta l'approccio dei periti del Tribunale . Parliamo di esperti di paesi, Giappone in testa, che hanno un problema sisimico più grave del nostro (e in Italia il problema è SERIO. Per prudenza dovremmo evacuare mezza penisola) , gestito infinitamente meglio grazie ad una 'edilizia adeguata. Come ha scritto qualcuno, in genere NON è il terremoto che uccide, ma le case che vengono giù 2) Il grande discredito della magistratura. In ordine alla sua legittima osservazione, l'unica soluzione, a me pare, è l'evacuazione di intere comunità per la ricostruzione degli edifici. Invece noi siamo il paese dove le persone costruiscono abusivamente nella zona rossa attorno al Vesuvio. Colpa delle amministrazioni coluse e tolleranti , indubbiamente. E anche dei nostri concittadini direi. Che invece saranno i primi, se sopravvissuti, a mettersi in fila per pretendere condanne e risarcimenti danni, al grido "NON dovevano permettercelo ! ". Speriamo, per umanità, di non dover vedere anche questo.

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  4. GABRIELLA GAROFALO

    a quello che ho capito, la condanna c'è stata non perchè non hanno previsto esattamente il terremoto, ma perchè non hanno tenuto conto delle regole di legge per le costruzioni in zona ad alto rischio sismico. è un pò diverso, e dò ragione al giudice. era conclamato e ufficializzato il pericolo, era obbligatorio tenere conto delle regole dell'arte in materia

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    1. Se non sono state rispettate delle norme, beh, non si tratta più di prevedibilità o meno non ceredi Gabriella ? La responsabilità diventa quella, e tutto diventa obiettivo, senza perdersi in questioni opinabili. Sicuramente l'estrapolazione giornalistica non aiuta. Ma nemmeno la lettura della sentenza sarebbe sufficiente, in quanto rappresenterebbe solo le motivazoni di uno che ha deciso in un modo e spiega perché, dando ben poco (e spesso manipolato) spazio alle tesi opposte. E a quel punto si torna al problema di una corretta informazione, in quanto nessuno di noi ha modo e tempo ogni volta di verificarle,

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    2. GABRIELLA

      Gabriella Garofalo http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2013-05-16/motivazioni-giudice-greco-condanna-160249.shtml
      Sisma L'Aquila, le motivazioni del giudice sulla condanna di 4 tecnici: il terremoto «non era imprev
      www.ilsole24ore.com

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    3. Letto anche l'articolo del Sole. Dunque : 1) titolo pressoché identico (quindi si torna al problema del richiamo dell'attenzione) ad ogni costo ) , però sarebbe peccato veniale se le persone prendessero la briga di leggerlo , problema che nel mio picoclo mi capita anche nel blog 2) la disquisizione sulla prevedibilità del terremoto non si capisce bene a che pro (magari un assist alla discussa sentenza del Collega Billy ? ) 3) Restanocomunque dei vuoti informativi, come dice giustamente Gabriella. Questo edificio è stato costruito nel 1965...quando sicuramente la normativa anti sismica o non c'era o era inadeguata. Poi ci sono state delle ristrutturazioni...fino alla trasformazione dell'immobile a "Casa dello studente". E' allora , nel 1979 che furono consumati questi illeciti ? 35 anni fa ? Solo per capire.

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  5. francesca mazzoni

    credo che se ristrutturi un immobile, come è stato fatto per trasformarlo nella casa dello studente, si debba renderlo conforme alla attuale normativa antisismica, cosa che sembrerebbe non fatta.....inoltre mi è parso di capire che le assoluzioni abbiano riguardato proprio i tecnici delle precedenti ristrutturazione, prechè troppo antecedenti all'evento. cmq mi pare che i giornali facciano un gran casino e non informino affatto sui reali fatti...sarebbe interessante leggere la sentenza

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  6. Ecco, su queste due ultime cose non sono del tutto d'accordo con voi, coerentemente con quanto detto prima : si deve pretendere una informazione migliore, non ogni volta sobbarcarsi il cittadino dell'onere dell'esegesi delle fonti !!! Ma vi immaginate ? Senza contare, come pure ho già osservato, che né la sentenza né la CTU sarebebro documenti sufficienti, perché il frutto di una elaborazione che fa ben poco riferimento ( e parzialissimo, lo sappiamo bene ) delle tesi a loro avverse. Quindi TUTTO il processo dovremmo andarci a vedere ....E chi ci paga ?? Il giornalista invece è pagato per fare sintesi possibilmente chiare e corrette.

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  7. GIORGIO BORTOLOTTO

    Pero' io ho letto la prima sentenza e mi pare che non si fondi tanto sulla prevedibilità dei terremoti quanto sul comportamento attivo di alcuni esperti .se i terremoti non sono prevedibili non puoi neanche escludere il loro verificarsi e se lo fai pur sapendo che non si può prevedere e nel contempo sei un esperto in materia e parli in questa tua veste ,e chi ti ascolta proprio per le tue assicurazioni diminuisce le difese ed attenua l'usuale prudenza ,non rispondi per non aver saputo prevedere ,ma per aver voluto prevedere pur sapendo che non si può'.ed il discorso allora e rovesciato e proprio la scusa diventa l'accusa

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    1. Sì Giorgio, so che l'assunto sostanziale è questo. Ma la nostra comune Alessandra Stefàno sicuramente potrebbe spiegarti molto meglio di me, perché di quel processo si è occupata e si occupa, che nemmeno questa tesi è giuridicamente esatta. Vedremo l'appello. Però intanto questa sentenza pare dire cose ancora diverse. Io, dopo l'Emilia, mi pongo questo problema : l'Italia è un paese ad altissimo rischio sisimico, e, scopriamo, non solo sulla dorsale appenninica (Aquila e Irpinia ) ma anche sulle Alpi (Friuli) e adesso in pianura. Questa grave problematica si risolve, seriamente, solo con adeguata edilizia anti sismica, sull'assunto che non è il terremoto che uccide, ma le case che crollano. Quindi la soluzione non passa per le condanne penali a chi è stato ottimista, ma per trasferire non so quanti milioni di persone in nuove case, costruite secondo questi criteri (ammesso che le nuove abitazioni rispettino le norme vigenti ). Senza contare lo scandalo perdurante delle migliaia di case e di abitanti in zone ad altissimo rischio, come le pendici del Vesuvio...Colpa degli amministraori certo, e quelli che ci hanno csotruito abusivamente lì ? Ma questo è un altro problema, per quanto correlato alla stessa mentalità : speriamo che io me la cavo.
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    2. GIORGIO

      Alessandra dice che la ricostruzione dei fatti in sentenza è diversa da quella che emerge anche dagli atti ed è un'altro discorso.ma Billy non dice che i terremoti sono prevedibili nè condanna per non aver previsto

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    3. E nemmeno lo dico io (questo post riguarda QUESTA seconda decisione, tra l'altro limitandomi a constatare due FATTI 1) la comunità internazionale (oltre che la maggioranza di quella nazionale) esperta della materia contesta gli elaborati peritali depositati dai CTU incaricati 2) la gente non prende più le sentenze come degli "ipse dixit", non si fida più dei giudici. E non credo sia solo colpa di Berlusconi (è la psiegazione che danno i magistrati di fornte all'innegabile fenomeno)... Per quanto riguarda specificamente la prima sentenza, ho letto di contestazioni della stessa ritenendo che dare rilevanza penale ad un errore di valutazione sul rischio è PERICOLOSISSIMO. Ad ogni allarme, le amminisrazioni e/o gli organi preposti adotteranno sempre le decisioni più prudenti, non quelle più idonee. Sperando di tenersi così lontani dai processi. E sbaglieranno anche lì : esiste il procurato allarme no ?

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